LA FINESTRA SUL SENATO. Resoconto del Senato del 13 settembre

Di Sara Carrapa e Davide Lo Prinzi
In collaborazione con il Comitato degli iscritti FLC-CGIL Università degli studi di Milano

Iniziamo questo nuovo anno accademico con una buona notizia: il Fondo di Finanziamento Ordinario (F.F.O.), cioè la principale fonte di finanziamento pubblico per il nostro Ateneo, con cui principalmente si pagano gli stipendi, è cresciuto di quasi il 10%. Al netto dei piani straordinari, avremo quasi 25 milioni di euro in più quest’anno. L’attribuzione che annualmente viene stabilita dal Ministero, si compone di una quota base “storica” (su cui influisce soprattutto il numero di studenti) e di una quota premiale: per il miglioramento di quest’ultima, è stata decisiva la qualità della nostra ricerca. Pertanto, dopo la valutazione massima (A) ricevuta dalla C.E.V. (i valutatori del Ministero), prosegue il percorso del nostro Ateneo orientato a migliorare la “qualità” generale.

CAMPUS MIND: CONTINUA IL BRACCIO DI FERRO CON LENDLEASE

Ci sono ulteriori sviluppi rispetto a quanto successo in luglio in merito alle richieste di Lendlease , la società australiana che dovrebbe progettare, edificare e gestire il Campus MIND a Rho-EXPO, per i costi aggiuntivi a nostro carico imputabili all’edificazione di una variante edilizia di 5.000 metri quadrati calpestabili aggiuntivi. Potevamo aspettarci una richiesta tra i 16 e i 21 milioni di euro, invece Lendlease in luglio ci aveva chiesto oltre 54 milioni per la sola variante, preannunciando ulteriori nuovi incrementi anche per i costi generali. Pochi giorni fa Lendlease ha abbassato le proprie pretese: ora la richiesta per la variante sarebbe tra i 21 e i 37 milioni. Questo oscillamento di cifre ci suggerisce che è in corso una trattativa. Non solo sui costi ma anche sulla natura degli interventi. Infatti secondo UniMi, se Lendlease avesse progettato meglio gli spazi (che prevedono numerosi cavedi ed aree non sfruttabili per le nostre esigenze) non sarebbe stato necessario chiedere questi ulteriori 5.000 m.q.: da qui il braccio di ferro in corso. Il nostro ateneo si è dotato di un Comitato Tecnico Scientifico che valuterà la richiesta di Lendlease. L’obiettivo è che il progetto definitivo e il nuovo piano di sostenibilità economica (che riguarderà anche il futuro di Città Studi) sia approvato entro la fine di gennaio 2023. Nel frattempo la Direzione Edilizia valuterà nuovamente le previsioni di spesa relative ai costi di trasloco e allestimento, attualmente determinati in 142 milioni.

In questa situazione dove è determinante prevedere al meglio le nostre future spese con lo scopo di razionalizzarle, abbiamo chiesto che si tenga puntualmente monitorata la nostra attuale spesa energetica per la quale, in sede di bilancio, abbiamo accantonato 10 milioni aggiuntivi di utili dell’esercizio precedente.

PSICOTERAPIA, RESIDENZE, MENSE

La relazione annuale dell’Osservatorio per il Diritto allo Studio Universitario è stata l’occasione per avanzare due richieste. L’Ateneo attiverà a favore degli studenti delle convenzioni a prezzi calmierati per percorsi di psicoterapia con strutture pubbliche: abbiamo chiesto che queste convenzioni possano essere estese anche al personale.

Inoltre, abbiamo chiesto di porre tra i lavori edilizi prioritari, quelli in corso per le residenze universitarie delle vie Plinio, Bassini e Santa Sofia: per quest’ultima abbiamo anche chiesto anche si restituisca al più presto la mensa che, chiusa ormai da tempo, soddisfava le necessità di numerosi studenti e dei quasi 150 colleghi dell’area. Sappiamo bene che la carenza di mense per il personale sia un problema ben più esteso, che riguarda ormai molti colleghi di numerose strutture e non vogliamo certo oberare le colleghe e i colleghi dell’edilizia, ma solo porre l’attenzione su un grave disagio ed essere sicuri che sia tra le urgenze dell’ateneo.

Per quanto riguarda le residenze, per le quali sono previsti grandi interventi futuri dato che ad oggi riusciamo a soddisfare solo un quinto delle richieste di posti letto, abbiamo ricordato che ogni anno di ritardo determina una notevole spesa aggiuntiva. Infatti, per sopperire alla mancanza di posti letto dovuti ai lavori in corso, siamo costretti a pagare dei canoni per prendere in affitto degli appartamenti ALER: per tale motivo la relativa spesa è cresciuta di 1,2 milioni nel 2020 e di ulteriori 1,1 milioni nel 2021.

REGOLAMENTO PER I COLLABORATORI LINGUISTICI

Infine il Senato ha approvato il Regolamento per il reclutamento e la disciplina del rapporto di lavoro dei/delle Collaboratori/trici ed esperti/e linguistici/che (C.E.L.). In Commissione Regolamenti avevamo chiesto delle modifiche, poi recepite, a tutela della valutazione dell’operato dei lavoratori ai fini dei rinnovi degli incarichi e per garantire una maggioranza di membri esterni nelle commissioni di concorso. Il Consiglio di Amministrazione di aprile ha bandito 5 nuovi posti per C.E.L.: era dal 2004 che non accadeva. I C.E.L. non reclutati in questi anni sono stati sostituiti da contrattisti che sono costati ai dipartimenti di Lingue e Mediazione 400.000 euro l’anno. Il Direttore Generale ha riferito che l’impegno orario annuo dei C.E.L. sarà di 500 ore (di cui il 70% dovrà essere destinato alla didattica integrativa) eventualmente elevabile in sede di contrattazione decentrata. Il rapporto di lavoro sarà equivalente ad un part-time al 50%, pertanto potranno avere altri incarichi di lavoro nel privato se non in conflitto di interessi con l’ateneo. Saranno soggetti ad un sistema di valutazione della performance individuale. Dovranno timbrare ed avranno diritto al buono pasto quando svolgeranno più di 6 ore, oltre la pausa. Potranno chiedere di presentare il PILA per usufruire del lavoro agile. Il salario accessorio verrà discusso in sede di contrattazione sindacale. Il regolamento riguarderà solo i nuovi C.E.L. assunti: i benefici, come buoni pasto e il lavoro agile, potranno essere usufruiti dai C.E.L. attualmente in servizio se timbreranno. 

Vi ringraziamo per l’attenzione. Buon lavoro.