Marco Bassani insegna Storia delle dottrine politiche nel nostro ateneo, ed è finito sui giornali per avere commentato in Facebook i risultati delle elezioni presidenziali USA con una foto di Kamala Harris e il commento: “Sarà d’ispirazione per tutte le giovani ragazze, dimostrando che se vai a letto con l’uomo giusto, potente e ben ammanicato, anche tu puoi essere il secondo violino di un uomo con demenza”.
All’epoca dell’elezione del rettore, indispettito da come aveva votato il personale TAB (PTAB), scrisse (sempre tramite social): “Costoro (noi PTAB –N.d.A.-) sono qui come potrebbero essere da qualunque parte, l’università è una comunità di studenti e professori”. Nel resto del messaggio, sempre che si riesca a venire a capo della sua sintassi zoppicante, il concetto espresso era che noi non dovremmo avere diritto di voto, nemmeno ponderato.
Sicuramente a Bassani le elezioni che non vanno come vorrebbe fanno lo stesso brutto effetto delle partite di calcio perse dalla squadra del cuore, su un commentatore sportivo: scatenano tutti i più radicati pregiudizi. Nei casi riportati abbiamo due inequivocabili esempi di pregiudizio sessista e classista, che potrebbero essere riciclati nelle sue lezioni per illustrare agli studenti che cosa si intenda per sessismo e classismo.
Non è nostra abitudine invocare provvedimenti disciplinari. Pensiamo che se l’università fosse veramente una libera comunità di studenti, professori e personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, la prima sanzione per uno che fa affermazioni di questo tipo dovrebbe scaturire dai giudizi degli altri appartenenti alla comunità. In particolare dai suoi pari: professori e professoresse dovrebbero affrontarlo nei corridoi, in cortile, nei consigli di Dipartimento, per dirgli che cosa pensano dello stereotipo della donna che fa carriera andando a letto col potente di turno.
Dal nostro punto di vista, potendo inviare comunicati sindacali, abbiamo ritenuto corretto informare tutti i lavoratori e le lavoratrici riguardo i pregiudizi che circolano in ateneo, poi ognuno giudicherà con la sua testa.
Alcuni link di approfondimento:
In allegato la locandina in formato PDF.