Di Sara Carrapa e Davide Lo Prinzi
In collaborazione con il Comitato degli iscritti FLC-CGIL Università degli studi di Milano
Questo 2024 sarà un anno ricco di appuntamenti elettorali nel nostro ateneo. In marzo il Senato Accademico voterà per l’elezione di due componenti docenti del Consiglio di Amministrazione e del rappresentante del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario (T.A.B.): quest’ultima posizione sarà preceduta dalla consultazione tra tutto il personale.
IN APRILE SI VOTA PER IL RETTORE: TUTTI PRESENTI!
In aprile si voterà per colei o colui che coprirà la carica di Rettore dal 1 ottobre 2024 al 30 settembre 2030. Con la revisione dello Statuto d’Ateneo operata nel 2019, i rappresentanti del personale T.A.B. in Senato ottennero, tra le altre cose, l’incremento del peso ponderato del nostro voto: dal 15% all’attuale 25% di quello del personale docente. Quindi, potenzialmente, il voto del personale T.A.B. nelle prossime elezioni incrementerà da 300 a 500 voti reali. Questo fu il frutto di una mediazione con la maggioranza dei docenti che compongono il Senato: il nostro obiettivo infatti era la parità del peso elettorale.
Come forse non sapranno i colleghi assunti più di recente, nelle precedenti elezioni del Rettore, complice la spaccatura tra il voto dei docenti e nonostante un peso ponderato del solo 15% rispetto al voto di un docente, il personale T.A.B., votando in gran parte per il prof. Franzini, risultò decisivo per l’elezione del Rettore. Un evento simile si era verificato in passato solo un’altra volta nella storia degli atenei italiani, a Bologna.
In tutti gli atenei italiani il voto del personale T.A.B. per l’elezione del Rettore è ponderato. Noi abbiamo sempre sostenuto che la democrazia in università vuol dire che il voto di ognuno deve avere lo stesso peso. Sappiamo che il percorso dei diritti è sempre lungo e fatto di lotte. Nel frattempo, bisogna conquistarsi il proprio peso politico. Da sempre la forza dei lavoratori è stata l’unione. Perciò invitiamo tutti i colleghi a essere presenti nei giorni delle votazioni: il voto sarà in presenza. La prima votazione sarà il 3 e 4 aprile, cioè il mercoledì e giovedì dopo Pasqua. La seconda eventuale votazione il 10 e 11 aprile. La terza eventuale votazione il 17 e 18 aprile. Riportiamo in fondo al comunicato il comma dello Statuto che spiega perché verosimilmente potranno verificarsi più votazioni*. Seguiranno aggiornamenti.
Inoltre, in settembre si voterà per l’elezione dei componenti del Senato Accademico, tra cui i cinque rappresentanti del personale T.A.B.
“NUMERO CHIUSO”: MA IL SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO E’ IN CRISI
Per quanto riguarda la seduta del Senato, anche quest’anno ci siamo astenuti sul numero programmato nazionale (il cosiddetto “numero chiuso”) per i corsi di laurea in Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Medicina veterinaria. La pandemia ha dimostrato, se ce ne fosse bisogno, di quanto siano necessari i medici di medicina generale (più conosciuti come “medici di base”) e personale negli ospedali pubblici: a questo bisogno, non si può rispondere con il “numero chiuso” nei corsi di laurea di area medica. I sistemi sanitari nazionali dei principali paesi europei sono oggi in difficoltà: in Germania, Francia, Spagna e in Regno Unito, dove si stanno verificando numerosi scioperi dei lavoratori del comparto sanitario. E’ necessaria un’inversione di rotta, anche in Italia. Siamo consapevoli che l’attività didattica professionalizzante negli ospedali universitari potrebbe diventare complicata se si aumentasse il numero di studenti e che ciò potrebbe andare a discapito della qualità della formazione. Però non possiamo assistere inermi al lento declino della sanità pubblica. Qualcosa va fatto: negli atenei va dato un segnale. E’ giusto che i sindacati del comparto sanità promuovano scioperi per migliorare la situazione. Servono finanziamenti per la spesa ordinaria di università e sanità pubblica, per poterne aumentare le capacità formative con più strutture e personale.
Vi ringraziamo per l’attenzione. Buon lavoro.