LA MARCIA DEI 40.000: QUELLA BUONA!

Sabato pomeriggio scorso si è tenuta a Firenze una partecipatissima manifestazione a sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici licenziati dalla GKN, azienda di componentistica dell’indotto Stellantis (ex FIAT). Quarantamila persone, secondo i dati forniti dagli organizzatori, hanno sfilato per un lunghissimo corteo nel centro del capoluogo toscano per dire no ai licenziamenti e alle delocalizzazioni e per dare voce ai lavoratori, alle lavoratrici, alle studentesse e agli studenti che stanno pagando i costi della crisi economica, prima ancora che pandemica. Da anni non si vedeva in piazza una manifestazione così partecipata e radicale nelle sue posizioni rappresentate dalla parola d’ordine “INSORGIAMO”.

MORIRE DI LAVORO? RIFLESSIONI SULLA SICUREZZA

Nel mondo, ogni 15 secondi, un lavoratore muore a causa di un infortunio sul lavoro o di una malattia professionale. Ogni 15 secondi 153 lavoratori hanno un infortunio sul lavoro.

Si stima che ogni giorno, 6.300 persone muoiono a causa di incidenti sul lavoro o malattie professionali, causando più di 2,3 milioni di morti all’anno. Gli incidenti che si verificano annualmente sul posto di lavoro sono 317 milioni, molti dei quali portano ad assenze prolungate dal lavoro per malattia.

COSA STA SUCCEDENDO AL FONDO COMUNE D’ATENEO?

Dopo il record del 2019, tradottosi mediamente in 1.000 euro in busta paga nel 2020, il Fondo Comune di Ateneo (F.C.A.), ci ha regalato quest’anno il più deludente dei conguagli: circa un decimo. Dopo avere rischiato addirittura la cancellazione delle mensilità di novembre e dicembre, non possiamo certo dire che sia stata una sorpresa: la pandemia ha colpito severamente alcune delle attività che alimentano il fondo.

PICCHIATORI AZIENDALI

L’aggressione ai lavoratori della logistica in lotta si ripete, in forme sempre più violente e preoccupanti.

Era accaduto a Roma, durante una mobilitazione nazionale, che i lavoratori venissero caricati e picchiati dalla polizia, ma il 10 giugno la carica è stata effettuata da una squadraccia che, secondo il sindacato Si.Cobas, è stata reclutata dai padroni della Zampieri di Tavazzano, davanti alla quale si stava svolgendo un presidio.

SCIOPERO GENERALE CONTRO LE BOMBE

In questi giorni abbiamo assistito con orrore alla ripresa delle ostilità dello stato di Israele contro la popolazione palestinese della striscia di Gaza, della Cisgiordania e di Gerusalemme est. Sulle televisioni e sui giornali italiani la notizia dei bombardamenti israeliani e delle violenze perpetrate da esponenti dell’estrema destra è raccontata in maniera del tutto parziale, se è raccontata. Lo straordinario sciopero generale dei lavoratori e delle lavoratrici palestinesi è passato volutamente quasi sotto silenzio. I leader politici di tutto l’arco parlamentare si sono subito lanciati in manifestazioni di solidarietà a Israele ignorando completamente la situazione drammatica nella quale vive costantemente la popolazione araba sia nel territorio israeliano sia nei territori occupati. È inutile continuare a blaterare di una soluzione a due stati quando ad una delle due parti in causa è negato il diritto ad una propria organizzazione statuale autonoma ed è costretta a vivere da decenni sotto occupazione.

QUALCHE CHIARIMENTO SUL SILENZIO ASSENSO PER L’ADESIONE FONDO PERSEO SIRIO

Nelle scorse settimane sono girate varie notizie, alcune delle quali inesatte, relativamente a questo argomento. Proviamo a chiarire sinteticamente i termini della questione.

La Legge di Bilancio del 2018 (n. 205/2017) ha previsto l’obbligo di scegliere se aderire o meno ai fondi contrattuali di previdenza complementare.

AVIDITA’ E INETTITUDINE NELLA CAMPAGNA VACCINALE

La campagna vaccinale si avvia verso un fallimento rispetto agli obiettivi più volte dichiarati e altrettante volte ridimensionati dai responsabili. I motivi di questi continui ostacoli, che si traducono in un permanere dell’emergenza e di centinaia di morti quotidiane, sono molti. Proviamo a ragionare riducendo al massimo il rumore di fondo, composto dalla miriade di opinioni, pettegolezzi, teorie del complotto, nonché dall’evidente inefficienza delle “macchine” predisposte dalle varie regioni, coi loro pittoreschi “governatori” e “commissari”. Per questo proviamo a individuare alcuni punti fermi, a nostro parere indiscutibili:

INCONTRO CON OSPEDALIERI

Il 25 marzo si è tenuto il 1° incontro tecnico tra RSU ed amministrazione per affrontare i numerosi problemi che interessano i lavoratori delle strutture ospedaliere da tempo richiesto dalla nostra sigla sindacale FLC CGIL. Al tavolo erano presenti, tra gli altri, un rappresentante del personale tecnico, un rappresentante del personale socio-sanitaro, un rappresentante del personale amministrativo, un RLS della Macroarea 4 (area di competenza per gli ospedali) ed un rappresentante dei lavoratori universitari dell’Ospedale Luigi Sacco.

IN PRIGIONE, IN PRIGIONE!

Le lotte dei lavoratori, in particolare nei settori più disagiati, portano sempre più spesso a episodi odiosi di repressione. E’ il caso dei facchini della TNT di Piacenza, che grazie a una dura lotta sono riusciti a mantenere il posto di lavoro, messo a rischio dalla fusione con FEDEX. Appena vinta la battaglia sono scattate perquisizioni e arresti. Ne hanno fatto le spese due dirigenti del sindacato che aveva guidato la lotta, il SiCobas, finiti in prigione e alcuni lavoratori che hanno avuto il divieto di dimora, la revoca del permesso di soggiorno e svariate multe. La normativa utilizzata è quella contenuta nel famigerato “Decreto Salvini”, che non si accanisce solo contro gli immigrati clandestini, ma anche contro chi manifesta per fare valere i propri diritti, più quella anti-Covid.

DI CHI SONO I VACCINI?

La notizia di un vaccino della Statale ha sicuramento colto un po’ tutti di sorpresa, e ci permette di proporre qualche riflessione. Se, come ci auguriamo, la sua sperimentazione darà dei risultati positivi, non sarà difficile vendere il brevetto, cioè operare quel “trasferimento tecnologico” che viene tanto spesso auspicato. Contribuiremmo, in sostanza, al sistema che attualmente governa la produzione e la distribuzione dei farmaci.

SENZA INTESA….

Dopo avere inviato un comunicato –molto apprezzato- nel quale avanzavamo dubbi sulla carta LaStatale, abbiamo chiesto ragguagli al tavolo sindacale, ricevendo delle rassicurazioni. Abbiamo tutti concordato, qualora ci venisse dimostrato che il passaggio alla tessera bancaria fosse inevitabile, sulla necessità di fornire informazioni precise ai lavoratori e di limitare il più possibile i dati da trasmettere a Intesa Sanpaolo. Continuiamo a essere convinti che un badge non debba essere la carta di una banca, e che quanto ci è stato detto sui costi dei badge debba essere suffragato da cifre.

PATENTINO A PUNTI?

Negli ultimi giorni stiamo vivendo un po’ tutti con apprensione il timore che, quello che pareva un impegno fondamentale per uscire dalla crisi sanitaria, non possa essere rispettato. Una campagna vaccinale rapida e gratuita per tutti, che porti all’immunità di gregge, oggi pare essere sempre più messa in discussione, a partire dall’inadempienza delle multinazionali del farmaco, che hanno ricevuto enormi aiuti pubblici a fondo perduto e ora applicano le più stringenti logiche di mercato, forse anche violando contratti sottoposti a vincolo di segretezza.