A cura di Davide Lo Prinzi
Il Senato, preceduto dalla Commissione Regolamenti, ha approvato il Regolamento Generale che ora andrà alla valutazione del Consiglio di Amministrazione (C.d.A.) per poi tornare in Senato.
CONSULTAZIONE PER IL RAPPRESENTANTE IN C.d.A.
Come vi avevo già anticipato, su richiesta del Ministero, il testo specifica che il futuro rappresentante del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario (T.A.B.) in C.d.A. sarà nominato dal Senato su proposta del Rettore previa consultazione del personale T.A.B. svolta con modalità tali da consentire la possibilità di espressione da parte di tutti gli aventi diritto. Inoltre, la partecipazione alla consultazione sarà elemento necessario e vincolante per il candidato per accedere alla valutazione da parte del Senato e della Commissione esterna che dovrà verificare il possesso dei requisiti di legge.
ALMENO UNA “B”
Il Presidio di Qualità d’Ateneo, che coordina le attività per assicurare una buona valutazione della qualità di UniMi da parte dei C.E.V., ha ricordato che l’ateneo sarà esaminato nel suo complesso ed in particolar modo per quanto riguarda la didattica. A breve verranno indicati i 3 dipartimenti e i 12 corsi di studio che andranno sotto la lente d’ingrandimento dei valutatori ministeriali. L’analisi dei documenti avverrà nei prossimi mesi e i circa 25 valutatori saranno in UniMi nella settimana dal 12 al 16 ottobre. La valutazione potrà andare dal voto massimo “A” al minimo “E”. Ad oggi i voti perlopiù ricevuti dalle università sono stati “B – pienamente soddisfacente” (per esempio Bicocca, Bocconi, Bologna e i due atenei di Torino) e “C – soddisfacente” (per esempio Pavia, Roma Tor Vergata, Napoli Federico II, Palermo). Poche le “A – molto positivo”: Trento, Trieste, Parma e probabilmente Padova. Tutti gli sforzi di UniMi saranno indirizzati per raggiungere, se non una “A”, almeno una valutazione “B”.
NUMERO CHIUSO
Così come già fatto ad aprile, mi sono astenuto sulla conferma e nuova istituzione dei numeri programmati nei corsi di laurea, i cosiddetti “numeri chiusi” che con i loro test sommariamente selettivi contrastano il diritto a raggiungere i gradi più alti degli studi stabiliti dall’art. 34 della Costituzione. Ovviamente la sostenibilità della didattica degli atenei è un problema reale: gli organici di docenti e personale T.A.B. devono essere incrementati, strumentazioni e spazi devono essere adeguati. La battaglia di tutti però deve essere indirizzata verso un maggiore finanziamento per l’università pubblica che è il futuro del Paese. Come era prevedibile a seguito del recente ricorso giudiziario al T.A.R. contro il numero chiuso, oltre al corso di Mediazione Linguistica e Culturale, anche il suo corso “gemello” di Lingue e Letterature Straniere ha eliminato il numero programmato per il prossimo anno accademico: entrambi avranno solo un test obbligatorio ma non selettivo.
RISOLVERE LE CRITICITA’ PER LAVORARE MEGLIO
Nella sua relazione il Garante degli Studenti ha dettagliato le 103 segnalazioni pervenutegli nell’anno accademico conclusosi. Sono numeri molto bassi per un ateneo da oltre 60.000 studenti. Ovviamente le criticità emergono anche attraverso altri canali e vanno risolte: non solo per fornire una didattica e dei servizi di qualità agli studenti ma soprattutto per lavorare meglio tutti noi. Nel mio intervento ho sottolineato che siamo finalmente sulla strada giusta ma possiamo fare di più. I problemi sono noti. Dobbiamo razionalizzare la didattica, ottimizzare i servizi web per gli studenti, migliorare la comunicazione con gli studenti tramite posta elettronica. D’altra parte, stiamo già facendo e faremo dei passi concreti in questa direzione: uniformando le competenze linguistiche ed informatiche; rendendo più funzionali il portale d’ateneo, “UniMia” e i siti web dei dipartimenti; prolungando l’apertura anche senza prenotazione degli sportelli delle segreterie studenti; centralizzando i canali di comunicazione con un “contact center” unico interno in gestione alle segreterie studenti (che andrà adeguatamente supportato in termini di risorse dall’amministrazione) e che coinvolgerà, oltre a SLAM e COSP, anche le segreterie didattiche di dipartimento.
IMMATRICOLAZIONI IN AUMENTO
Infine, la Prorettrice alla Didattica ha sottoposto al voto del Senato un documento sull’offerta didattica e sulle linee di indirizzo per la progettazione dei corsi di studio. Senza entrare troppo nello specifico (chi volesse approfondire può leggere un riassunto nell’allegato) vi segnalo che, dai dati semi definitivi che abbiamo, le immatricolazioni sono aumentate del 14% rispetto all’anno scorso (+ 2.500 studenti circa) a dimostrazione di come il nostro sia un ateneo attrattivo.
Vi ringrazio per l’attenzione e buon lavoro.