FONDO COMUNE D’ATENEO

Dopo aver ottenuto il ripristino della quota trattenuta per le PEO autofinanziate, adesso bisogna intervenire su: risparmio energetico, politiche ecosostenibili, aggiornamento del REGOLAMENTO conto terzi e creare un regolamento sulle funzioni tecniche

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato, nella seduta del 28 aprile, la relazione relativa al piano energetico 2020 e adesso si è giunti, finalmente alla certificazione dei risparmi.

Si tratta di un adempimento di quanto previsto dall’Accordo per l’immediata eliminazione della trattenuta ex PEO del fondo comune d’ateneo, tra il personale, che abbiamo proposto, contrattato e firmato il 26/06/2019, che prevedeva, tra l’altro:

“L’Amministrazione si impegna inoltre:

– a implementare e certificare un piano di razionalizzazione energetica derivante da buone prassi, timer, interventi strutturali, edifici di nuova concezione ed elevata classe energetica (ad esempio la nuova sede d’Informatica e Lodi) al fine di alimentare con risorse aggiuntive di natura variabile il Fondo risorse decentrate”.
Sono risorse in buona parte destinabili al personale.

Abbiamo dovuto attendere 12 anni, il mandato di due rettori e di quattro direttori generali, per ottenere quanto la normativa e il buonsenso imponevano. Alleghiamo il nostro comunicato sul Progetto ecosostenibile del giugno 2008, in cui chiedevamo di coinvolgere nel piano tutto il personale, e di incentivarlo, utilizzando il più possibile quanto risparmiato per il salario accessorio.

Dal 2008 in poi abbiamo assistito a tante promesse non mantenute: per esempio il tavolo sulla lotta agli sprechi, mai attivato; l’utilizzo dei risparmi energetici per la contrattazione, sempre rinviato perché i risparmi non si ritenevano quantificabili, strutturali, e via dicendo; le tante iniziative pubbliche di presentazione di un piano compiuto che non arrivava mai. Ovviamente, questi ritardi non sono attribuibili all’Energy manager, ma a scelte delle precedenti amministrazioni.

Accogliamo quindi con favore l’approvazione del piano 2020 e la prima certificazione dei risparmi energetici, ma occorrono altre misure di facile applicazione, a partire dalle linee guida da inviare ai lavoratori per aiutarli ad assumere comportamenti responsabili e a segnalare eventuali sprechi e malfunzionamenti. Preferibilmente tramite formazione dedicata. Si tratterebbe di un’iniziativa che offrirebbe un segnale importante di un impegno comune a tutto l’ateneo. Come già sostenevamo nel 2008: “Un impegno in questi termini […] rappresenta un aspetto etico: il risveglio del senso di ciò che si fa e del perché lo si fa”.

Altri atenei che si sono mossi ben diversamente hanno beneficiato dei piani di risparmio energetico. Riportiamo alcuni link a titolo esemplificativo, per farvi capire cosa avremmo potuto avere, se le precedenti amministrazioni ci avessero ascoltati:
https://www.unito.it/ateneo/strutture-e-sedi/sedi/piano-energetico-di-ateneo
http://www.green.unito.it
https://site.unibo.it/multicampus-sostenibile/it

Importante anche il nuovo regolamento sui fitti attivi, anche questa una nostra richiesta di vecchia data, finalmente realizzata, ma che non ha potuto dare i frutti sperati a causa della pandemia, speriamo di giovarne il prossimo anno.

Adesso occorre rivedere il regolamento sul conto terzi, che concede l’uso di strumenti costosi e molte ore di lavoro, che in alcuni casi vengono ripagate con una misera trattenuta del 3%.

Bisognerà inoltre applicare un regolamento sulle funzioni tecniche che in passato venivano riconosciute con indennità, proprio perché a differenza di altri atenei, anche milanesi, non si è mai voluta applicare la ex Legge Merloni. Come FLC CGIL abbiamo già contrattato, sottoscritto e applicato questo accordo in altri atenei milanesi e pertanto mettiamo la nostra esperienza a disposizione.

Per visualizzare l’accordo sul Fondo comune d’Ateneo:
http://www.flcgil.it/contratti/documenti/universita/universita-di-milano-accordo-fca-del-26-giugno-2019.flc

Grazie per il sostegno e l’attenzione.

In allegato la locandina in formato PDF.