A cura di Davide Lo Prinzi
La seduta fiume è terminata in tarda serata ed è stata preceduta dalla Commissione Regolamenti nella quale si è discusso della possibilità di individuare o meno un numero massimo dei docenti afferenti al dipartimento (prima fissata in 90 ed ora eliminata nel nuovo Statuto) in modo che in futuro più dipartimenti possano ricostituirsi fondendosi: la discussione procederà in gennaio.
UN ANNO NUOVO DI QUALITA’
Gli argomenti principali in Senato sono stati il Piano Strategico 2020/22 e il Bilancio di Previsione 2020. Ho espresso il mio apprezzamento per la sistematicità e l’organizzazione con cui stanno procedendo i lavori anche grazie all’apporto fondamentale dell’amministrazione ricordando quanto sarà importante l’impegno di tutto il personale tecnico, amministrativo e bibliotecario (T.A.B.) in particolare nel 2020 con la visita del Ministero per il “controllo qualità”, cioè l’accreditamento periodico dei CEV di ANVUR: qui (scorrendo sulla cartina dell’Italia) potete verificare come stanno procedendo le valutazione negli altri atenei.
BILANCIO DI PREVISIONE 2020: CRESCITA E RISCHI
Il Bilancio 2020 (in allegato trovate un approfondimento) prevede un incremento di 12,5 milioni dei costi e dei ricavi: questo dato, unito ai dati parziali di aumento delle immatricolazioni, dimostra come l’Ateneo si trovi in una fase di espansione. A garanzia della sostenibilità economica degli atenei, la normativa ha previsto che le spese per il personale, per i mutui e per i fitti passivi siano collegate tra di loro. UniMi ha senza dubbio i “conti in ordine”. Ho ribadito però le mie preoccupazioni per il futuro: preoccupazioni che il Rettore Franzini ha condiviso.
Quando dovremo versare 20 milioni all’anno per 27 anni (verosimilmente dal 2023 al 2049) di canone per il Campus MIND a Rho-EXPO (di cui 9,9 per l’affitto dello spazio), anche se si potrà garantire la sostenibilità economico-finanziaria tramite l’abbattimento dei costi di manutenzione e gestione di parte di Città Studi (sostenibilità su cui ho già più volte sollevato perplessità dovendo UniMi reperire oltre il 60% del finanziamento preventivato), probabilmente ci saranno comunque conseguenze sugli organici. Infatti ad un aumento della spesa per i fitti passivi e i mutui, dovrà corrispondere una diminuzione della spesa per il personale docente, ricercatore e T.A.B. Per abbattere la spesa bisognerà ridurre gli organici (minori assunzioni rispetto ai pensionamenti) e congelare le forme di scatti stipendiali di varia natura (progressioni orizzontali per il personale T.A.B., passaggi da ricercatore ad associato e da associato ad ordinario). Perciò in questo momento è bene fare quante più assunzioni possibili. A tal proposito, con gli ultimi resti, i punti organico 2019 (da utilizzare entro fine 2020) per i T.A.B. saranno in tutto 29,59 equivalenti a poco più di 100 posizioni di categoria C e D.
Ho espresso apprezzamento per la conferma della spesa a favore del welfare d’Ateneo (che copre l’assicurazione sanitaria, i rimborsi per i trasporti, le spese scolastiche dei figli, il sostegno ai familiari non autosufficienti) e dei sussidi. Ho sottolineato come la previsione di aumento delle entrate per fitti attivi (+ 200.000 €) possa andare a rimpinguare il Fondo Comune d’Ateneo (F.C.A.) da distribuire a tutto il personale. Tale aumento potrà essere anche maggiore considerato che in seduta è stato approvato il nuovo “Regolamento per la Concessione degli Spazi” che ha permesso di aggiornare tariffe di 15 anni fa: erano anni che la C.G.I.L. lo richiedeva. Infine ho sottolineato l’importante recupero (500.000 €) fatto dalle Segreterie Studenti per le revoche delle borse di studio: lavoro che andrebbe sostenuto con immissioni di organico per l’ufficio preposto. L’Ateneo in questi anni ha ridotto giustamente la contribuzione studentesca: proprio per sostenere tale riduzione, è giusto che i controlli siano fatti per recuperare risorse da destinare al diritto allo studio.
UN 2019 DI IMPORTANTI RISULTATI SINDACALI
Per quanto riguarda il Piano Strategico 2020/22, sono stati recepiti i due richiami che avevo già anticipato nella seduta precedente ovvero l’inserimento del risparmio energetico tra gli obiettivi e l’eliminazione di ogni riferimento alla performance individuale. Il parere del Senato è obbligatorio ma non vincolante: ora sarà il Consiglio di Amministrazione (C.d.A.) ad esprimersi.
Il documento è stato accompagnato dalla Rendicontazione del Piano Strategico 2017/19 e questo mi permette ora di fare un bilancio dell’anno di lavoro. Come riportato nel documento, dal mese di marzo del 2019 sono ben 7 gli accordi sindacali firmati dalla R.S.U. Inoltre il Senato Accademico ha approvato la Revisione dello Statuto con due modifiche che accresceranno il peso del personale T.A.B. nelle scelte strategiche dell’Ateneo: l’aumento del peso del nostro voto per l’elezione del Rettore e la possibilità di avere finalmente un membro in C.d.A. dove non eravamo rappresentati. Devo dire che quest’anno è stato senza dubbio il più prolifico di risultati, per la mia esperienza, in 12 anni di attività sindacale: il cambio di passo con la nuova governance è sotto gli occhi di tutti anche se ancora molto si può fare.
Vi ringrazio per l’attenzione e buon lavoro. Ne approfitto per augurare a tutti buone feste. L’augurio che faccio a tutti per l’anno nuovo è di godere di buona salute ed essere felici.