LA FINESTRA SUL SENATO. Resoconto del 15 giugno
Di Sara Carrapa e Davide Lo Prinzi
In collaborazione con il Comitato degli iscritti FLC-CGIL Università degli studi di Milano
Il Senato ha approvato all’unanimità il bilancio d’esercizio 2021. Discutere di un conto consuntivo quando di fronte a noi sono in previsione grandissimi cambiamenti di scenari come l’incremento dei costi energetici (sono previsti almeno 10 milioni di incremento), le sfide del P.N.R.R. e il reclutamento straordinario pluriennale di personale, rischia di diventare un mero esercizio di stile. Pertanto ci limiteremo a giudicare solo le criticità più spiccate, emergenti dai dati del consuntivo, per potervi porre rimedio in futuro. Abbiamo provato a farlo esponendo ai senatori la “nota a verbale” che trovate in allegato. Per i più audaci e curiosi, sempre in allegato trovate un più corposo e dettagliato approfondimento voce per voce. Iniziamo dalle buone nuove. Lo stato di salute del bilancio d’Ateneo è buono: UniMi non ha debiti ed ha un buon rapporto tra spese ed entrate. Invece, preoccupano gli incrementi per la spesa del personale docente, per la docenza a contratto, per tutoraggio e didattica integrativa, per le locazioni in particolare per i costi delle residenze studentesche. Calano gli introiti da ricerca finanziata dall’Unione Europea e dall’affitto degli spazi universitari: entrambe le entrate alimentano il Fondo Comune d’Ateneo.