Piccolo vademecum per la nostra salute
I continui tagli alla sanità operati dai vari governi degli ultimi anni stano affondando il sistema sanitario nazionale (vedi anche l’appello che abbiamo inviato il 7/5). I soldi stanziati dal governo Meloni non compensano i danni dell’inflazione, e quindi rappresentano di fatto ulteriori tagli.
In questi ultimi tempi con gli stipendi sempre più bassi e la sanità pubblica allo sfascio vogliamo spiegarvi come avere esami e visite in tempi ragionevoli. Non è complicato ma sicuramente dobbiamo perdere un po’ di tempo, tempo per la nostra salute.
EVITARE LE LISTE DI ATTESA
Ottenere una visita medica o un esame specialistico in tempi brevi è diventato molto difficile perché siamo tutti costretti a fare i conti con liste di attesa molto lunghe.
Questo costringe spesso chi ha necessità di cure a doversele pagare (privato o intramoenia) o a rivolgersi al Pronto Soccorso.
Esiste però un’alternativa stabilita da una legge del 1998: utilizzare l’intramoenia pagando solo il ticket. Sono in pochi a saperlo, perché le istituzioni si guardano bene dal dirti come fare.
Spieghiamo in qui come fare:
Chiedere al medico di indicare la priorità della prestazione:
U. Significa URGENTE. L’appuntamento deve essere fissato entro 72 ore.
B. Significa BREVE. L’appuntamento deve essere fissato entro 10 giorni.
D. Significa DIFFERIBILE. L’appuntamento deve essere fissato entro 30 giorni (visita) oppure entro 60 giorni (esame).
P. Significa PROGRAMMABILE. L’appuntamento deve essere fissato entro 120 giorni.
Prenota indicando la priorità:
quando prenoti la prestazione (allo sportello o al call center) specifica il codice priorità della prestazione indicato sulla ricetta e accetta la prenotazione anche se va oltre il tempo stabilito. In caso di ricetta elettronica l’operatore già conosce la tua priorità.
Se la prestazione viene prenotata oltre il tempo stabilito dalla priorità indicata nella prescrizione medica, compila il modulo allegato e consegnalo a mano o invialo via mail all’U.R.P. e alle direzioni della tua ASL e all’U.R.P. della Regione di appartenenza
La ASL sarà costretta a contattarti immediatamente e a fissarti l’appuntamento per la prestazione da te richiesta nei tempi previsti sulla ricetta, nell’area di competenza dell’ATS, o, se non ci fossero disponibilità, in intramoenia.
Otterrai la prestazione nei tempi stabiliti dal tuo codice di priorità e pagherai quello che avresti pagato con il Servizio Sanitario Nazionale (quindi se hai diritto ad esenzioni non pagherai niente).
Ricorda che la chiusura delle agende è una pratica vietata dalla legge 23 dicembre 2005, n.266, articolo 1, comma 282. Tutta questa burocrazia serve a scoraggiare le persone a fare valere i propri diritti. La soluzione che vi prospettiamo non è semplice, è anche probabile che l’U.R.P. cerchi di sviare o non rispondere: come sempre non bisogna perdersi d’animo.
In allegato la locandina in formato PDF