SOLIDERIETA’ CON I MANIFESTANTI PER LA PACE IN PALESTINA – PISA, 23 FEBBRAIO 2024

Inoltriamo comunicato della FLC CGIL Toscana in merito ai fatti accaduti a Pisa il 23 febbraio durante la Manifestazione per la pace in Palestina, interrotta brutalmente dalla polizia.
FLC CGIL Università degli Studi di Milano

Manifestazione per la pace in Palestina interrotta brutalmente dalla polizia

I metodi violenti delle forze dell’ordine impediscono una manifestazione pacifica 

Pisa, 23 febbraio 2024 – La FLC CGIL Toscana condanna il comportamento delle forze di polizia che oggi a Pisa hanno caricato selvaggiamente delle studentesse e degli studenti liceali che stavano manifestando per la pace in Palestina.

Le immagini ci mostrano agenti in tenuta antisommossa che aggrediscono ragazze e ragazzi inermi, la cui unica colpa era quella di manifestare il proprio pensiero e di preoccuparsi della Pace in un’area martoriata da più di cinquanta anni.

Si tratta dell’ennesima dimostrazione di una strategia anticostituzionale da parte di questo governo che non tollera il dissenso e lo reprime con la violenza. Un ritorno a 100 anni fa, che la FLC CGIL Toscana non soltanto stigmatizza, ma respinge con forza.

GIU’ LE MANI DAI BUONI PASTO!

Già da un po’ di tempo, avevamo sentore che ai piani alti si stesse discutendo la possibilità di togliere il buono pasto nelle giornate di lavoro agile, ma, nonostante le evidenze, la misura ci è parsa così fuori dal tempo che non abbiamo voluto crederci, finché la possibilità non è stata esplicitata al tavolo sindacale del 26 gennaio.

Da un lato noi chiedevamo di estendere un diritto – il buono pasto anche in telelavoro – dall’altro l’Amministrazione, come per un gioco di porte girevoli, mentre apriva su questo punto, ha dichiarato l’intenzione di eliminare il buono pasto in lavoro agile.

La pazienza

Rumore costante, freddo pungente, tubi rotti e non c’è nemmeno da mangiare!

Non stiamo raccontando di una trincea ma di una sede UNIMI in centro a Milano: i lavoratori di via Santa Sofia sono da tempo letteralmente costretti a lavorare in condizioni disagiate e, ogni volta che qualcuno si lamenta, riceve la stessa risposta: “portate pazienza che è una situazione temporanea, tutto si sistemerà quando finiranno i lavori”; già, ma quanto durerà questa temporaneità? Mistero più fitto e nessuna previsione certa all’orizzonte.