LA FINESTRA SUL SENATO. Resoconto del senato straordinario del 2 e 3 ottobre

Di Sara Carrapa e Davide Lo Prinzi
In collaborazione con il Comitato degli iscritti FLC-CGIL Università degli studi di Milano

Le sedute straordinarie del Senato Accademico del 2 e 3 ottobre sono state presiedute dalla prima Rettrice, prof.ssa Marina Brambilla, in 100 anni di storia dell’Università degli studi di Milano. Il fatto che ci siano voluti 100 anni per avere una donna al vertice del nostro Ateneo, fa sì che questo sia un evento storico e un cambiamento oggettivo. Fin da queste prime sedute, la Rettrice ha confermato il suo elevato livello di preparazione tecnica, costruito negli anni precedenti in cui ha già svolto ruoli di governo. Le auguriamo un buon lavoro.

Nel frattempo a fine settembre, le elezioni per i rappresentanti del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario (TAB) in Senato hanno visto primeggiare Sara Carrapa e Giovanni Bianco, eletti rispettivamente con 705 e 518 preferenze: sono stati i candidati più votati dai 1.500 colleghi che hanno partecipato alle elezioni, confermando il ruolo egemone della CGIL d’Ateneo. Il Senato, con i rappresentanti rinnovati, entrerà in servizio dalla prossima riunione di questo mese.

UN DIRETTORE GENERALE TEMPORANEO IN ATTESA DI UNA NUOVA NOMINA

Il Direttore Generale (D.G.) è nominato dal Consiglio di Amministrazione (C.d.A.), su proposta della Rettrice, sentito il parere del Senato Accademico. La normativa lascia libertà per le modalità di scelta. Il 2 ottobre in Senato la Rettrice aveva proposto la pubblicazione di un avviso di selezione con comparazione tra candidati. Il successivo C.d.A. ha chiesto all’unanimità che la Rettrice proceda con l’affidamento di un incarico diretto per ridurre le tempistiche di attesa, così come spiegato nella sua comunicazione dal consigliere Cerini e dalla Rettrice stessa nel Senato del 3 ottobre. Essendo scaduto il 30 settembre l’incarico del precedente Direttore, nelle more di nomina di un nuovo D.G. con incarico pluriennale, il ruolo è stato assegnato al dott. Angelo Casertano, attualmente a capo della Direzione Ricerca, a cui auguriamo un buon lavoro.

IL “DOCUMENTO PROGRAMMATICO” DELLA RETTRICE: LE LINEE PER IL FUTURO

Il Senato ha dato il proprio parere positivo al “documento programmatico” della Rettrice, cioè una sorta di anticipo del “piano strategico”, che si è reso necessario approvare preliminarmente alla votazione della “programmazione triennale” che indica alcuni obiettivi che possono essere finanziati da un fondo ministeriale. Abbiamo votato a favore. Il documento non ci ha sorpresi: si tratta di uno sviluppo del programma elettorale della Rettrice che era già in larga parte condivisibile. Lo consideriamo un documento importante per comprendere intenzioni e scelte future: potete trovare in allegato un approfondimento che contiene alcuni estratti di interesse generale per il personale TAB.

La Rettrice ha individuato dei nuovi prorettori ma avocherà a sé stessa la delega per il personale: è una scelta che apprezziamo molto in quanto dimostra un impegno in prima persona verso la nostra categoria. La Statale adotterà un approccio basato sui dati: anche noi pensiamo che una migliore raccolta e analisi dei dati possa essere uno strumento molto utile, anche se ovviamente non sostitutivo dell’analisi politica. Le tre principali azioni di sistema saranno: concorsi più semplici e veloci, semplificazione dei regolamenti, digitalizzazione. Le politiche per il personale TAB sono riportate alla quarta pagina su ventotto: la nostra categoria viene definita “il cuore pulsante di tutti i processi lavorativi in Ateneo”. Come abbiamo detto quando siamo intervenuti, c’è un problema di attrattività del nostro posto di lavoro a causa di bassi stipendi e alti carichi di lavoro: lo dimostra il fatto che, da anni, circa il 50% delle cessazioni dei TAB sono per dimissioni o trasferimenti. Nel documento viene dimostrata grande attenzione al tema salariale che ci sta a cuore, ad esempio (i dettagli sono nell’allegato):

  • progressioni orizzontali fino ai neoassunti (ndr. assunti fino al 2023, bando PEO 2024/2026);
  • progressioni verticali (ndr. circa 300 passaggi da B a C e da C a D) ma anche offrire opportunità di avanzamento di carriera al personale (ndr. nuove posizioni EP);
  • stabilizzazione delle risorse per il Fondo Comune d’Ateneo oltre il 2026 con mantenimento delle risorse dalla ricerca PRIN ed estensione a quelle del PNRR a consuntivo.

Abbiamo detto che sul “ricorso agli incentivi” il problema è che la differenziazione stipendiale, a parità di ruolo, potrebbe minare lo spirito di squadra anziché incentivarlo. Maggiori risultati si ottengono lavorando meglio (cioè in condizioni meno pressanti e più organizzate), a partire da organici sufficienti che permettano di farlo. Altro discorso più coerente è prevedere avanzamenti di carriera per chi vuole prendersi più responsabilità. Oppure pensare a forme di premialità collettiva o d’ufficio attraverso il Fondo Valorizzazioni. Inoltre, abbiamo chiesto attenzione al welfare, a partire dall’assicurazione sanitaria e che inizi il confronto, a garanzia dei colleghi, sul tema dei trasferimenti a campus MIND.

Nel documento si fa riferimento ad “ampi piani di reclutamento” per il personale TAB. Noi abbiamo ribadito che questa deve essere una priorità. Nel 2000, il personale TAB era più di quello docente, così come accade nella maggior parte dei grandi atenei nazionali e stranieri. Oggi il divario tra docenti/ricercatori e personale TAB (a tempo indeterminato e determinato) è di +465 unità a favore dei primi. Infine, abbiamo espresso perplessità sulla sostenibilità economica di tutti i progetti edilizi dell’Ateneo e sul modello organizzativo “a matrice” approvato in C.d.A. con la precedente governance, tra cui la figura di ben 5 “direttori di polo” (di cui 3 nuovi dirigenti).

ASSOLTO IL PROF. FRANZINI: “IL FATTO NON SUSSISTE”

Concludiamo con un pensiero per il Rettore uscente, prof. Elio Franzini. Il 30 settembre, casualmente nell’ultimo giorno del suo mandato, è stato assolto dal tribunale di Milano per il processo sui concorsi che lo aveva riguardato perché “il fatto non sussiste”: la più piena forma di assoluzione. L’inchiesta era iniziata nell’aprile del 2022 accompagnata dalla solita italianissima gogna mediatica. Casualmente le udienze del processo hanno coinciso costantemente con tutte le principali sedute in cui Senato e C.d.A. dovevano valutare la sostenibilità del nuovo campus MIND che sorgerà nell’area AREXPO vicino a Rho, di cui sono proprietarie Comune e Regione: progetto che prevede il trasferimento di quasi 20.000 studenti e che ovviamente vede l’interesse di molti attori esterni all’Ateneo. Casualmente il procuratore aggiunto che ha guidato l’accusa è stato promosso pochi mesi fa a procuratore in altro capoluogo di provincia, evitandosi la brutta figura del disfacimento del suo impianto accusatorio. Casualmente, noi ci siamo stancati di chi, fuori dall’Ateneo, non ha riguardi per l’importante funzione pubblica che l’Università degli studi di Milano deve essere libera di esercitare e che viene prima di qualunque interesse economico.

Nota di Davide Lo Prinzi. Dopo 112 sedute del Senato, 70 riunioni delle Commissioni Regolamenti, Statuto e Programmazione, 82 comunicati e 27 approfondimenti in 6 anni di mandato, concludo il mio incarico in Senato Accademico. E’ stata un’esperienza formativa e divertente. Vi lascio nelle ottime mani di Sara e Giovanni. Vi ringraziamo per l’attenzione. Buon lavoro.