FINESTRA SUL SENATO. Resoconto del Senato del 17 maggio

Di Sara Carrapa e Davide Lo Prinzi
In collaborazione con il Comitato degli iscritti FLC-CGIL Università degli studi di Milano

Lunedì avrete visto la mail dal Rettore in cui informava tutta la comunità accademica di come ben 16 dipartimenti di UniMi abbiano ricevuto il voto massimo nella graduatoria nazionale dei dipartimenti di eccellenza 2023/2027. In graduatoria sono presenti ulteriori 7 dipartimenti con un voto leggermente inferiore. Qui potete visionare la graduatoria e le informazioni sulla procedura di selezione: la scadenza è fissata per il 16 settembre. Siamo in attesa di conoscere i criteri di selezione: il Rettore ha riferito che, verosimilmente, ogni Ateneo potrà proporre 15 dipartimenti alla seconda fase, quella che stabilirà quali saranno i 180 dipartimenti che riceveranno i finanziamenti.

ARIEL: UN ATENEO IN TERRITORIO OCCUPATO. PERCHE’ FARE ACCORDI?

Alcuni rappresentati degli studenti hanno promosso e presentato in senato una raccolta firme, che anche noi abbiamo sottoscritto, per la “cessazione dell’accordo interuniversitario di UniMi con l’Ateneo israeliano di Ariel (insediamento nei Territori Occupati Palestinesi)”. Si tratta di un accordo di mobilità studentesca tra il nostro dipartimento di Scienze agrarie ed ambientali e l’Ateneo Ariel che è collocato in Cisgiordania in territori Palestinesi occupati da Israele dal 1967: occupazione che lo stesso Consiglio di Sicurezza dell’ONU definisce illegale ed in violazione del diritto internazionale. Ci chiediamo: è un accordo politicamente opportuno? La domanda è lecita, a maggior ragione in questa fase storica in cui stiamo assistendo (a seguito di apposita richiesta da parte del Ministero) alla sospensione degli accordi didattici e di ricerca con gli atenei russi a causa della guerra in Ucraina. Il tema è molto delicato e sarà oggetto di un incontro specifico.

GUERRA E PACE E … ARIA CONDIZIONATA

In questi giorni le temperature quasi estive hanno reso difficile lavorare e studiare in certi uffici ed aule, in particolare nei sottotetti. Alcuni colleghi ci hanno segnalato che l’aria condizionata non fosse attiva: pertanto abbiamo posto questa criticità durante la seduta del senato di martedì chiedendo un pronto intervento. Il problema potrà sembrare banale, ma non lo è. Ricorderete la dichiarazione del Presidente del Consiglio di un mese fa quando disse “cosa preferiamo, la pace oppure star tranquilli con l’aria condizionata accesa tutta l’estate?”: in realtà forse sarebbe stato più corretto porre in alternativa “guerra ed energia” considerato che, se ci fosse la pace, il problema energetico probabilmente non si porrebbe. A seguito di queste dichiarazioni, il Governo ha approvato il “decreto energia” che ha stabilito che negli uffici pubblici la temperatura in estate non potrà essere inferiore a “27 gradi con tolleranza di 2 gradi”, cioè 25 gradi (mentre in inverno non potrà essere superiore a “19 con tolleranza di 2”, cioè 21 gradi). Il Direttore Generale ha riferito che l’Amministrazione valuterà come far rispettare tale normativa. Nel frattempo vi invitiamo a segnalarci le criticità permanenti, anche se sembra che molte siano in fase di risoluzione.

LAVORI EDILIZI DI VIA MERCALLI E VIA SANTA SOFIA

Un documento relativo alla richiesta di aree per lo studio ed il ristoro da parte degli studenti, è stata l’occasione per chiedere aggiornamenti relativamente allo stato di avanzamento dei lavori edilizi nell’area di via Mercalli e via Santa Sofia. Si tratta di due interventi edilizi distinti.

Su via Mercalli affaccia un palazzo storico, di nostra proprietà, in disuso da ormai una decina di anni. Nel palazzo verranno create le suddette aree studio-ristoro ed aule didattiche e verranno trasferiti gli uffici amministrativi attualmente collocati in affitto in via Sant’Antonio dove, ricordiamo, l’Ateneo paga un canone alla Curia di oltre 2 milioni di euro annui. Questo ingente canone annuo, a nostro parere, rende prioritaria la ristrutturazione dell’edificio di via Mercalli. I lavori si sono interrotti nel dicembre dell’anno scorso per il fallimento dell’azienda che aveva in appalto i lavori. Oltretutto, a seguito di sopralluogo, si è rilevato che lo stato di avanzamento dei lavori, il cui termine era programmato per giugno di quest’anno, fosse solo al 40%, cioè molto inferiore alle aspettative. Il Direttore Generale ha riferito che i lavori dovrebbero essere affidati all’azienda terza in graduatoria, con l’obiettivo di terminarli entro dicembre 2023.

Altri e distinti lavori edilizi sono in corso nell’edificio che affaccia sulla parallela via Santa Sofia per la ristrutturazione delle residenze studentesche. Nell’edificio sono presenti gli uffici di numerosi colleghi che ovviamente stanno vivendo con disagio i relativi rumori. Inoltre, nel palazzo era presente una frequentata mensa universitaria (che sarà anch’essa oggetto di ristrutturazione) ormai chiusa da oltre due anni: ciò ovviamente ha creato difficoltà per il pranzo degli oltre 150 colleghi di tutta l’area, nonché degli studenti. Il Direttore Generale ha riferito che la conclusione di questi lavori è prevista per l’ottobre del 2023. Nel frattempo sarebbe opportuno che almeno si convenzionassero i locali della zona per offrire sconti al personale universitario.

ALBO PER ESERCITATORI E TUTOR: VA BENE MA SENZA ESAGERARE

Nella prossima seduta straordinaria del senato che si svolgerà giovedì prossimo, tra i punti all’ordine del giorno, verrà votata l’istituzione di un “albo per assegnisti, dottorandi, esperti esterni e titolari di borsa per promettenti laureati, per affidamento di attività didattica integrativa extracurriculare e attività di orientamento e tutorato a favore dei corsi di studio dell’ateneo”. Si tratta di attività didattiche integrative, incarichi per attività di orientamento, di tutorato e dirette ad assicurare lo svolgimento di compiti sussidiari e complementari degli insegnamenti ufficiali (cicli di sostegno, seminari, esercitazioni ecc.) a favore dei corsi di studio dell’Ateneo, ai quali non si possa provvedere con personale docente e ricercatore. Ogni anno avvengono circa 1.700 selezioni per reclutare questi esercitatori e tutor. La misura del compenso lordo orario è di 45 € per l’esercitazione e tra i 25 e 35 € per il tutoraggio. Questo tipo di attività didattica ha il suo equivalente amministrativo nelle collaborazioni studentesche, che spesso si rivelano preziose nel coadiuvare il lavoro di tante biblioteche, dipartimenti ed uffici. A nostro parere, la costituzione di un albo è una giusta semplificazione delle procedure.  Però nell’anno 2019 (il 2020 non fa testo, causa pandemia) risulta che abbiamo speso 1.700.000 € per tutoraggio e didattica integrativa a fronte di 800.000 € per collaborazioni studentesche: ci sta che la spesa per tutor ed esercitatori sia superiore a quella per le collaborazioni studentesche, ma l’ordine di grandezza è di oltre il doppio. E’ un’opportunità da sfruttare ma con attenzione a non abusarne in quanto si tratta pur sempre di attività “interna” che viene affidata ad “esterni”. 

Vi ringraziamo per l’attenzione. Buon lavoro.