A cura di Sara Carrapa e Giovanni Bianco
Il Pasticcio di Medicina
La Rettrice ha informato il Senato sulle ultime novità che riguardano le modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria e Veterinaria.
Come molti di voi sanno, questi corsi hanno previsto -fino ad oggi- l’accesso regolamentato tramite un test e una graduatoria unica nazionale.
Da sempre, i rappresentanti eletti con il sostegno della FLC CGIL d’Ateneo si sono espressi contro il numero chiuso, ritenendo che il diritto allo studio non sia tale se precluso già in partenza.
Il governo è fortemente intenzionato a modificare completamente l’accesso già dal prossimo anno accademico, prevedendo:
- un primo semestre di frequenza ad accesso libero;
- l’obbligo di iscrizione contemporaneo e gratuito ad un secondo corso di laurea;
- una didattica online con corsi ed esami uguali in tutti gli Atenei che erogano i tre corsi di laurea in oggetto.
Al termine del semestre “filtro” e del superamento degli esami verrà redatta la graduatoria nazionale, dato che il numero programmato risulta comunque confermato.
Esprimiamo il nostro sconcerto per una riforma che avrà pesantissime ricadute sull’organizzazione dei corsi per le università coinvolte. In particolare, ci soffermiamo sui risvolti operativi per i colleghi che dovranno gestire le immatricolazioni, i cambi di corsi, la gestione delle lezioni e degli esami da remoto, ecc.
Come sempre più spesso sta accadendo, il governo propone dei cambiamenti unilateralmente, senza coinvolgere le università in una progettazione e, soprattutto, senza concertare modalità e tempistiche che rendano sostenibile il cambiamento.
Fatto ancora più grave, le università private non saranno toccate il primo anno dalla riforma: in questo modo i disservizi che -prevedibilmente saranno inevitabili- potranno essere addebitati alle università statali.
Cosa aspetta la Crui (Conferenza italiana dei rettori) a far sentire la propria voce?
Angelo Casertano confermato Direttore Generale per i prossimi 3 anni
Nell’autunno scorso era stato conferito al dott. Angelo Casertano, dirigente a tempo indeterminato presso UNIMI, l’incarico ad interim di Direttore Generale, a seguito di parere favorevole degli organi.
Il mandato era inizialmente di durata limitata: si rendeva urgente individuare un nuovo direttore avendo l’ex DG Conte terminato l’incarico a fine settembre 2024.
Nelle intenzioni della Governance di Ateneo, così come esplicitato in campagna elettorale, questi mesi sarebbero dovuti servire anche per valutare la possibilità di individuare una candidatura esterna all’Ateneo, che fosse di alto profilo e super partes.
Diversi senatori hanno richiesto chiarimenti in merito al mancato bando per la ricerca di un direttore generale esterno. È stato risposto che nessuna delle interlocuzioni con candidati esterni si è rivelata proficua o per inadeguatezza del profilo o per indisponibilità del soggetto.
La Rettrice ha dunque ritenuto che il dott. Casertano fosse il candidato ideale per poter portare avanti gli interessi dell’Ateneo, scevro da condizionamenti provenienti da altri contesti.
Come facente funzione è stata nominata la collega Chiara Rengo a cui vanno i nostri migliori auguri.
La nostra posizione a riguardo è pragmatica: diamo fiducia al nuovo DG e ci aspettiamo una rinnovata attenzione dell’amministrazione per tutte le numerose e scottanti tematiche che riguardano il personale PTAB, troppo spesso non considerato sufficientemente.
Tra tutte, di particolare rilevanza la questione salariale con la necessità urgente di mettere in atto tutte le strategie necessarie per individuare nuove fonti per alimentare il Fondo Comune di Ateneo.
Il voto shock sui corsi a numero programmato
Ogni anno il Senato è chiamato ad approvare la determinazione della contingenza numerica per i corsi di studi ad accesso programmato (detto altrimenti i corsi di laurea “a numero chiuso”).
Per alcuni di questi corsi -come per esempio Medicina- la determinazione dei posti avviene con una programmazione nazionale che stabilisce quante iscrizioni saranno possibili nei vari Atenei.
La nostra posizione è sempre stata nettamente contraria all’istituzione di numeri chiusi che precludono arbitrariamente l’accesso all’istruzione universitaria.
Negli scorsi anni la stragrande maggioranza dei senatori ha sempre votato a favore del numero chiuso.
Rileviamo invece che nella scorsa seduta, in merito all’approvazione della determinazione dei posti disponibili per i corsi di studio a programmazione nazionale, l’aula si è nettamente spaccata in due, per la prima volta da molti anni, sebbene le motivazioni potrebbero essere diverse dalle nostre.
Su 34 votanti presenti i favorevoli sono stati solo 22 mentre 12 gli astenuti ed i contrari (tra i quali anche i nostri voti).
Si tratta di una votazione storica che ha destato grande stupore in Senato: speriamo sia dovuta alla consapevolezza crescente, anche tra i docenti, della necessità di modificare un sistema profondamente ingiusto.
Art. 31 del DDL Sicurezza
Alcuni/e rappresentati degli studenti/esse hanno richiamato l’attenzione del Senato in merito al contenuto dell’art. 31 del DDL 1236 intitolato “Disposizioni per il potenziamento dell’attività di informazione per la sicurezza”.
Tale testo, non ancora approvato, prevede che le pubbliche amministrazioni (comprese le università) siano tenute a prestare collaborazione e assistenza al DIS, all’AISE e all’AISI (in altre parole i Servizi Segreti) inclusa la comunicazione di informazioni anche in deroga alle normative in materia di riservatezza.
Condividiamo in pieno la preoccupazione che tale imposizione possa configurarsi come violazione di diritti costituzionali fondamentali quali la riservatezza personale ma anche la libertà di informazione e di manifestazione del pensiero, pietre miliari sulle quali è fondato il concetto stesso di università.
Qualora venga presentata una mozione di censura non mancheremo di appoggiarla convintamente.
La Rettrice si è detta disponibile alla redazione da parte di UNIMI di un documento tecnico (avvalendosi del supporto scientifico di costituzionalisti, docenti esperti di privacy etc…) che aiuti a creare consapevolezza nel dibattito pubblico circa una tematica di fondamentale importanza.
Nuovo membro CDA
Nel mese di marzo è previsto un Senato straordinario necessario per eleggere un nuovo membro del Consiglio di Amministrazione dal momento che un posto è attualmente vacante.
La procedura prevede che una Commissione vagli, a titolo gratuito, i CV ricevuti.
I nominativi selezionati dalla Commissione sulla base dei CV verranno poi auditi e sottoposti a votazione da parte del Senato.
Vi ringraziamo per l’attenzione e rimaniamo a disposizione.
Buon lavoro a tutte e tutti