PROPOSTE E RESOCONTO CONTRATTAZIONE – TAVOLO DEL 22 FEBBRAIO 2023
Progressioni Economiche Orizzontali (PEO)
Le PEO sono le progressioni economiche all’interno della stessa categoria (ad es. da C1 a C2 o da D3 a D4) e sono l’unico strumento di avanzamento stipendiale legato all’anzianità di servizio.
Abbiamo quindi ribadito all’Amministrazione l’assoluta urgenza di avviare quanto prima una nuova tornata di PEO, prendendo a modello il sistema che avevamo creato nel quadriennio 2016/19 e che aveva garantito almeno una progressione a tutto il personale.
Meccanismo di riequilibrio stipendiale e solidarietà tra lavoratori
Nell’accordo sulle indennità, sottoscritto assieme a SNALS CONFSAL, è stato introdotto un nuovo sistema di incompatibilità, ma che per noi invece rappresenta un elemento di riequilibrio stipendiale che recupera, oltre certe soglie di salario accessorio, quote di fondo comune d’ateneo da redistribuire a tutto il personale.
Ci fa invece un po’ sorridere il tentativo di spacciare come originale la richiesta di aumentare il prelievo sulle voci che costituiscono il fondo comune, quando ormai tutti sanno che tale aumento è già in vigore da oltre un anno e solo grazie alla mobilitazione che la nostra sigla condusse in solitaria nell’autunno 2021.
Pertanto, continuando a fare chiarezza e a non cedere alle provocazioni, faremo il possibile per applicare il riequilibrio stipendiale, aumentare l’FCA e introdurre un principio di solidarietà tra lavoratori.
Regolamento sulle funzioni tecniche
Abbiamo subito chiarito che l’introduzione delle funzioni tecniche in ateneo era dovuta per legge dal 1994 e che per questo lo abbiamo chiesto con determinazione per tanti anni e lo abbiamo fatto introdurre per la prima volta in ateneo, grazie alla prima parte dell’accordo sulle indennità che abbiamo sottoscritto solo noi FLC CGIL e Snals.
Dato che nella nostra delegazione, è presente una esperta della materia che ha già contrattato queste funzioni presso il Politecnico di Milano e avendo già ricevuto diverse richieste e segnalazioni da molti colleghi esperti della materia, siamo subito entrati nel merito. Riportiamo alcuni dei punti sottoposti:
Fare una ricognizione di chi svolga funzioni tecniche in ateneo, in modo da estenderle a tutti gli interessati, non solo nelle direzioni, ma anche nei dipartimenti.
- L’incentivo derivante dalle funzioni tecniche non può cambiare, fino ad annullarsi, in base allo sconto ottenuto in fase di gara; l’incentivo si calcola sul valore a base d’asta;
- Polizza assicurativa a copertura dei rischi, è a carico dell’Ateneo o del lavoratore?
- I coefficienti di riduzione dovrebbero essere applicati soltanto laddove sia accertato e dimostrato che il ritardo è dovuto al comportamento del Dipendente;
- Nel caso di interruzione dell’iter procedurale, l’incentivo sia erogato per le attività realmente espletate;
- Gli incentivi su lavori e servizi che si sviluppano nell’arco di più anni, dovrebbero essere liquidati progressivamente, in acconto e proporzionalmente all’avanzamento dell’attività certificata da documentazione ufficiale;
- Inserire incentivi per la partecipazione a commissioni d’appalto, come per i bandi di concorso, con regole certe di rotazione tra i dipendenti, sino ad ora non obbligatori, ma sempre espletati dal personale in maniera gratuita.
Abbiamo molte altre proposte di miglioramento, le sottoporremo a breve all’Amministrazione e vi terremo aggiornati.
Logistica (ex CASLOD)
All’ultimo tavolo di contrattazione abbiamo esplicato la richiesta di chiarimenti e informazioni da parte di diversi colleghi della logistica.
Nello specifico ci chiedevano di capire come si stia procedendo rispetto alle novità introdotte dall’accordo sulle indennità 2023.
In particolare abbiamo posto attenzione su questi elementi:
“Quando sia garantita nella fascia pomeridiana la copresenza di unità di personale oltre le due previste, si può osservare il turno con l’uscita anticipata pari a 10 minuti: – 12.35 – 19.50 (dal lunedì al giovedì) / 12.50 – 19.50 (il venerdì).”
Come verrà garantito il diritto di usufruire di questa possibilità a tale condizione?
Inoltre, abbiamo previsto un elemento migliorativo anche per il lavoro svolto nelle giornate di chiusura:
“Nel caso in cui la prestazione lavorativa sia eccezionalmente svolta in giornate di chiusura dell’Ateneo, per una durata superiore alle 6 ore, è riconosciuto il buono pasto con dieci minuti di pausa timbrata.”
Orari specifici per questioni di salute o necessità particolari già concordati, non devono essere messi in discussione, non è mai stato contemplato in fase di contrattazione e sarebbe scorretto. L’accordo prevede la possibilità di uscire 10 minuti prima in chiusura, se in più di due, ma se il collega autorizzato entra 10 minuti prima e quindi non ha debito orario, non deve avere ricadute né sul turno, né sul ticket. Ricordiamo che basta essere in più di 2 in tutto l’edificio.
Quindi la flessibilità in uscita, se recuperata in entrata non dà decurtazione alcuna (si mantengono ticket e indennità).
Che resti in vigore anche l’accordo dei 5 minuti per i pendolari, per alcuni può essere sufficiente quello.
Ci siamo confrontati nei termini sopra riportati, con la direzione competente e abbiamo sollecitato una celere comunicazione al personale coinvolto, ci è stato detto che avverrà a breve, appena finite le interlocuzioni con i responsabili.
In allegato la locandina in formato PDF