LA FINESTRA SUL SENATO. Resoconto del senato del 12 novembre

di Sara Carrapa e Giovanni Bianco 

LA RELAZIONE DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

La relazione dell’uscente Nucleo di Valutazione -messa a disposizione in occasione dell’ultimo Senato- è l’ennesima testimonianza di ciò che ciascuna e ciascuno di noi sperimenta quotidianamente sul proprio posto di lavoro: negli ultimi anni si è assistito a un incremento delle attività da svolgere a fronte di un marcato aumento numerico dei docenti ma non del personale PTAB.

I dati riportati dal Nucleo, peraltro, parlano molto chiaro:

Rapporto20192023Variazione
PTAB/Docenti0,910,79-13%

Se nel 2019 per ogni 10 docenti erano presenti in Ateneo poco più di 9 colleghi PTAB, nel 2023 questi sono scesi a meno di 8.

Si tratta di una situazione grave che la CGIL di Ateneo ha spesso denunciato negli anni scorsi. Ci auguriamo che la recente decisione del CDA -destinare il 50% dell’ammontare di punti organico assegnati per le cessazioni per il 2023 ad una ripartizione paritaria tra personale docente e PTAB- possa invertire questo trend.

Il nostro obiettivo, lo ribadiamo, è raggiungere la parità: un PTAB per ogni docente. Per questa ragione non possiamo condividere integralmente la raccomandazione del Nucleo di Valutazione che esorta l’Ateneo “a porre in essere azioni […] affinché non si determini uno squilibrio troppo pronunciato di PTAB nei confronti del personale docente”. Abbiamo chiesto, chiediamo e chiederemo che non ci sia alcuno squilibrio tra le due componenti, non che questo non sia pronunciato.

Tra le misure che proponiamo: concorsi con prove accessibili che permettano ai candidati esterni meritevoli di poter essere velocemente assunti; misure concrete per il personale in servizio finalizzate a frenare l’emorragia verso altri settori, pubblici e privati.

GARANTE DEGLI STUDENTI

Il voto per l’elezione del nuovo garante degli studenti, inizialmente previsto nella seduta di novembre, è stato rimandato a quella di dicembre. L’unica candidatura individuata non godeva infatti del pieno consenso di tutta la componente studentesca. Al di là del nominativo, riteniamo importante che i ruoli di garanzia (siano essi destinati alla componente studentesca, come in questo caso, o al PTAB) vengano ricoperti da figure imparziali e indipendenti che godano di ampissima maggioranza e sappiano accogliere, senza ombra di pregiudizi, tutte le pluralità e sensibilità presenti in Ateneo.

Entro la seduta di dicembre l’amministrazione cercherà di individuare un’altra candidatura da affiancare a quella attuale per poi procedere alla votazione.

SPIN-OFF UNIVERSITARI

Tra i vari aspetti da considerare del futuro trasloco di diversi dipartimenti a Mind, si pone anche quello degli Spin-off. Come molti di voi sapranno, si tratta di aziende nate con la finalità di favorire il trasferimento tecnologico di ricerche realizzate in Unimi. Al momento, diversi Spin-off sono situati nei dipartimenti non fosse altro che per utilizzare le risorse strumentali necessarie.

A Mind però gli spazi saranno limitati. Una possibilità che dovrà essere vagliata è quella di trovare nuovi spazi al di fuori del futuro Campus, ma sempre in area Mind.

INTITOLAZIONE DIPARTIMENTO “STUDI STORICI” A FEDERICO CHABOD

Abbiamo accolto con favore la proposta di intitolare il Dipartimento di Studi Storici a Federico Chabod, importante storico che ha insegnato in Unimi tra il 1938 e il 1944, anno nel quale si è dato alla clandestinità per aderire alla lotta partigiana con il nome di battaglia Lazzaro.

Il periodo di insegnamento milanese, in un’epoca di martellante propaganda di regime, è stato importante nello sviluppo della tesi secondo la quale l’identità di una nazione si basa sulla condivisione di valori e non sui semplici legami di sangue. 

Negli anni scorsi c’era stata l’intitolazione del dipartimento di Filosofia a Piero Martinetti, unico filosofo universitario che si rifiutò di prestare il giuramento di fedeltà al regime fascista.

Ci sembrano entrambe delle ottime scelte che rimarcano l’importanza dell’antifascismo e del pensiero libero e critico.

Vi ringraziamo per l’attenzione e rimaniamo a disposizione.
Buon lavoro a tutte e tutti