Strani Concorsi

Sempre più spesso veniamo interpellati per scelte incomprensibili, discutibili o inaccettabili relative ai bandi di concorso o al loro svolgimento. Sembra, infatti, che tutto quanto abbiamo dato per scontato finora in materia di concorsi non valga più.

Facciamo alcuni esempi.

Tutti noi pensiamo che un concorso per categoria C sia più semplice di un concorso per categoria D, a sua volta più semplice di un concorso per categoria EP, che ovviamente deve essere più semplice di un concorso da dirigente.

Che dire allora di un concorso da EP nel quale 6 domande su 8 dell’orale sono prese dal concorso da D svolto poco tempo prima presso la stessa struttura?  E che dire se il candidato per un posto da D deve rispondere a delle domande in inglese e un candidato per un posto da EP può limitarsi a leggere e tradurre un brano? Del resto abbiamo visto concorsi da C che prevedono prove di inglese più impegnative di quelle previste in alcuni concorsi da dirigente.

Le perplessità non diminuiscono quando si parla dei titoli di studio richiesti. Abbiamo visto concorsi per profili amministrativi escludere le lauree in Giurisprudenza e Scienze Politiche e altri concorsi prevedere esclusivamente la laurea in Scienze Politiche, pur richiedendo una consolidata esperienza in… genetica!

Possiamo poi parlare delle “competenze trasversali”, sempre più imprescindibili e sempre più fantasiose: attitudine a lavorare sotto pressione individuando soluzioni immediate, forte motivazione, comprovata capacità di lavorare in gruppo, richieste non solo per concorsi da EP, ma talvolta anche da C.

Ormai ci si può imbattere in concorsi da C o da D con profili “da dirigente della NASA”, così come in commissioni altrettanto blasonate (si era mai visto un concorso da C con in commissione un docente e 3 EP?). Un risultato di scelte simili è che spesso si iscrivono pochi candidati, e, quando non vengono bocciati tutti, ne rimangono in graduatoria pochissimi. L’altro è una diffidenza crescente dei lavoratori verso procedure così delicate.

Per questi motivi abbiamo provato a chiedere, per lo meno, l’emanazione di linee-guida, che impedissero questa eterogeneità di impostazioni, ma finora senza successo. Crediamo, però, che sia necessario che l’amministrazione intervenga anche su questa materia, per evitare che vengano commesse ingiustizie e alimentati continuamente sospetti.

In allegato la locandina in formato PDF