Legge di stabilità II: I conti in tasca

Il governo Monti con una mano ci mette in tasca poche decine di euro con l’abbassamento dell’IRPEF, e con l’altra ce ne toglie centinaia con l’aumento dell’IVA, il taglio delle detrazioni, la riduzione dei servizi… Ma a cosa serve questo furto? E a vantaggio di chi?
Nel comunicato le risposte…

Continuiamo l’esame delle misure contenute nel disegno di legge detto “Legge di Stabilità”, che tra le altre misure anti lavoratori e antipopolari, prevede anche una serie di misure che riguardano il fisco.
Qualcuno sostiene che “finalmente si comincia rimettere qualche soldo in tasca ai lavoratori”. Ma è vero oppure è un’altra delle panzane che ci rifilano questo governo e i suoi sostenitori?
Bene, facciamoci i conti in tasca.
E’ vero che viene previsto, dal 2013 il taglio delle aliquote IRPEF (quella del 23% passa al 22% e quella del 27% passa al 26%) che si traduce per ogni lavoro dipendente in un’entrata mensile che varia da un minimo di 11,50 euro a un massimo di 21,50 euro.
Ma quello che questo governo sembra dare con una mano dall’altra lo sottrae dalle nostre tasche ormai vuote!
Infatti, ha confermato l’aumento dell’IVA dal 10% all’11% quella agevolata e dal 21% al 22% quella normale. Con conseguente prevedibilissimo aumento di tutti i prezzi; dire che le misure della legge di stabilità dovevano servire a evitare l’aumento dell’IVA! Appunto….
Poi questa novella “Banda Bassotti” ne ha pensata un’altra: la riduzione delle spese detraibili e deducibili che si possono indicare nella dichiarazione dei redditi e, colpo di genio, con effetto dai redditi 2012!
Nel dettaglio la franchigia per le spese mediche deducibili viene elevato dalle attuali 129,11 euro a 250 euro.
È abbassato il tetto massimo d’interessi passivi dei mutui della casa detraibili da 4.000 euro a 3.000 euro: quindi sarà possibile detrarre solo 570 euro invece delle precedenti 760!
E nel tetto dei 3.000 euro va ora conteggiata anche l’eventuale assicurazione sulla vita (altri circa 100 euro in meno recuperabili).
Quindi quali “soldi ci rientrano in tasca”? Panzane poiché l’aumento dell’IVA e la diminuzione delle deduzioni e delle detrazioni sono, in effetti, un aumento della tassazione.
E tutto questo in presenza, per esempio, di un forte aumento previsto per le spese di acquisto dei nuovi aerei militari F35 da 12 miliardi a 15 miliardi e 200 milioni di euro: molto di più di quello previsto dalla Legge di Stabilità per un aumento di fatto della tassazione e per i tagli alla sanità, all’istruzione, agli Enti locali.
Anche su questo lavoratrici e lavoratori pagano ma la responsabilità di chi è?
La responsabilità di questa situazione non è genericamente del mercato, della crisi come “lor signori” continuano a sostenere ben spalleggiati da quasi tutti i media ma del governo Monti, della cricca dei professori amici dei banchieri e degli scudati e di chi sostiene questo Governo dentro e fuori dal parlamento.
E di chi in questi anni non si è mai mobilitato contro queste misure in questi anni.
E’ quindi sempre più necessaria una mobilitazione generale, naturalmente prima che il disegno di legge sia discusso e prevedibilmente votato in Parlamento per contrastare efficacemente queste misure.

MANDIAMO A CASA AL PIU’ PRESTO IL GOVERNO MONTI!
RICONQUISTIAMO CON LA MOBILITAZIONE IL CONTRATTO!
PAGHINO BANCHIERI, FINANZIERI E GRANDI CAPITALI!

Qui il comunicato in versione pdf da stampare, appendere, diffondere.