LUNEDI’ 12 MAGGIO SCIOPERO DEI PRECARI E ASSEMBLEA SOLIDALE DI TUTTO IL PERSONALE. ORE 14:30, AULA 517, VIA FESTA DEL PERDONO

Per lunedì 12 la FLC CGIL ha proclamato lo sciopero per tutta la giornata di tutto il personale precario con contratti a termine del settore università. Si tratta di un’iniziativa che non ha precedenti. La CGIL convoca un’assemblea solidale rivolta a tutto il personale docente e amministrativo a tempo indeterminato alle ore 14:30 per mobilitarsi, esprimere concretamente solidarietà verso la categoria più ricattabile in ateneo e discutere di temi importanti come:

  • il precariato, in particolare nella ricerca,
  • il rinnovo del Contratto Nazionale dell’Università,
  • il Referendum per il lavoro e la cittadinanza del 8 e 9 giugno,
  • i tagli al sistema pubblico universitario nel quadro di un’economia del riarmo.

In Statale sono oltre mille i precari della ricerca (in particolare assegnisti che sono in mobilitazione da mesi) a cui si aggiungono una novantina del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, senza dimenticare i precari dei servizi in appalto come mense, pulizie e assistenza aule. Nel settore scuola e università il 30% del personale è precario: è il valore più alto nella pubblica amministrazione (negli altri settori non si va oltre il 10%) con evidenti conseguenze negative sull’organizzazione del lavoro. Mentre si tagliano risorse a sanità e istruzione pubbliche, crescono le spese militari. Lo smantellamento dell’istruzione pubblica si basa su un meccanismo perverso di tagli ai finanziamenti (oltre 500 mln tagliati nel 2024 alle università) e contestuale incremento del precariato, con beneficio degli atenei privati in particolare telematici. Precarizzare il lavoro dividendo i lavoratori e riducendo diritti e tutele, indebolisce tutta la categoria dei lavoratori, compresi quelli a tempo indeterminato: non è un caso che gli stipendi dei lavoratori amministrativi dell’università siano i più bassi del pubblico impiego. Per questo la CGIL ha promosso il referendum del 8 e 9 giugno per ridurre il lavoro precario, fermare i licenziamenti illegittimi, aumentare la sicurezza sul lavoro e incrementare l’integrazione con la cittadinanza italiana.

Chiediamo la stabilizzazione dei precari, la reinternalizzazione di servizi e appalti, l’incremento del fondo di finanziamento dell’università e il contrasto di ogni politica di riarmo. Invitiamo tutti i lavoratori a partecipare!