Il Comitato degli iscritti della CGIL di Ateneo si è riunito il 6/7 e ha approvato all’unanimità il seguente documento di valutazione dell’accordo interconfederale del 28/6.
ODG DEL COMITATO DEGLI ISCRITTI DELLA STATALE DI MILANO
Il Comitato degli Iscritti dell’Università Statale di Milano, riunitosi il 6/7/2011, ritiene che la sottoscrizione dell’accordo interconfederale del 28/6/2011 arrechi un grave danno alla causa dei lavoratori. In particolare viene messa a tacere la parte più combattiva e più conflittuale, che negli ultimi anni ha saputo con forza contrastare l’offensiva padronale e l’attività dei sindacati “complici” CISL, UIL e UGL, uniti nell’attacco al contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL).
Le “intese modificative” previste, di fatto, sanciscono la derogabilità dei contratti nazionali.
L’esigibilità dei contratti è sempre un problema di rapporti di forza. I padroni hanno mille strumenti per rendere i contratti non esigibili da parte dei lavoratori. Questi ultimi hanno una sola arma: lo sciopero. Proprio per questo motivo Marchionne e Marcegaglia hanno perseguito l’obiettivo di un forte ridimensionamento di questo diritto, e lo hanno raggiunto grazie anche alla firma della CGIL.
L’accordo vanifica anche una scelta democratica nazionale qualificante della CGIL: la validazione dei contratti mediante referendum. Mentre nell’ultimo congresso in molti chiedevamo la validazione anche delle piattaforme, si giunge a un accordo che subordina qualsiasi decisione al consenso di CISL e UIL, che han sempre evitato qualsiasi consultazione democratica.
I referendum non saranno obbligatori nemmeno per i contrati aziendali laddove son presenti le RSU.
Per questo motivo chiediamo il ritiro della firma della Cgil
Vista la gravità della situazione economica, sociale e politica e la buona riuscita dello sciopero generale del 6/5/2011 chiediamo anche di dare seguito alle lotte del mondo del lavoro mediante la costruzione di una piattaforma generale contro i sacrifici imposti da governo, Confindustria e BCE e la proclamazione di un nuovo sciopero generale con l’obiettivo di coinvolgere anche studenti e precari e bloccare il paese.