LA FINESTRA SUL SENATO – Resoconto del Senato del 14 settembre

A cura di Davide Lo Prinzi
In collaborazione con il Comitato degli iscritti FLC-CGIL Università degli studi di Milano

In questa seduta sono stati approfonditi alcuni temi già affrontati la settimana precedente nel Senato straordinario di cui vi avevo già dato informazione: in particolare, le risorse provenienti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.) e dal Programma Nazionale per la Ricerca (P.N.R.). Risorse finalizzate principalmente all’assunzione di ricercatori RTD-A e personale tecnico, amministrativo e bibliotecario a tempo determinato. Come C.G.I.L. vigileremo nei prossimi anni su questo possibile aumento dei colleghi precari: non vorremmo si tornasse alla situazione fuori controllo di 15 anni fa. Ricordo infatti che, quando fui assunto a tempo determinato nel 2005 in Ateneo, i precari come me erano quasi 200: alcuni di noi entrarono poi in C.G.I.L. Solo grazie ad una lunga lotta caratterizzata da mobilitazioni, interruzioni delle sedute del Consiglio di Amministrazione e trattative sindacali, giungemmo ad un piano triennale di stabilizzazioni a tempo indeterminato per oltre 160 lavoratori.

ACCORDO CON IL COMUNE PER IL CENTRO SPORTIVO SAINI: UN INVESTIMENTO POCO CONVENIENTE

Il Senato ha approvato il protocollo d’intesa con il Comune di Milano per la concessione in uso del Centro Sportivo Saini, per le esigenze della scuola di Scienze motorie: considerata la delicatezza del voto, mi dilungherò un po’ per darvi un quadro completo. A tutti gli effetti si tratta di un voto prodromico ad un futuro (dal 2025) trasferimento di sede della scuola da via Kramer (zona Città Studi) al Saini, dove già oggi viene svolta la sola “didattica pratica” dietro pagamento di un canone di circa 100.000 euro annui. Il protocollo prevede anche un investimento di 14 milioni di euro a carico di UniMi per la ristrutturazione del centro sportivo. Vi ricordo che l’alienazione della sede di via Kramer era già prevista, con trasferimento di Scienze motorie al Campus MIND a Rho-EXPO. Gli accordi con AREXPO, società che cura gli interessi di Comune e Regione, prevedevano la costruzione, a carico della stessa, di un centro sportivo nelle adiacenze del Campus con pagamento di un canone per l’utilizzo da parte nostra, ipotizzato dal Direttore Generale nell’ordine di 600.000 euro annui. Questa opzione di trasferimento a MIND verrebbe ora abbandonata. L’ateneo trasferirebbe tutta la scuola, anche la “didattica teorica”, al Saini. Per farlo UniMi dovrà accollarsi le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria (compresi i costi delle utenze) e ristrutturarlo a sue spese con un investimento da 14 milioni di euro, a cui si aggiungerebbero altri possibili 22 milioni per ulteriori ammodernamenti, per un totale di 36 milioni. Queste risorse saranno da reperire interamente dal 2022 con possibili avanzi di bilancio, vendita di immobili, finanziamenti esterni (ad esempio quelli ministeriali o quelli per le olimpiadi invernali di Milano-Cortina) e sponsorizzazioni. In cambio il Comune girerà, per almeno 50 anni, la concessione del centro sportivo ad UniMi, attualmente affidata alla società privata Milanosport: l’ateneo potrà reperire risorse finanziarie tramite contratti di sponsorizzazione che sfruttino economicamente le attività e gli spazi presso il Centro Sportivo Saini. In sostanza: costi edificatori, di manutenzione e di utilizzo totalmente a carico di UniMi da finanziare con risorse che al momento non abbiamo; in cambio 50 anni di concessione dal Comune per uno spazio pubblico che gli ristruttureremo a nuovo.

Mi sono astenuto. Il progetto di una scuola unificata al Saini è interessante (sicuramente più di un trasferimento a MIND di cui, è noto, non sono un sostenitore) ma non a queste condizioni dove il nostro vantaggio mi sembra di gran lunga inferiore a quello del Comune. Ho chiesto se ci fossero ulteriori margini di trattativa con il Comune: ad esempio potrebbero accollarsi parte dei costi edificatori o almeno le spese di manutenzione. Reputo la documentazione presentata insufficiente (alcuni dati sono stati solo detti a voce in seduta) per prendere una decisione ponderata e questo investimento inopportuno, andandosi ad aggiungere a quello estremamente oneroso riguardante il Campus MIND che già metterà a dura prova le finanze dell’ateneo nei prossimi anni e, soprattutto, alla necessità di reperire risorse per il mantenimento del nostro polo a Città Studi. Si sono astenuti anche quattro docenti ed uno studente. La valutazione ora passa al Consiglio di Amministrazione (C.d.A.).

PROSSIMAMENTE IL “REGOLAMENTO ORGANIZZAZIONE”

Era previsto il voto del “Regolamento Organizzazione delle strutture tecnico-amministrative dell’Università degli Studi di Milano” che è stato rinviato alla prossima seduta. Si tratta di un regolamento importante in quanto definirà i criteri generali di organizzazione delle strutture tecnico-amministrative (ad esempio, la numerosità minima degli uffici). Insieme ai rappresentanti del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario in Senato e C.d.A., avevamo inviato per iscritto degli emendamenti che non sono stati recepiti: abbiamo chiesto pertanto che siano discussi nella prossima Commissione Regolamenti.

5 E 6 OTTOBRE: VOTO TELEMATICO PER IL RINNOVO DEL SENATO

Con il prossimo Senato di ottobre, terminerà il mio mandato triennale. Il 5 e 6 ottobre si voterà telematicamente per l’elezione dei rappresentanti del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario in Senato: si potranno esprimere un massimo di due preferenze. Concorrerò per un secondo mandato. Oltre a me si è candidata anche Sara Carrapa che è stata la più votata nelle ultime elezioni R.S.U. ed è certamente l’anima della stessa. Ho potuto apprezzarne le qualità umane e politiche in questi anni di lotte e trattative fianco a fianco.

Ho ritenuto opportuno fare un “bilancio” dei risultati ottenuti rispetto a quanto, come C.G.I.L., ci eravamo prefissati tre anni fa: dalla riforma dello Statuto d’Ateneo che ci ha portato ad incrementare di “200 voti reali” il nostro peso nell’elezione del Rettore e ad avere un rappresentante in C.d.A., alla prudenza nelle scelte di bilancio e in quelle edilizie; dalle richieste di incremento degli organici del personale, alla difesa del nostro salario. In allegato trovate un approfondimento a riguardo.

Vi ringrazio per l’attenzione. Buon lavoro.