LA FINESTRA SUL SENATO. Resoconto del senato del 10 dicembre

di Sara Carrapa e Giovanni Bianco 

Non si tratta di bruscolini, ma di quasi 30 milioni di euro!

Le ragioni di questo ammanco sono da ricondurre, in buona parte, al combinato disposto di quattro fattori:

  1. La riduzione effettiva dei trasferimenti alle Università: pur non diminuendo nominalmente l’FFO (il Fondo di Finanziamento Ordinario), il governo ha tagliato di fatto le quote a disposizione degli atenei.
    Come ha fatto?
    Semplicemente non riconoscendo come aggiuntive delle risorse che avrebbero dovuto essere addizionali e consolidate. Si tratta di un ammanco, per le università italiane, di ben 540 milioni di euro!

LA FINESTRA SUL SENATO. Resoconto del senato del 12 novembre

di Sara Carrapa e Giovanni Bianco 

LA RELAZIONE DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

La relazione dell’uscente Nucleo di Valutazione -messa a disposizione in occasione dell’ultimo Senato- è l’ennesima testimonianza di ciò che ciascuna e ciascuno di noi sperimenta quotidianamente sul proprio posto di lavoro: negli ultimi anni si è assistito a un incremento delle attività da svolgere a fronte di un marcato aumento numerico dei docenti ma non del personale PTAB.

I dati riportati dal Nucleo, peraltro, parlano molto chiaro:

Rapporto20192023Variazione
PTAB/Docenti0,910,79-13%

Se nel 2019 per ogni 10 docenti erano presenti in Ateneo poco più di 9 colleghi PTAB, nel 2023 questi sono scesi a meno di 8.

SCIOPERO!

PERCHE’ IL 29/11 SI DOVREBBE BLOCCARE IL PAESE

CONTRO LO SMANTELLAMENTO DELL’UNIVERSITA’ PUBBLICA
Il continuo taglio dei finanziamenti, i continui favori agli atenei privati, rischiano di affossare l’università pubblica e portare al commissariamento molte sedi, il che, per noi, significherebbe un significativo taglio degli stipendi.

CONTRO LO SMANTELLAMENTO DEL WELFARE
Negli ultimi due decenni c’è stata una gara fra governi per smantellare il sistema sanitario nazionale e favorire i privati. Se oggi stiamo penando per fare la nuova gara per la polizza di ateneo è soprattutto perché il sistema sanitario nazionale è in fase terminale. Il governo gli concederà, nei prossimi anni, ancor meno della copertura dell’aumento dei costi.

LE MIRABOLANTI NOVITA’ DELLA MANOVRA 2025

La Legge di bilancio per il 2025, è ben riassunta nello spirito dall’aumento di ben 3 euro al mese delle pensioni minime. A qualche categoria si danno delle micro mancette, per coprire i tagli draconiani altrove.
Noi, come università, siamo pesantemente colpiti: tagliano il FFO di 500 milioni e non stanziano le risorse necessarie a rinnovare i contratti 2022-2024 (che devono essere tante perché il periodo di riferimento è quello dell’iperinflazione degli anni del COVID).

I REGALI CHE I LAVORATORI FANNO A UNIMI

Il dato che vi presentiamo lo avevamo chiesto alla Direzione TELA il 27/5. Ci è appena stato fornito, perché la Direzione non ha abbastanza personale per soddisfare queste richieste: ricordatevelo tutti quando vi chiederanno dei dati urgenti.
Le ore di riposo compensativo tagliate al PTAB al 30 aprile 2024 ammontano a 9.517: questo equivale a circa 1.336 giornate di lavoro che, di fatto, sono state regalate all’Ateneo. Se tali ore fossero state retribuite come lavoro straordinario, il valore economico stimato supererebbe i 151.000 euro, considerando l’importo orario straordinario per il solo personale appartenente al profilo di Funzionario (ex D1).
Nel 2023 erano state 9.337: non solo facciamo regali, ma ne aumentiamo il valore riconoscendo, in qualche modo, pure l’inflazione!

PEO – FACCIAMO CHIAREZZA

CHI PASSA PRIMA E PERCHÉ

Queste progressioni economiche orizzontali sono basate sull’anzianità di servizio (anni di lavoro) e sull’anzianità all’interno dell’area (precedentemente, categoria), ovvero il numero di PEO effettuate nel passato.
Quindi, a parità di anni di servizio e di punteggio, passerà prima chi ha meno beneficiato di progressioni e in ultima analisi chi è più anziano anagraficamente.
L’unico punto che può essere soggettivo e non vincolato è il giudizio del responsabile, nel caso decidesse di attribuire B e non A.
Le PEO sono iniziate nel 2023 e dureranno sino al 2026.

LA FINESTRA SUL SENATO. Resoconto del senato del 22 ottobre

A cura di Sara Carrapa e Giovanni Bianco

Martedì 22 ottobre si è svolta la prima seduta del Senato accademico rinnovato a seguito delle recenti elezioni.

Ricordiamo che i rappresentanti PTAB sono solo 5 su un totale di 35 senatrici e senatori: come FLC CGIL -da sempre- ci impegniamo affinché sia affermato il sacrosanto principio democratico per il quale, negli organi elettivi, il voto delle lavoratrici e dei lavoratori della comunità accademica (personale docente e TAB) abbia lo stesso peso e quindi lo stesso valore.

LA FINESTRA SUL SENATO. Resoconto del senato straordinario del 2 e 3 ottobre

Di Sara Carrapa e Davide Lo Prinzi
In collaborazione con il Comitato degli iscritti FLC-CGIL Università degli studi di Milano

Le sedute straordinarie del Senato Accademico del 2 e 3 ottobre sono state presiedute dalla prima Rettrice, prof.ssa Marina Brambilla, in 100 anni di storia dell’Università degli studi di Milano. Il fatto che ci siano voluti 100 anni per avere una donna al vertice del nostro Ateneo, fa sì che questo sia un evento storico e un cambiamento oggettivo. Fin da queste prime sedute, la Rettrice ha confermato il suo elevato livello di preparazione tecnica, costruito negli anni precedenti in cui ha già svolto ruoli di governo. Le auguriamo un buon lavoro.

Nel frattempo a fine settembre, le elezioni per i rappresentanti del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario (TAB) in Senato hanno visto primeggiare Sara Carrapa e Giovanni Bianco, eletti rispettivamente con 705 e 518 preferenze: sono stati i candidati più votati dai 1.500 colleghi che hanno partecipato alle elezioni, confermando il ruolo egemone della CGIL d’Ateneo. Il Senato, con i rappresentanti rinnovati, entrerà in servizio dalla prossima riunione di questo mese.

UN DIRETTORE GENERALE TEMPORANEO IN ATTESA DI UNA NUOVA NOMINA

UN’OSSESSIONE CHE CI E’ COSTATA CARA (L’ESSERE E IL NULLA)

Consigliamo la lettura di questo testo a tutti i colleghi che vogliono farsi un’idea dei problemi, spesso pretestuosi, sollevati ai tavoli sindacali dalla controparte e di come si possano perdere ore su ore a discutere del nulla.

Nel gennaio 2023 venivamo informati della volontà, da parte dell’amministrazione, di discutere della fruizione del buono pasto nelle giornate di lavoro agile alla luce dei “mutati orientamenti applicativi”. A riprova ci veniva presentato un parere negativo dell’ARAN (la nostra controparte a livello nazionale, come Confindustria per i metalmeccanici) del 16/1/2023 e uno del Dipartimento della Funzione Pubblica del 10/6/2022 (!), che diceva l’esatto opposto: “In definitiva, non può che ribadirsi quanto già affermato in occasione dei precedenti orientamenti sul punto, ovvero che ciascuna amministrazione, nell’ambito della propria autonomia organizzativa e gestionale, può assumere le decisioni più opportune in relazione all’attivazione o meno dei buoni pasto sostitutivi,”

SARA CARRAPA E GIOVANNI BIANCO PER IL SENATO ACCADEMICO

Dalle ore 9.00 del 24 settembre alle ore 14.00 del 25 settembre si svolgeranno le votazioni per l’elezione di cinque rappresentanti del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario in Senato accademico.

Come FLC CGIL d’Ateneo sosterremo i colleghi Sara Carrapa e Giovanni Bianco che hanno dimostrato di avere le caratteristiche per rappresentare al meglio le istanze del Personale TAB in un organo politico come il Senato Accademico.

Sara Carrapa – Candidata per il Senato accademico

Care colleghe, cari colleghi,

approfitto di questo spazio per inviarvi una breve presentazione della mia esperienza in Ateneo e dei principi che, se rieletta, ispireranno il mio mandato in Senato Accademico.
Sperando sia utile, ho pensato di fare una breve video che trovate a questo indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=I5xtjXtU0h4

Vi ringrazio per l’attenzione e vi auguro buona lettura.
Sara Carrapa

Mi presento in pochi paragrafi. Ho iniziato a vivere questo Ateneo 24 anni fa come studentessa e dal 2005 come lavoratrice precaria a Città Studi; stabilizzata nel 2008, da circa cinque anni lavoro in via Sant’Antonio.

Giovanni Bianco – Candidato per il Senato accademico

Care colleghe, cari colleghi,

domani e dopodomani, martedì 24 e mercoledì 25 settembre, si vota per rinnovare i rappresentanti PTAB in Senato accademico.

Ho cercato di sintetizzare le ragioni e gli ideali che mi hanno spinto a candidarmi nel testo che trovate più sotto e nel documento pdf allegato.

Vi invito a visionare anche un breve video, disponibile qui.

Sarei felice di sentirvi e raccogliere i vostri suggerimenti: contattatemi via mail, Teams o all’interno 12260.
Buon lavoro e buon voto a tutte e tutti.
Giovanni

CHI SONO Lavoro in Ateneo presso il Cosp dal 2016 dopo un periodo di precariato presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e, precedentemente, diverse supplenze nelle scuole secondarie. Durante questi anni ho avuto la fortuna di conoscere e intessere relazioni con molti di voi, sia per questioni lavorative sia in occasione di eventi sportivi e corsi di formazione organizzati dall’Ateneo. Ciò che mi ha colpito -fin da subito- è stata la consapevolezza dell’enorme mole di competenze e della passione che il personale PTAB riversa, quotidianamente, nel proprio lavoro.

LA FINESTRA SUL SENATO. Resoconto del senato del 10 settembre

Di Sara Carrapa e Davide Lo Prinzi
In collaborazione con il Comitato degli iscritti FLC-CGIL Università degli studi di Milano

Dalle ore 9.00 del 24 settembre alle ore 14.00 del giorno 25 si potrà votare online per eleggere i cinque rappresentanti del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario nel Senato Accademico per il triennio 2024/2027. Ogni elettore potrà esprimere due preferenze. Vi proponiamo Sara Carrapa e Giovanni Bianco. Gli eletti entreranno in Senato dalla seduta di dicembre. Lo Statuto prevede che sia possibile fare massimo due mandati consecutivi, motivo per il quale Davide Lo Prinzi (ora al suo secondo mandato) non si è ricandidato.

I TAGLI DEL MINISTERO AL FINANZIAMENTO DELLE UNIVERSITA’ PUBBLICHE

LA CORSA AGLI ARMAMENTI NUOCE AI LAVORATORI: NO ALLA GUERRA!

Le guerre in Palestina, Ucraina e Sudan sono solo i tre esempi più noti dei 59 conflitti in corso: viviamo in un mondo in cui non ci sono mai state così tante guerre come oggi dal 1946 e quasi non ce ne accorgiamo (fonte Prio, istituto per la ricerca della pace di Oslo). Tutto ciò ha fatto dire a Papa Francesco “La terza guerra mondiale a pezzi è un conflitto globale”.

ENIGMISTICA UNIVERISITARIA: IL RIPRISTINO DELLE ORE TAGLIATE

Come avevamo precedentemente comunicato, le ore lavorate non possono essere cancellate. Per questo motivo, chi ha ricevuto la comunicazione della cancellazione, da parte della Direzione TELA, di alcune ore di smart working orario, potrà fare richiedere dal proprio responsabile il ripristino delle ore, per evitare di trovarsi un debito orario. La richiesta dovrà riportare una motivazione dello sforamento orario nelle ore lavorate in presenza. Visto che la questione è abbastanza esoterica, facciamo un esempio:

PER QUALCHE MISSILE IN PIU’

Il governo della NATO e dei banchieri, altrimenti detto “Governo Meloni” ha deciso di tagliare più di 500 milioni di euro di FFO (Fondo di Finanziamento Ordinario).

Non contenta, la Ministra dell’Università, la semi sconosciuta Anna Maria Bernini, ha rosicato di un 4% il fondo per la valorizzazione del personale universitario, che era stato istituito per diminuire la differenza tra le nostre retribuzioni e quelle del resto dei lavoratori dei comparti pubblici. Come certificato per l’ennesima volta anche nell’ultimo rapporto dell’ARAN, le retribuzioni del personale contrattualizzato dell’università sono le più basse del pubblico impiego.

LA FINESTRA SUL SENATO. Resoconto del senato del 9 luglio

Di Sara Carrapa e Davide Lo Prinzi
In collaborazione con il Comitato degli iscritti FLC-CGIL Università degli studi di Milano

Durante la seduta, sono arrivate al Rettore le prime notizie sulla bozza di decreto ministeriale che assegna il Fondo di Finanziamento Ordinario 2024 (FFO) alle università, cioè la principale fonte di finanziamento con cui si pagano gli stipendi di docenti e personale. Rispetto al 2023, il taglio sarà di almeno 300 milioni a livello nazionale: per il nostro Ateneo potrebbe tradursi in una riduzione fino a 12 milioni. Passate le elezioni europee, la sensazione è che assisteremo a una serie di tagli del finanziamento pubblico un po’ a tutti i livelli. D’altronde è quello che ha chiesto l’Europa all’Italia già prima delle elezioni. Poi, quando un Governo opera dei tagli, decide dove farli: ad esempio, troviamo odioso che il pubblico continui a finanziare il privato, come accade con scuole e ospedali. Oppure che cresca la spesa militare a danno dello stato sociale.

SMART WORKING SOTTO ATTACCO: NON UN GIORNO DI MENO!

Come vi abbiamo anticipato nel precedente comunicato LA TELA DI PENELOPE E IL SUDARIO DELLE ORE LAVORATE, un altro sudario viene tessuto sul telaio dei diritti negati, ma in questo caso lo stratagemma ha l’obiettivo di diminuire il più possibile i giorni di smartworking concordati.

Ci arrivano segnalazioni da varie strutture di Ateneo su indebite limitazioni al lavoro agile imposte ai colleghi dai loro responsabili: se in un mese fai malattia o ferie, non avrai più diritto a tutto lo smart working previsto dal PILA, ma solo a una frazione. Pure questa è una pratica contraria al Protocollo, e quindi da rispedire ai fantasiosi responsabili che l’hanno inventata.

Con la lotta sullo sFondo

Il conguaglio del Fondo Comune di Ateneo che verrà distribuito a giugno (le buste paga sono disponibili online da oggi) rappresenta un record per il nostro ateneo.

Crediamo che questi importi rappresentino, insieme alle progressioni orizzontali, uno strumento fondamentale di difesa degli stipendi di tutti noi dalla crescita vertiginosa del costo della vita. Per questo motivo continueremo a chiedere che crescano le risorse che vanno ad alimentare il Fondo Comune d’Ateneo.

FORSE NON TUTTI SANNO CHE…

Piccolo vademecum per la nostra salute

I continui tagli alla sanità operati dai vari governi degli ultimi anni stano affondando il sistema sanitario nazionale (vedi anche l’appello che abbiamo inviato il 7/5). I soldi stanziati dal governo Meloni non compensano i danni dell’inflazione, e quindi rappresentano di fatto ulteriori tagli.

In questi ultimi tempi con gli stipendi sempre più bassi e la sanità pubblica allo sfascio vogliamo spiegarvi come avere esami e visite in tempi ragionevoli. Non è complicato ma sicuramente dobbiamo perdere un po’ di tempo, tempo per la nostra salute.

EVITARE LE LISTE DI ATTESA