Elezione della Rappresentanza Sindacale Unitaria RSU: IL 14, 15 E 16 APRILE VOTA E FAI VOTARE LA FLC CGIL

La contrattazione, in caso di necessità, può essere rafforzata dalle mobilitazioni di lavoratori organizzati: lottiamo insieme!

FCA – FONDO COMUNE D’ATENEO

Il fondo viene alimentato con parte delle entrate derivanti dalla ricerca finanziata, dal conto terzi, dall’affitto degli spazi, da master e corsi di perfezionamento. Il FCA viene distribuito in anticipo mensilmente sulla base delle presenze: 100 € lorde per l’area degli operatori (ex B), 115 € per i collaboratori (ex C), 130 € per i funzionari (ex D). A giugno, viene distribuito il conguaglio relativo all’anno precedente. L’anno scorso abbiamo distribuito il conguaglio più alto di sempre: 2.416 € per gli operatori, 2.779 € per i collaboratori, 3.141 € per i funzionari. Tutto ciò è stato il risultato di una mobilitazione iniziata dalla CGIL nel 2021 che ha permesso di includere nuove voci di finanziamento (tra cui i progetti di ricerca PRIN) e destinare al fondo una parte maggiore degli introiti vigenti fino al 2026. Molti di voi ricorderanno infatti come nel 2021, prima di queste mobilitazioni, furono distribuite a conguaglio cifre ben più basse, rispettivamente: 82, 94 e 107 €. Questo dato dimostra come possa essere impattante il Fondo Comune nel bilancio di un lavoratore e quanto sia importante lottare per difenderlo e incrementarlo: è ciò che faremo.

RESTIAMO UNITI E CONTINUIAMO A DIFENDERE E INCREMENTARE IL FONDO COMUNE D’ATENEO

PEO – PROGRESSIONI ECONOMICHE ALL’INTERNO DELLA STESSA AREA

Le PEO sono un modo per incrementare lo stipendio base dei lavoratori stabilito nel contratto nazionale. Ogni “scatto” ha il seguente valore: 1.200 € lorde annue per gli operatori (ex B), 1.350 € per i collaboratori (ex C), 1.550 € per i funzionari (ex D), 2.200 € per le elevate professionalità (EP). Il fondo per fare le PEO si alimenta principalmente con i differenziali stipendiali dei colleghi che sono andati in pensione. Molti atenei scelgono di fare progressioni molto selettive per pochissimi colleghi. Noi della CGIL pensiamo che, considerati i bassi stipendi nazionali, sia preferibile stabilire un piano di progressioni concentrate su qualche anno che possa beneficiare la quasi totalità dei colleghi aventi diritto, principalmente sulla base del criterio oggettivo dell’anzianità di servizio. È per questo che la RSU ha firmato un piano di PEO per gli anni 2023/2026 con l’obiettivo di beneficiare tutti gli assunti fino al 2023 compreso. Nel 2023 sono stati 749 i colleghi che hanno beneficiato della progressione, nel 2024 sono stati 412. Sono oltre 600 i colleghi che potrebbero beneficiare della progressione tra il 2025 e il 2026. Le progressioni tra le aree (PEV) potranno liberare risorse per fare più PEO, in particolare dal 2026.

DIFENDIAMO IL DIRITTO ALLA PROGRESSIONE ECONOMICA

FLESSIBILITA’ ORARIA, LAVORO AGILE, TELELAVORO

Nel dicembre 2020 è stato firmato un accordo storico che ha finalmente recepito le richieste che i lavoratori dell’ateneo avanzavano da tantissimi anni: la possibilità di scegliere fra diverse tipologie di orario, la pausa minima di mezz’ora e non di 45 minuti, una maggiore flessibilità in entrata (ore 10.30) e in uscita (ore 15:00), la possibilità di accrescere la conciliazione casa-lavoro con gli strumenti del lavoro agile (fino a 7 giorni mensili) e telelavoro (100 posti con rientri minimi di 4 giorni al mese). E’ vero però che il 30% dei colleghi (oltre 600) lavora esclusivamente in presenza: alcuni per scelta, altri per la tipologia di attività lavorativa. Inoltre, sono molti quelli che non possono godere a pieno della flessibilità e del lavoro agile e questo è un problema legato all’orario dei servizi e alla carenza di organico: su questo vorremmo un miglioramento strutturale. Siamo costantemente impegnati per garantire la corretta applicazione dell’accordo che viene costantemente messo in discussione da alcuni settori dell’amministrazioni. Infine, pensiamo che potrebbero essere incrementati i giorni mensili di lavoro agile e che la flessibilità oraria in ingresso potrebbe essere anticipata a 7:30 per chi lo richiedesse. Queste forme di flessibilità sono sotto attacco in tutto il mondo del lavoro: per questo nel 2023 e 2024 abbiamo difeso strenuamente il diritto al buono pasto nelle giornate di lavoro agile e esteso tale diritto ai colleghi in telelavoro. La nostra lotta di avanguardia si è mostrata giusta: si moltiplicano gli atenei che negli ultimi mesi hanno riconosciuto il buono pasto nelle giornate non svolte in presenza.

DIFENDIAMO IL DIRITTO ALLA CONCILIAZIONE CASA-LAVORO

TRASFERIMENTI PER RIOGRANIZZAZIONI DI SEDI

I prossimi tre anni saranno caratterizzati da un gran numero di lavori edilizi che comporteranno chiusure di sedi, trasferimenti e traslochi, con tutti i disagi che ne potrebbero conseguire per i lavoratori. Al momento sono in corso i lavori in oltre 50 cantieri: tenete presente che UniMi ha 60 sedi. Come è noto, noi pensiamo che alcune operazioni edilizie siano avventate e possano mettere a rischio la stabilità del nostro bilancio, come il Campus scientifico MIND vicino a Rho e il Campus di scienze motorie al Saini: su questi temi continueremo a farci sentire perché rimangano primari la funzione e l’interesse pubblico dell’ateneo. Nel 2025 dovrebbe realizzarsi il trasferimento di circa 300 colleghi dagli uffici di via S. Antonio (oggi in locazione) nell’area di nostra proprietà in via Mercalli, nel 2026 o 2027 quello di 25 colleghi da Beni Culturali in via Noto a Città Studi, nel 2027 inizierà quello di circa 500 colleghi dai dipartimenti scientifici di Città Studi a MIND. I disagi devono essere ridotti al minimo e tutto deve essere programmato per tempo: è necessario che ci sia fin da subito un tavolo di confronto costante con l’amministrazione per concordare i criteri al fine di trovare le soluzioni migliori per ogni lavoratore, in particolare per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro, gli spazi e la gestione delle mobilità verso Campus MIND.

LOTTIAMO INSIEME PER DIFENDERE I LAVORATORI NEI TRASFERIMENTI DI SEDI

ASSUNZIONI, STABILIZZAZIONE DEI PRECARI, PROGRESSIONI TRA LE AREE (PEV)

Noi del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario siamo poco più di 2.100. Siamo leggermente cresciuti negli ultimi due anni ma sostanzialmente siamo quelli che eravamo nell’anno 2000, cioè 25 anni fa, ma con carichi di lavoro di gran lunga accresciuti: infatti dirigenti e direttori chiedono oltre 300 nuove assunzioni. Al contrario, l’incremento di docenti e ricercatori degli ultimi anni li ha portati a oltre 2.500: questo rapporto andrebbe riequilibrato al più presto con nuove assunzioni di personale e la stabilizzazione dei precari. I concorsi andrebbero accorpati e semplificati il più possibile: le prove sono troppo complicate e si dovrebbe puntare di più sulla formazione interna dopo l’assunzione. In assenza di progressioni per i passaggi ad aree superiori (PEV), circa un terzo dei posti messi a concorso sono andati ad interni, limitando di conseguenza l’assunzione di esterni. Per questo motivo ora sono a disposizione 350 posti per i passaggi a collaboratore e funzionario: le “PEV straordinarie” (senza obbligo di titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno) dovrebbero realizzarsi quest’anno mentre per il futuro saranno programmate “PEV ordinarie” con obbligo di titolo di studio. Infine non sono trascurabili le decine di colleghi (circa 60 su 100 cessazioni annue) che si trasferiscono presso altri enti o danno volontarie dimissioni, a dimostrazione di come sia necessario incrementare gli stipendi del personale.

LOTTIAMO INSIEME PER LE ASSUNZIONI E PER ESSERE VALORIZZATI

ASSICURAZIONE SANITARIA, WELFARE, FONDO VALORIZZAZIONI, INDENNITA’

La sanità pubblica, come l’istruzione, è falcidiata da tagli di risorse e personale: va difesa. È però vero che per lavoratori con bassi redditi come i nostri sia diventato necessario ricorrere all’assicurazione sanitaria offerta dall’ateneo. Su questo abbiamo fatto numerose proposte per sviluppare un capitolato più completo possibile per la nuova assicurazione o mutua. Proseguirà il nostro impegno sul welfare andando a proporre i correttivi necessari per: asili nido, centri estivi, diritto allo studio dei figli, sostegno ai non autosufficienti. Ci siamo impegnati per distribuire il bonus bollette di 200 euro nel 2022 e per trovare un accordo per distribuire quest’anno (con voucher) l’avanzo di circa 200.000 euro sul welfare dell’anno scorso. Abbiamo firmato un accordo per elargire a tutto il personale il fondo valorizzazioni: circa 800 euro lorde di arretrati erogate a febbraio e ulteriori 400 che verranno distribuite a giugno. Una percentuale aggiuntiva potrebbe essere data ai lavoratori che hanno avuto un aggravio di lavoro per il PNRR negli ultimi tre anni. Abbiamo contrattato gli incentivi tecnici che dovrebbero essere applicati da quest’anno. Abbiamo firmato l’accordo per le indennità di responsabilità, specialistiche e orarie ottenendo l’aumento dell’indennità di turno degli uffici logistici. Abbiamo difeso gli ex lettori e i collaboratori esperti linguistici (CEL) e continueremo a farlo. Continueremo a informarvi su tutti gli aspetti della contrattazione e della vita politica dell’ateneo, così come abbiamo fatto con le assemblee per scegliere i candidati rettore o per discutere del massacro in Palestina.

DIFENDIAMO IL DIRITTO ALLA CURA E IL WELFARE

IL LAVORO NON CI DEVE ASSILLARE

Le nuove tecnologie hanno reso possibile il lavoro a distanza, che presenta molti vantaggi per la conciliazione casa-lavoro, ma anche alcuni svantaggi, o addirittura pericoli. Fra questi il rischio di rimanere sempre connessi e di finire per lavorare anche nei fine settimana, durante le ferie o quando si è in malattia. Chat di ufficio, docenti o capi a cui è stato dato con leggerezza il nostro numero privato, email inviate agli orari più impensabili, sembrano premere per una risposta immediata. Non esiste nessun obbligo di questo tipo. Noi siamo impegnati nel garantire, attraverso il diritto alla disconnessione, la separazione dei due ambiti e chiediamo da tempo delle parole chiare in questo senso anche da parte dell’amministrazione.

DIFENDIAMO IL DIRITTO ALLA “DISCONNESSIONE”

IL 14, 15 E 16 APRILE VOTA E FAI VOTARE LA FLC CGIL