La farsa valutazione: chi ha inventato le pagelline?

Ricordiamo a chi si fosse distratto, o non ha partecipato alle assemblee, che la necessità assoluta e improcrastinabile della valutazione individuale, ovvero delle famigerate “pagelline”, è stata sostenuta dall’AMMINISTRAZIONE sulla base del CCNL e NON DALLA RSU e dalle ORGANIZZAZIONI SINDACALI che avevano sostenuto, al contrario, che non si dovesse fare nessuna valutazione (visto che si faceva riferimento a un periodo lontano nel tempo) o che, alla peggio, questa dovesse essere una scelta tra due soli criteri: soddisfacente e non-soddisfacente (quest’ultima corrispondente all’attuale valutazione C). Ma l’Amministrazione su questo ha fatto muro.

Riposo scompensativo

A prima vista sembrerebbe che questa amministrazione abbia lanciato una crociata contro il riposo compensativo. Prima si sono impuntati su una sua limitazione, come contropartita per sottoscrivere l’accordo sulle progressione con copertura certa dell’83%, poi sono subito partiti a far rispettare rigidamente, al minuto, quanto previsto dal CCNL sul ticket. Così se usufruendo del riposo compensativo non si avrà lavorato per 6 ore più pausa si perderanno 7 euro di ticket.

Valutazioni da svalutare

Come ci si poteva aspettare, in questa tornata diprogressioni orizzontali si sono evidenziati mille problemi legati ai punteggidi valutazione del lavoro dei dipendenti, che si sono trasformati in malumori e tensioni e che hanno confermato che questi punteggi, lungi dal servire a riconoscere meriti e demeriti, servono ESCLUSIVAMENTE a fomentare divisioni tra i lavoratori, a metterli in competizionetra loro e a sancire il potere ricattatorio del capo.

La riforma costituzionale ci riguarda… O no?

Come tutte e tutti sappiamo il 4 dicembre 2016 saremo chiamati al voto sulla revisione di una parte consistente dell’attuale Costituzione.

Molte e molti si saranno posti la domanda: cosa c’entra la riforma costituzionale con le mie condizioni lavorative e con la mia vita di tutti i giorni? La riforma costituzionale mi riguarda oppure è una delle tanti leggi che non intervengono poi sulla qualità del mio vivere quotidiano?

L’insostenibile leggerezza…

Nel comunicato stampa “Il Campus nell’area Expo: la manifestazione di interesse della Statale” pubblicato in tempi record, nella prima pagina del sito d’ateneo, si afferma che gli edifici di Città Studi sono una sorta di residuato bellico, costruiti prima del 1930, e che trasferirsi nella più florida e ridente ex zona Expo, di Rho, ci farebbe scalare nuove vette nelle classifiche internazionali della ricerca.