PEO – FACCIAMO CHIAREZZA

CHI PASSA PRIMA E PERCHÉ

Queste progressioni economiche orizzontali sono basate sull’anzianità di servizio (anni di lavoro) e sull’anzianità all’interno dell’area (precedentemente, categoria), ovvero il numero di PEO effettuate nel passato.
Quindi, a parità di anni di servizio e di punteggio, passerà prima chi ha meno beneficiato di progressioni e in ultima analisi chi è più anziano anagraficamente.
L’unico punto che può essere soggettivo e non vincolato è il giudizio del responsabile, nel caso decidesse di attribuire B e non A.
Le PEO sono iniziate nel 2023 e dureranno sino al 2026.

Nel 2023 sono passati 727 BCD e 22 EP.
Nel 2024 passeranno: 40 OPERATORI, 187 COLLABORATORI, 185 FUNZIONARI, per un totale di 412 progressioni.
Quest’anno non passerà alcun EP per incapienza del fondo dedicato e gestito direttamente dall’Amministrazione.
Per la prima volta il personale che passa è diviso per area, su richiesta esplicita e perentoria dei revisori dei conti, che a mezzo dell’Amministrazione hanno fatto inserire questa nuova suddivisione, pena la non validazione della procedura. Non ci sarebbero state quindi le PEO.
In due anni di PEO è passata più della metà del personale TAB in essere, e avremo PEO anche nel 2025 e nel 2026; non essendo possibili doppi passaggi, ci sarà una possibilità concreta per tutti.

Invece, non capiamo perché una graduatoria basata su punteggi totalmente trasparenti non debba essere pubblicata in ordine decrescente, dal primo avente diritto all’ultimo, con il relativo punteggio, dando adito a poca chiarezza e malumori rispetto a qualcosa che, almeno da parte nostra, è stato gestito con totale trasparenza. Pertanto, chiediamo che la graduatoria finale sia pubblicata come tale, ossia graduando i punteggi dal primo all’ultimo.
A tal proposito ricordiamo che il bando delle Peo esplicita (p.6) che “le graduatorie finali dei/lle beneficiari/e saranno pubblicate, con determina del Direttore Generale, sul sito internet dell’Ateneo”.  E che i candidati “saranno collocati/e nelle tre graduatorie – una per l’Area degli Operatori, una per l’Area dei Collaboratori e una per l’Area dei Funzionari – secondo  l’ordine decrescente del punteggio complessivo conseguito”.

Infine, ricordiamo che in passato le PEO avvenivano ogni decade e noi ci siamo impegnati affinché questo cambiasse.
Infatti, al momento la categoria più svantaggiata è quella del C3, che in 21 anni di lavoro ha potuto svolgere solo una vera PEO prima di questa “turnata”, perché il passaggio da C1 a C2 è stato autofinanziato per mancanza di risorse, ovvero se l’è pagato da solo; diversi di noi rientrano in questa categoria.

Sperando di aver fatto chiarezza e di aver colmato alcune incomprensibili lacune di trasparenza, vi ricordiamo che il 29 novembre sarà sciopero nazionale per il rinnovo del CCNL, perché se non alzeremo la testa… a pagare la crisi saremo noi!

In allegato la locandina in formato PDF