CONTRATTAZIONE – CALENDARIO

COSI’ NON VA!

Come saprete mercoledì 12 dicembre 2018, si è tenuto l’incontro sindacale con un ordine del giorno molto corposo (accordo per la revisione delle 85 ore, accordo FCA, indennità 2018, premialità prevista dai progetti dei Dipartimenti di Eccellenza, revisione della scheda di rilevazione 150 ore e dei criteri di priorità previsti dal CCI2004-2005).

Una mole di questioni urgenti davvero impressionante, frutto dell’immobilismo della precedente governance rispetto a tutto ciò che non fosse il trasferimento a Rho, la campagna elettorale per eleggereil nuovo rettore e altro di proprio principale interesse.

Ci soffermiamo sulle tematiche che “gridano vendetta”.

IPOTESI DI ACCORDO SUL RIPOSO COMPENSATIVO 85 ORE

Una proposta irricevibile, che poneva mille restrizioni assurde, palesando che non c’era alcuna volontà di accogliere la richiesta di lavorare senza quest’ulteriore limite inutile.

IPOTESI DI ACCORDO SU FCA (Fondo Comune di Ateneo)

La proposta praticamente non c’era, si trattava di un generico rimando al prossimo anno, basato su un fantomatico impegno, come i pagherò che si concordavano con il salumiere.

La proposta concreta (e indecente) era che l’attuale fondo fosse distribuito in maniera uguale, sia a coloro che avevano ottenuto le “PEO autofinanziate” sia a chi non le aveva conseguite e questo avrebbe comportato che chi non ha fatto la progressione orizzontale, avrebbe avuto anche una diminuzione del fondo comune: oltre al danno la beffa.
Il tutto senza alcuna proposta per incrementare questo fondo.

Una proposta inaccettabile!

INDENNITA’ 2018

Ricordiamo che l’amministrazione aveva proposto alla precedente delegazione trattante (RSU, OOSS, ecc.) una bozza di accordo sulle indennità di posizione, basata sulle “pesature” fatte da Deloitte e costate 90 mila euro. La Rsu e le Organizzazioni Sindacali, avendo forti perplessità sul metodo utilizzato e ritenendo corretto contrattare contestualmente anche leindennità di disagio e turno, non avevano sottoscritto l’accordo e l’amministrazione ha proceduto unilateralmente.
Una volta avuto il testo dell’accordo unilaterale abbiamo scoperto che:
– alle cat. B,C,D sono riconosciuti degli importi decisi per il 2016, per non lasciare privi di indennità una dozzina di colleghi di un paio di strutture;
– alla cat. EP invece sono riconosciuti degli importi previsti dalla proposta dell’amministrazione, basati sul metodo delle “pesature”.
Quindi due trattamenti diversi.

La Divisione Stipendi ha inviato nel 2018 a chi riveste le nuove responsabilità (es. nuovi capi ufficio) delle lettere in cui si precisa, oltre all’incarico, l’indennità spettante.
Non è chiaro come sia stata determinata, in assenza delle “pesature”, l’appartenenza alle varie fasce (es. per la cat. D,1,2,3). Il risultato paradossale è che alcuni nuovi capi ufficio hanno ricevuto indennità di circa 1/3 di quella dei capi ufficio di vecchia nomina.
Si tratta di un groviglio in cui pasticci e iniquità si sommano, per raggiungere due risultati: a parità di responsabilità c’è chi prende più soldi e chi meno (molto meno), e che a parità di ente si utilizzeranno diversi metodi di attribuzione delle indennità: uno per gli EP, l’altro per B, C e D.

Avremmo voluto poter porre rimedio nel 2018, ma avrete capito che con un solo tavolo di trattativa di 3 ore, con 5 argomenti all’ordine del giorno, avremmo potuto dire solo “signorsì” e firmare.

PREMIALITA’ PREVISTA DAI PROGETTI DEI DIPARTIMENTI DI ECCELLENZA

La parte pubblica, avendo finalmente realizzato che non è possibile redistribuire risorse al personale senza che vengano contrattate con la RSU, ha fatto una proposta in cui chiedeva di accettare con un dogmatico atto di fede quanto deliberato dai dipartimenti, dato che non vi era neppure una delibera a supporto di questo argomento. Quindi se un dipartimento avesse deliberato che non ci sia incompatibilità tra un conto terzi elevato, a volte oltre i 5000€ e il premio per l’eccellenza, questo Natale avremmo chi festeggia con migliaia di euro ealtri che farebbero fatica a comprare i regali ai figli. Vi sembra corretto?! A noi, no!

REVISIONE DELLA SCHEDA DI RILEVAZIONE 150 ORE E DEI CRITERI DI PRIORITA’ PREVISTI DAL CCI 2004-2005

Come saprete siamo l’unica sigla ad aver presentato formale diffida in merito all’atto unilaterale con il quale si gestiva questa tipologia di permesso e questo ci ha consentito di riportare in contrattazione anche questa tematica. Contiamo di raggiungere un accordo migliorativo dell’attuale, entro gennaio.

VARIE ED EVENTUALI

È stato sollecitato un tavolo per trattare la mobilità, in particolare relativamente a Lodi, proposta recepita dal rettore.

A sorpresa è arrivato il calendario delle chiusure che, oltre a essere più rigido del granito, prevedeva nella sua prima versione che i 7 giorni di chiusura obbligatoria fossero coperti solo con ferie o festività soppresse.
Un ulteriore accanimento inutile sul personale TAB che nonavrebbe potuto usare il recupero compensativo. Ovviamente abbiamo ostacolato almeno questo scempio.

Dal nuovo DirettoreGenerale e da tutta la nuova parte pubblica, ci aspettiamo una reale inversionedi tendenza, altrimenti la mobilitazione sarà inevitabile.

Pochi minuti fa abbiamo ricevuto i l calendario delle date degli incontri di contrattazione fissati per il 2019, una prima risposta alle nostre richieste, che speriamo sia di buon auspicio:

  • 24 Gennaio dalle 10:30 alle 13:00
  • 14 Febbraio dalle 14:30 alle 17:00
  • 20 Marzo dalle 10:30 alle 13:00
  • 17 Aprile dalle 10:30 alle 13:00
  • 15 Maggio dalle 10:30 alle 13:00
  • 20 Giugno dalle 10:30 alle 13:00
  • 18 Luglio dalle 10:30 alle 13:00

Buone feste!