Della necessità di riorganizzare l’ateneo si parla almeno da 5 anni. Ora sembra che nei prossimi 6/9 mesi l’amministrazione dovrebbe procedere a riorganizzare le divisioni.
Un progetto in termini molto generali è stato presentato a RSU e OO.SS., ma non ancora agli organi di governo. Da quel che si è visto non si capisce ancora come cambieranno i compiti delle strutture, quali saranno gli uffici, con quante unità di personale. Decisamente poco per esprimere un giudizio. Quella che però è tristemente chiara è la ferma volontà dell’amministrazione di appellarsi alla legge Brunetta per non contrattare tutto quel che è materia organizzativa.
Vorremmo però chiarire alcuni punti che riteniamo sono fondamentali.
- I lavoratori subiscono da anni la mortificazione salariale e spesso professionale, hanno carriere bloccate e sono spesso sotto inquadrati. Non si potrà certo risolvere tutto ciò in assenza di un nuovo contratto, ma almeno ci si aspetta che i lavoratori vengano consultati, valorizzati e che si elabori un piano per eliminare il sotto inquadramento. Ci saranno trasformazioni o soppressioni di processi, accorpamento di attività, nuovi servizi da creare ex novo. Se si pensa di calare tutto dall’alto si otterrà solo di aumentare il malessere e la sfiducia radicati ormai da tanti anni tra i lavoratori.
- La riorganizzazione è anche un’occasione di razionalizzazione. Anzitutto dei carichi di lavoro, che sono attualmente mal distribuiti. Deve servire poi a ridurre molti sprechi, e quindi a liberare risorse da investire in scelte strategiche per mantenere in vita l’ateneo. Gli obiettivi, le fasi di attuazione, le modalità devono essere trasparenti.
- Si deve cogliere l’occasione per un maggior coinvolgimento dei lavoratori. Per esempio, come richiesto da anni, creando i consigli di divisione, cioè degli organismi consultivi ed elettivi, che permettono un confronto periodico sulle attività e sui problemi della divisione. O, ancora, con la creazione del tavolo sugli sprechi, promesso e mai realizzato, nel quale anche dei rappresentanti dei lavoratori avrebbero voce in capitolo.
- La riorganizzazione dovrebbe permettere anche di recidere definitivamente l’utilizzo di lavoratori come segretari personali da parte di alcuni docenti. Questo potrebbe avvenire solo con la riorganizzazione dei dipartimenti e rappresenterebbe un momento importante nello scardinamento di un ordine baronale in certi feudi ancora vigente.