Di Sara Carrapa e Davide Lo Prinzi
In collaborazione con il Comitato degli iscritti FLC-CGIL Università degli studi di Milano
Come sapete, l’Ateneo ha attivato dal primo di ottobre una nuova assicurazione sanitaria con Poste Assicura. L’azienda sta inserendo i dati anagrafici degli assicurati (cioè di tutti noi) e pertanto la piattaforma informatica non è ancora aggiornata: ciò impedisce al momento di poter utilizzare le prestazioni in forma diretta. Abbiamo chiesto che l’Ateneo solleciti Poste Assicura per rendere subito pienamente fruibile la nuova assicurazione per cui stiamo già pagando da inizio mese, facendo presente che molti colleghi, una volta raggiunti i massimali, hanno rinviato fino ad oggi prestazioni sanitarie in attesa dell’attivazione della nuova assicurazione.
EMERGENZA BOLLETTE: SERVE UN AIUTO
Nel senato di settembre avevamo chiesto che si monitorasse la spesa energetica. La Direzione Edilizia ha rilevato come, nei primi 8 mesi dell’anno 2022, la spesa sia già superiore alla spesa totale del 2021. La previsione è che a fine anno avremo speso 38 milioni di euro, ovvero più del doppio di quanto speso l’anno precedente (+105%). Il dato è significativo anche per tutti noi lavoratori per poter fare una previsione di quanto impatterà il caro bollette nelle nostre vite. Per questo motivo la CGIL d’ateneo il 5 settembre ha chiesto all’amministrazione di poter usufruire della possibilità prevista dal “decreto aiuti bis” che permette alle amministrazioni di poter attingere a proprie risorse di bilancio da destinare al welfare dei lavoratori, ad esempio rimborsando parte delle bollette energetiche.
L’utile di bilancio dell’anno 2021 era stato di 23,7 milioni: verrà quasi totalmente destinato alla copertura dell’incremento dei costi energetici. A questo punto, iniziamo a dubitare che nel 2022 potremo avere un utile di bilancio significativo: potremmo chiudere il bilancio in pareggio. Ovviamente il problema è politico: è una situazione insostenibile per qualunque amministrazione pubblica e perciò è necessario un intervento a livello nazionale. Però, come qualunque ente, bisognerà fare fronte alla situazione. Il Rettore ha riferito che dovremo contenere le spese per il personale (soprattutto in termini di nuove assunzioni di docenti i quali in passato hanno beneficiato di piani straordinari di reclutamento), per l’edilizia e per la ricerca, rinviando tutte le spese rinviabili e mantenendo il nostro impegno per il Campus MIND e la riqualificazione di Città Studi. Il nuovo governo potrebbe stabilire che le risorse economiche del PNRR, che in questi mesi vengono utilizzate principalmente per assunzioni specifiche a tempo determinato, potranno essere destinate per far fronte ai rincari energetici: al momento si tratta solo di “voci di corridoio romane” in attesa dell’insediamento del nuovo governo nazionale. In tutto questo, noi pensiamo che l’ateneo dovrebbe farsi carico di tutelare la categoria economicamente più debole, ovvero il personale tecnico, amministrativo e bibliotecario che più di tutti sta pagando questa crisi.
PROPOSTI 8 NUOVI CORSI DI LAUREA: SERVE EQUILIBRIO
Per l’anno accademico 2023/24 sono pervenute dai dipartimenti otto proposte di istituzioni di nuovi corsi di studio: una laurea triennale, una laurea professionalizzante (si tratta di una nuova tipologia per il nostro ateneo) e sei lauree magistrali. Quattro di queste sono in convenzione con atenei esteri e due sono interateneo con atenei italiani. Sono: Ancient Civilizations in the Global World, Sistemi digitali in agricoltura, Psicologia in sanità, Human-Centered Artificial intelligence, Global Environment and Development, Cosmetic Industrial Science, Economia aziendale, diritto e Governance d’impresa, Migration Studies and New Societes. Il Nucleo di Valutazione ha certificato la sostenibilità dei nuovi corsi dal punto di vista della docenza. Prossimamente il Senato voterà a riguardo. Riteniamo positivo che l’ateneo ampli la propria offerta formativa mantenendosi “al passo con i tempi” ma allo stesso modo pensiamo che sia necessario un certo equilibrio: con questi, arriveremmo a quasi 150 corsi di studio. Come avevamo già chiesto due anni fa, abbiamo proposto che ogni qualvolta un dipartimento proponga l’attivazione di un nuovo corso, verifichi la possibilità di disattivarne altri, in quanto la sostenibilità andrebbe valutata non solo in termini di docenti, ma anche dal punto di vista della gestione amministrativa e infrastrutturale. Il rischio è di creare nel tempo un’offerta formativa stratificata di difficile gestione. Il Rettore si è espresso a favore di una revisione dei corsi di laurea più “antichi” ricordando come, dal punto di vista della docenza, sia necessario ridurre maggiormente le ore dei docenti a contratto (che non sono personale strutturato dell’ateneo): cosa che fino ad oggi è stata fatta solo parzialmente.
ESAMI E LEZIONI DA REMOTO PER MOTIVI DI SALUTE E REGOLAMENTO R.L.S.
Il Senato ha approvato la possibilità per gli studenti di chiedere lo svolgimento di esami e lezioni da remoto per motivi di salute (non ascrivibili a disabilità e DSA). Una commissione medico-sanitaria di docenti valuterà tali richieste in quattro o cinque giorni. Gli studenti inoltreranno le richieste tramite il servizio mail “informastudenti” e la procedura sarà gestita dal COSP in concorso con la Direzione Didattica. Siamo intervenuti esprimendo la nostra perplessità e ci siamo premurati di chiedere attenzione all’informazione che verrà data agli studenti: potenzialmente potranno arrivare molte richieste e, soprattutto, troppo a ridosso delle scadenze. Dovrebbe essere garantito un tempo congruo per il lavoro degli uffici. Si tenga conto che in informastudenti in questo momento entrano più di mille mail al giorno, perciò su numeri così elevati diventa complesso intercettare tali richieste in tempi brevi.
Vi informiamo inoltre che l’alleanza di atenei europei 4EU+, che ad oggi comprende noi, la Sorbona di Parigi, Charles di Praga, Copenhagen, Heidelberg, Varsavia, si arricchisce di una nuova associata: l’Università di Ginevra.
Infine, in senato avremmo dovuto approvare il regolamento per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS): l’argomento è stato rinviato. Abbiamo chiesto che il regolamento venga licenziato al massimo nel senato del prossimo mese in quanto il mandato degli RLS attualmente in carica è scaduto addirittura nel settembre 2018 e, nonostante le numerose richieste avanzate dalla CGIL d’ateneo, l’amministrazione non ha ancora convocato nuove elezioni nell’attesa del nuovo regolamento.
Vi ringraziamo per l’attenzione. Buon lavoro.