Autore: K
Assemblea nazionale UNIVERSITA’ (on line) Venerdì 28 Marzo 10.30-12.00
Qui di seguito il collegamento all’assemblea: https://meet.google.com/nnh-jfuo-wmj
Per la partecipazione potete usufruire del permesso per assemblea (art. 82 CCNL 2019-2021)

VOTARE PER LA RSU PER COMPENSARE I MAGRI STIPENDI NAZIONALI ED ESSERE PIU’ FORTI
I sindacati a livello nazionale stanno contrattando il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2022/2024 del comparto “Istruzione e Ricerca”. La prassi consolidata dei governi degli ultimi 30 anni di contrattare i CCNL quando sono già scaduti, è uno dei principali motivi per cui il potere d’acquisto dei lavoratori italiani sia quello cresciuto meno in Europa. Già i contratti vengono rinnovati in ritardo: quando poi vengono rinnovati, è fondamentale recuperare almeno l’inflazione per non produrre un arretramento reale degli stipendi.
PIANO DI RIARMO EUROPEO: TASSE E BOLLETTE, BURRO O CANNONI
L’attuale governo aveva promesso di ridurre la pressione fiscale, risultato: quasi tutti noi pagheranno tra gli € 80 e gli € 120 in più al mese a causa della rimodulazione delle detrazioni.
Avevano promesso di tutelare le bollette, ma invece gli aumenti sono continui, in particolare dopo il passaggio dell’IVA al 10% e, sopra una certa quantità al 22%, sulle forniture di gas.
Ora, dopo averci detto per anni che non si potevano aumentare le pensioni, che bisognava aumentare l’età pensionabile, tagliare sanità e istruzione, perché bisognava ridurre il debito, ecco che improvvisamente spendere per le armi non è più un problema.
PERCHÉ È IMPORTANTE VOTARE PER LA RSU. COME E QUANDO VOTARE: 14, 15 E 16 APRILE
Cos’è la RSU?
La RSU è la Rappresentanza Sindacale Unitaria e rappresenta i circa 2.100 lavoratori tecnici, amministrativi, bibliotecari, ausiliari, ospedalieri, CEL, che operano in Ateneo. L’attuale RSU è composta per metà (12 su 24) dai rappresentanti eletti nella lista CGIL.
Quando e come si vota per la RSU?
Si vota esclusivamente in presenza il 14, 15 e 16 aprile nei seggi dislocati presso la maggior parte delle sedi dell’ateneo. Non è previsto il voto telematico. Vota tutto il personale tecnico, amministrativo e bibliotecario a tempo indeterminato e determinato. Si esprimono al massimo due preferenze nella lista sindacale prescelta. Non è previsto il voto disgiunto. Non è prevista alternanza di genere. C’è un quorum: il voto sarà valido solo se parteciperà il 50%+1 dei votanti.
LA FINESTRA SUL SENATO. Resoconto del senato dell’11 febbraio 2025
A cura di Sara Carrapa e Giovanni Bianco
Il Pasticcio di Medicina
La Rettrice ha informato il Senato sulle ultime novità che riguardano le modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria e Veterinaria.
Come molti di voi sanno, questi corsi hanno previsto -fino ad oggi- l’accesso regolamentato tramite un test e una graduatoria unica nazionale.
Da sempre, i rappresentanti eletti con il sostegno della FLC CGIL d’Ateneo si sono espressi contro il numero chiuso, ritenendo che il diritto allo studio non sia tale se precluso già in partenza.
Resoconto tavolo di contrattazione: FCA – Valorizzazione – PEV – Sant’Antonio – Lodi
Durante la riunione tenuta il 13 febbraio scorso abbiamo affrontato questioni urgenti come: il trasloco di via Sant’Antonio, la situazione salariale del personale PTAB, PEV
Comunicazioni
A breve riaprirà il bar di Santa Sofia e successivamente la mensa, lasciamo all’ufficio preposto la comunicazione in merito, com’è giusto che sia.
Punto 1 – Trasloco Sant’Antonio:
PROPOSTA CGIL PER IL FONDO COMUNE D’ATENEO
Care colleghe e cari colleghi,
di seguito trovate la proposta tecnica della FLC CGIL d’Ateneo, che abbiamo inviato all’amministrazione, per incrementare il Fondo Comune d’Ateneo e far fronte all’emergenza salariale del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario.
Gentili tutte e tutti, al fine di fare fronte all’emergenza salariale del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, riportiamo di seguito la proposta tecnica della FLC CGIL d’ateneo per mantenere adeguati livelli retributivi del Fondo Comune d’Ateneo.
- Stabilizzare e incrementare le percentuali e le risorse che alimentano FCA oltre il 2026 (ricerca, conto terzi, affitto degli spazi, master e corsi di perfezionamento, ecc).
- Aumentare le diverse aliquote della ritenuta sui finanziamenti derivanti dai bandi competitivi finanziati dall’Unione Europea al 10% sul contributo concesso all’Ateneo, con la sola eccezione dei finanziamenti derivanti dai bandi Marie Curie, in cui la ritenuta a favore del bilancio è ridotta al 4% del contributo concesso.
- Rivedere regolamento spazi: evitare che eventi prettamente “esterni” possano essere realizzati con tariffe previste per gli “interni” e alzare le tariffe.
- Alzare la percentuale che alimenta il FCA dai fitti attivi. Altre università destinano fino al 90% le risorse da fitti attivi (UniMi il 60%).
- Eliminare la trattenuta di almeno 200.000 € l’anno che grava sul FCA per INGM e IFOM.
- Alimentare il FCA con gli introiti dal Centro Formazione Insegnanti (introito stimato tra 1,4 e 2,2 mln per il 2025).
- Alimentare il FCA con la formazione executive (1,2 mln nel 2024) come proposto dall’Amm.ne.
- Alimentare il FCA con i TOLC, al netto di quanto viene già distribuito ai lavoratori che li svolgono e delle spese.
- Alimentare il FCA con il PNRR (4 mln nel 2024), risorse al momento congelate.
- Certificare per il 2024 il risparmio derivante dall’internalizzazione del call center (stimabile minimo 100.000 € a favore del conguaglio FCA 2024).
MA QUALE SICUREZZA? IL GOVERNO MELONI CONTRO CHI DISSENTE E SI MOBILITA
SABATO 22, ORE 15.00, PIAZZA XXIV MAGGIO (PORTA TICINESE) – CORTEO “NO DDL SICUREZZA”
Il disegno di legge 1660, detto “sicurezza”, in corso di esame in commissione in Senato (atto 1236), se verrà approvato dal Parlamento, di fatto impedirà la possibilità per i cittadini di protestare come fatto fino a oggi. Le proteste sindacali rischiano di essere criminalizzate come “interruzione di pubblico servizio” o “blocco stradale”, limitando drasticamente la libertà di riunione e di espressione dei lavoratori, con gravi ricadute sulla possibilità di organizzare mobilitazioni a difesa di interessi generali e collettivi. La discrezionalità lasciata alle forze dell’ordine e all’autorità giudiziaria per applicare tale norma rende difficile delineare un confine netto tra una manifestazione pacifica e un blocco stradale, con il rischio di abusare di queste misure in modo arbitrario.
NON CI VOGLIONO BENE: IL GOVERNO MELONI CONTRO L’UNIVERSITÀ PUBBLICA
Il governo Meloni l’anno scorso ha inaugurato una nuova stagione di tagli al finanziamento pubblico delle università. Nel luglio 2024, il decreto con cui viene erogato il FFO (Fondo di Finanziamento Ordinario) ha decurtato di oltre 500 milioni il finanziamento originariamente previsto per lo stesso anno: quasi 200 milioni in meno di FFO a cui aggiungere oltre 300 milioni di finanziamento straordinario che sostanzialmente verranno persi, tramite un sistema di “inglobamenti” di finanziamenti che prima erano aggiuntivi. Al contrario, vengono favoriti gli atenei telematici privati tramite una riforma che ha innalzato il numero di studenti assegnabile per ogni docente. Ulteriori tagli sono in previsione per gli anni 2025/2026/2027: la legge di bilancio 2025 prevede oltre 200 milioni l’anno di tagli al finanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca, oltre ad aver bloccato per il 2025 il turn over al 75% di docenti e personale amministrativo, cioè per ogni 4 pensionamenti si potranno assumere 3 lavoratori (il blocco per i soli ricercatori sarà nel 2026). La stessa legge destina 35 miliardi tra il 2025 e il 2039 alle spese militari: nel 2025 solo i pagamenti del Ministero della Difesa incrementano di 3,349 miliardi rispetto al 2024 (+180%). Solo questo dato è sufficiente a dimostrare come si sia entrati in un’economia di guerra: tagli a sanità e istruzione pubbliche per finanziare armamenti.
DIFESA DEL SALARIO
Come avevamo già anticipato, (https://cgil.unimi.it/2025/01/14/fisco-il-gioco-delle-tre-aliquote/) il gioco delle tre carte del governo in materia fiscale, che tra l’altro ha cancellato la voce “esonero tesoro L197/22” sostituendola con altre e inferiori detrazioni, contribuirà ad abbassarci non poco lo stipendio: indicativamente un centinaio di euro al mese, colpendo in particolare lavoratrice e lavoratori con un reddito lordo annuale attorno a € 30.000.
Proprio perché non possiamo agire direttamente a livello nazionale, è importante difendere il fondo comune di ateneo. Al tavolo sindacale del 23/1/2025 abbiamo avanzato la richiesta di avere anzitutto dei dati certi e delle proiezioni su alcune contromisure possibili per contrastare la riduzione delle entrate. Vi terremo aggiornati.
A dicembre abbiamo ottenuto che gli avanzi del welfare siano redistribuiti al personale TAB.
La difesa del potere di acquisto di tutte le lavoratrici e i lavoratori è sempre stata una delle nostre priorità nell’attività sindacale in ateneo.
In allegato la locandina in formato PDF
LA FINESTRA SUL SENATO. Resoconto del senato del 14 gennaio 2025
A cura di Sara Carrapa e Giovanni Bianco
PEV e accordo su destinazione una tantum delle risorse Welfare
La Rettrice, in apertura di seduta, ha informato il Senato circa due importantissime misure che riguardano il personale PTAB di Ateneo:
- il prossimo bando PEV (progressioni economiche verticali), per il quale il CDA ha stanziato, lo scorso dicembre, 17.50 punti organico pari a 350 progressioni totali tra le aree. Si tratta del valore più elevato, sia in termini assoluti che relativamente al personale in servizio, tra tutti gli Atenei lombardi. Ricordiamo che siamo in presenza di un bando straordinario per il quale è in corso attualmente, in sede di contrattazione sindacale, la discussione circa i criteri da adottare.
- l’accordo circa l’erogazione a tutto il PTAB di un importo una tantum delle risorse di welfare non utilizzate nel 2024 e per quelle future. È una richiesta della componente CGIL ai tavoli sindacali, che con perseveranza ha ottenuto un altro importante riconoscimento per tutto il PTAB.
In questa sede ci pare opportuno sottolineare l’attenzione che l’attuale governance ha deciso di dedicare a questi argomenti dandone rilevanza pubblica in Senato e informando dettagliatamente le altre componenti (docenti, ricercatori, studenti) circa tematiche che, per noi PTAB, sono estremamente care.
FISCO: IL GIOCO DELLE TRE ALIQUOTE
Come avevamo anticipato nel comunicato del 26/11/2024, le novità fiscali magnificate dal governo sono ben poco favorevoli ai lavoratori dipendenti, soprattutto a quelli con stipendi medio bassi come i nostri.
Qui chi è interessato può trovare un articolo della rivista “Altroconsumo” che cerca di districarsi in questa complicata materia. Il risultato, in sintesi, è il seguente: guadagna qualcosa chi ha uno stipendio di poco superiore a € 2.000 al mese:
https://www.altroconsumo.it/soldi/lavoro-pensione/news/stipendi-2025#email-modal
LA FINESTRA SUL SENATO. Resoconto del senato straordinario del 17 dicembre
di Sara Carrapa e Giovanni Bianco
II PIANO STRATEGICO 2025-30
Il Senato, riunito in seduta straordinaria prenatalizia, ha approvato il Piano Strategico 2025-30 fortemente voluto dalla nuova Governance.
Il documento è di natura squisitamente politica, trasformando in obiettivi strategici il programma elettorale che ha portato alla elezione dell’attuale Rettrice.
LA FINESTRA SUL SENATO. Resoconto del senato del 10 dicembre
di Sara Carrapa e Giovanni Bianco
Non si tratta di bruscolini, ma di quasi 30 milioni di euro!
Le ragioni di questo ammanco sono da ricondurre, in buona parte, al combinato disposto di quattro fattori:
- La riduzione effettiva dei trasferimenti alle Università: pur non diminuendo nominalmente l’FFO (il Fondo di Finanziamento Ordinario), il governo ha tagliato di fatto le quote a disposizione degli atenei.
Come ha fatto?
Semplicemente non riconoscendo come aggiuntive delle risorse che avrebbero dovuto essere addizionali e consolidate. Si tratta di un ammanco, per le università italiane, di ben 540 milioni di euro!
LA FINESTRA SUL SENATO. Resoconto del senato del 12 novembre
di Sara Carrapa e Giovanni Bianco
LA RELAZIONE DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE
La relazione dell’uscente Nucleo di Valutazione -messa a disposizione in occasione dell’ultimo Senato- è l’ennesima testimonianza di ciò che ciascuna e ciascuno di noi sperimenta quotidianamente sul proprio posto di lavoro: negli ultimi anni si è assistito a un incremento delle attività da svolgere a fronte di un marcato aumento numerico dei docenti ma non del personale PTAB.
I dati riportati dal Nucleo, peraltro, parlano molto chiaro:
Rapporto | 2019 | 2023 | Variazione |
PTAB/Docenti | 0,91 | 0,79 | -13% |
Se nel 2019 per ogni 10 docenti erano presenti in Ateneo poco più di 9 colleghi PTAB, nel 2023 questi sono scesi a meno di 8.
SCIOPERO!
PERCHE’ IL 29/11 SI DOVREBBE BLOCCARE IL PAESE
CONTRO LO SMANTELLAMENTO DELL’UNIVERSITA’ PUBBLICA
Il continuo taglio dei finanziamenti, i continui favori agli atenei privati, rischiano di affossare l’università pubblica e portare al commissariamento molte sedi, il che, per noi, significherebbe un significativo taglio degli stipendi.
CONTRO LO SMANTELLAMENTO DEL WELFARE
Negli ultimi due decenni c’è stata una gara fra governi per smantellare il sistema sanitario nazionale e favorire i privati. Se oggi stiamo penando per fare la nuova gara per la polizza di ateneo è soprattutto perché il sistema sanitario nazionale è in fase terminale. Il governo gli concederà, nei prossimi anni, ancor meno della copertura dell’aumento dei costi.
LE MIRABOLANTI NOVITA’ DELLA MANOVRA 2025
La Legge di bilancio per il 2025, è ben riassunta nello spirito dall’aumento di ben 3 euro al mese delle pensioni minime. A qualche categoria si danno delle micro mancette, per coprire i tagli draconiani altrove.
Noi, come università, siamo pesantemente colpiti: tagliano il FFO di 500 milioni e non stanziano le risorse necessarie a rinnovare i contratti 2022-2024 (che devono essere tante perché il periodo di riferimento è quello dell’iperinflazione degli anni del COVID).
I REGALI CHE I LAVORATORI FANNO A UNIMI
Il dato che vi presentiamo lo avevamo chiesto alla Direzione TELA il 27/5. Ci è appena stato fornito, perché la Direzione non ha abbastanza personale per soddisfare queste richieste: ricordatevelo tutti quando vi chiederanno dei dati urgenti.
Le ore di riposo compensativo tagliate al PTAB al 30 aprile 2024 ammontano a 9.517: questo equivale a circa 1.336 giornate di lavoro che, di fatto, sono state regalate all’Ateneo. Se tali ore fossero state retribuite come lavoro straordinario, il valore economico stimato supererebbe i 151.000 euro, considerando l’importo orario straordinario per il solo personale appartenente al profilo di Funzionario (ex D1).
Nel 2023 erano state 9.337: non solo facciamo regali, ma ne aumentiamo il valore riconoscendo, in qualche modo, pure l’inflazione!
PEO – FACCIAMO CHIAREZZA
CHI PASSA PRIMA E PERCHÉ
Queste progressioni economiche orizzontali sono basate sull’anzianità di servizio (anni di lavoro) e sull’anzianità all’interno dell’area (precedentemente, categoria), ovvero il numero di PEO effettuate nel passato.
Quindi, a parità di anni di servizio e di punteggio, passerà prima chi ha meno beneficiato di progressioni e in ultima analisi chi è più anziano anagraficamente.
L’unico punto che può essere soggettivo e non vincolato è il giudizio del responsabile, nel caso decidesse di attribuire B e non A.
Le PEO sono iniziate nel 2023 e dureranno sino al 2026.
LA FINESTRA SUL SENATO. Resoconto del senato del 22 ottobre
A cura di Sara Carrapa e Giovanni Bianco
Martedì 22 ottobre si è svolta la prima seduta del Senato accademico rinnovato a seguito delle recenti elezioni.
Ricordiamo che i rappresentanti PTAB sono solo 5 su un totale di 35 senatrici e senatori: come FLC CGIL -da sempre- ci impegniamo affinché sia affermato il sacrosanto principio democratico per il quale, negli organi elettivi, il voto delle lavoratrici e dei lavoratori della comunità accademica (personale docente e TAB) abbia lo stesso peso e quindi lo stesso valore.