Legge di stabilità: Quanto perdiamo per il blocco dei contratti

Il disegno di legge detto “Legge di stabilità”, quello che il Ministro Grilli diceva non essere una stangata, prevede tra le altre misure anti lavoratori e antipopolari, anche la proroga del blocco contrattuale per il pubblico impiego per tutto il 2014 e la sospensione dell’I.d.V.C. (indennità di vacanza contrattuale) dal 2013.

Giusto per farci qualche conto in tasca vediamo insieme quanto una collega o un collega per esempio di categoria C1 (nel nostro Ateneo la categoria C
rappresenta più del 52% delle e degli impiegati) ha perso e perderà da novembre 2009 per effetto del blocco e della sospensione.

Poiché non si è rinnovato il contratto nel 2010 e supponendo per ogni anno un aumento mensile di circa 31 euro pari all’ultimo misero rinnovo contrattuale (che la F.L.C. C.G.I.L. ha contestato e non firmato a differenza di C.I.S.L., U.I.L. e C.S.A.) ha perso (in presenza dell’I.d.V.C.) circa 1.970 euro per il triennio economico 2010/2012.

Nel 2013 non percepirà più l’I.d.V.C. e la perdita ulteriore sarà di circa 150 euro annui. Oltre naturalmente a quella che viene dai mancati rinnovi contrattuali pari a circa 3.634 euro per gli anni 2013/14.

Supponendo che dal 2015 tutto si sblocchi e ci sia il rinnovo contrattuale, la/il collega avrà perso ben 5.603 euro in appena 5 anni!

E tutto questo senza aver minimamente considerato gli effetti sul montante contributivo delle pensioni e sul T.F.R. Tale dato ovviamente è peggiore per i colleghi di categoria D ed EP.

Il lavoratore paga ma la responsabilità di chi è?

La responsabilità di questa situazione non è genericamente del mercato, della crisi come “lor signori” continuano a sostenere ben spalleggiati da quasi tutti i media, ma del governo Monti, della cricca dei professori amici dei banchieri e degli scudati e di chi sostiene questo Governo dentro e fuori dal parlamento.
E di chi in questi anni non si è mai mobilitato contro queste misure.

E’ quindi sempre più necessaria una mobilitazione generale, naturalmente prima che il disegno di legge sia discusso e prevedibilmente votato in Parlamento, per contrastare efficacemente queste misure.

Noi a livello di Ateneo continueremo a gran voce a chiedere che sia aumentato il Fondo Comune di Ateneo; sulle modalità di distribuzione del F.C.A. (per esempio una distribuzione più equa tra le categorie) saremmo ben felici di elaborare una nuova proposta insieme alle altre sigle sindacali di Ateneo, se solo queste le formulassero in RSU o al tavolo di trattativa e non solo nei comunicati…

MANDIAMO A CASA AL PIU’ PRESTO IL GOVERNO MONTI!
RICONQUISTIAMO CON LA MOBILITAZIONE IL CONTRATTO!
PAGHINO BANCHIERI, FINANZIERI E GRANDI CAPITALI!

Qui il comunicato in versione pdf e una tabella con quanto perde ogni categoria in questi anni a causa del blocco dei contratti.
Da stampare, appendere, diffondere.