Di Sara Carrapa e Davide Lo Prinzi
In collaborazione con il Comitato degli iscritti FLC-CGIL Università degli studi di Milano
Il Senato ha approvato all’unanimità il bilancio d’esercizio 2021. Discutere di un conto consuntivo quando di fronte a noi sono in previsione grandissimi cambiamenti di scenari come l’incremento dei costi energetici (sono previsti almeno 10 milioni di incremento), le sfide del P.N.R.R. e il reclutamento straordinario pluriennale di personale, rischia di diventare un mero esercizio di stile. Pertanto ci limiteremo a giudicare solo le criticità più spiccate, emergenti dai dati del consuntivo, per potervi porre rimedio in futuro. Abbiamo provato a farlo esponendo ai senatori la “nota a verbale” che trovate in allegato. Per i più audaci e curiosi, sempre in allegato trovate un più corposo e dettagliato approfondimento voce per voce. Iniziamo dalle buone nuove. Lo stato di salute del bilancio d’Ateneo è buono: UniMi non ha debiti ed ha un buon rapporto tra spese ed entrate. Invece, preoccupano gli incrementi per la spesa del personale docente, per la docenza a contratto, per tutoraggio e didattica integrativa, per le locazioni in particolare per i costi delle residenze studentesche. Calano gli introiti da ricerca finanziata dall’Unione Europea e dall’affitto degli spazi universitari: entrambe le entrate alimentano il Fondo Comune d’Ateneo.
NEL 2021 IL PERSONALE T.A.B. È RIMASTO QUASI INVARIATO
Come ha già ben descritto il consigliere Cerini, il Rettore in Senato ha comunicato che saranno 118,5 i punti organico aggiuntivi da destinare ad assunzioni straordinarie di professori, ricercatori RTD-B e personale tecnico, amministrativo e bibliotecario (T.A.B.) per gli anni 2022 e 2023, assunzioni da operare entro ottobre o novembre del 2024.
È importante che una parte consistente di queste assunzioni siano destinate al personale T.A.B. In Senato abbiamo esposto i seguenti dati: anche a causa delle numerose cessazioni (pensionamenti e trasferimenti), nel 2021 il personale T.A.B. è quasi rimasto invariato (+9), mentre sono cresciuti di più i docenti a tempo indeterminato (+34 professori ordinari, +18 professori associati, -27 ricercatori universitari RU) e ricercatori RTD-B (+443) che hanno usufruito di un piano straordinario nazionale di reclutamento. In sostanza, l’incremento del personale T.A.B. nel 2021 è un terzo di quello docente, addirittura un cinquantesimo se lo paragoniamo a docenti e ricercatori. Ciò conferma l’andamento degli ultimi anni. Infatti, tra il 2016 e il 2021, il personale T.A.B. a tempo indeterminato è aumentato del 2,1% (+41 unità) mentre i professori e ricercatori sono aumentati del 16,1% (+321 unità). Cioè si è assunto un T.A.B. ogni sette/otto professori e ricercatori. Se ricomprendiamo nel conteggio anche il personale T.A.B. a tempo determinato (che è l’unico che non impatta sui punti organico), il divario tra T.A.B. e docenti e ricercatori risulta essere di ben 275 unità.
Bisogna riequilibrare il rapporto numerico tra docenti e T.A.B. L’ateneo, che sta diventando sempre più grande in termini di studenti e docenti, ora necessita di aumentare i cavalli del suo “motore” tecnico, amministrativo e bibliotecario.
CAMPUS MIND: I COSTI STANNO GIA’ CRESCENDO
Salvo imprevisti, entro la fine di settembre avremo il progetto definitivo relativo al campus MIND e sarà valutata la sostenibilità economico-finanziaria del futuro edilizio dell’ateneo, in particolare per quanto riguarda il mantenimento di quanti più edifici a Città Studi. Si tratta dell’ennesimo rinvio imputabile a Lendlease, la società australiana che edificherà il campus. Come forse ricorderete, è da febbraio che aspettiamo la quantificazione dei costi per la costruzione di 5.000 mq calpestabili aggiuntivi resisi necessari per l’esiguità degli spazi progettati da Lendlease. Perché prendono tempo? Perché sono in corso ulteriori approfondimenti “riguardo agli effetti economici e finanziari derivanti dai fenomeni inflattivi in atto e dall’anomalo e imprevisto aumento del costo dei materiali”: cioè perché probabilmente valutano un incremento dei costi a nostro carico.
Come abbiamo detto in Senato, non è stato ancora posato il primo mattone e i costi per l’edificazione stanno già crescendo rispetto al preventivato, confermando i timori che la CGIL d’Ateneo aveva già paventato ormai sei anni faquando citavamo il caso del polo di veterinaria a Lodi i cui costi in fase di edificazione erano triplicati. Ricordiamo che ciò si aggiunge al fatto che la precedente governance presieduta dal prof. Vago, aveva stimato solo 50 milioni di euro per i costi di allestimento del campus (arredi ed attrezzature) successivamente rideterminati più opportunamente in 142 milioni che, anno dopo anno, stiamo mettendo da parte con parte dei nostri utili di bilancio. Lo abbiamo già scritto: sarà necessario adoperarsi per reperire ulteriori fonti di finanziamento al fine di risolvere quello che è il peccato originale di tutto il progetto MIND, cioè il sotto-finanziamento pubblico. Infatti l’aver ottenuto a suo tempo “solo” 135 milioni di euro dallo Stato per un’operazione da oltre 1 miliardo di euro, è stato un magro risultato: soprattutto se consideriamo le difficoltà in cui si trovavano al tempo Comune e Regione che dovevano a tutti i costi rilanciare l’area EXPO per coprire l’enorme buco di bilancio che avevano creato nel 2015. Senza dimenticare che il Governo dell’epoca destinò ben 1,5 miliardi di euro in 10 anni all’I.I.T. (centro di ricerca genovese, privato ma finanziato da soldi pubblici) per creare in quell’area Human Technopole: un finanziamento enorme rispetto al nostro.
È importante segnalarvi che il Rettore Franzini in Senato è stato chiaro: non ha intenzione di finanziare il campus indebitando l’Ateneo. Vi terremo aggiornati.
ECCO I 15 CONCORRENTI PER I DIPARTIMENTI DI ECCELLENZA
Dopo confronto tra i direttori, sono stati individuati i 15 dipartimenti che presenteranno la domanda di finanziamentodei “Dipartimenti universitari di Eccellenza, edizione 2023-2027”. Saranno: Matematica, Fisica, Scienze della terra, Bioscienze, Biotecnologie mediche e medicina traslazionale, Scienze farmacologiche e biomolecolari, Fisiopatologia medico-chirurgica e dei trapianti (il quale sarà il dipartimento campione che concorrerà per l’Ateneo nella prima fase di valutazione), Scienze cliniche e di comunità, Oncologia ed emato-oncologia, Scienze e politiche ambientali, Filosofia, Studi storici, Scienze giuridiche, Economia management e metodi quantitativi, Scienze sociali e politiche.
Vi ringraziamo per l’attenzione. Buon lavoro.