RESOCONTO DEL SENATO DEL 15 SETTEMBRE

A cura di Davide Lo Prinzi

In collaborazione con il Comitato degli iscritti FLC-CGIL Università degli studi di Milano

In apertura di seduta il Rettore ha fornito qualche dato su immatricolazioni ed iscrizioni totali. Al momento non sono statistiche certe: solo in ottobre avremo i primi dati definitivi. Vi dico soltanto che le iscrizioni totali al 14 settembre sono in netto aumento rispetto ad un anno fa; si registra anche un leggero aumento tra gli studenti internazionali. L’unica cosa su cui il Rettore si è sbilanciato è questa: il temuto tracollo delle iscrizioni non ci sarà.

COMPONENTE DEL PERSONALE IN C.d.A.: UNA CHIARA VOLONTA’ POPOLARE

1.378 colleghi (pari al 70% degli aventi diritto) hanno votato telematicamente per indicare il rappresentante del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario (T.A.B.) in Consiglio di Amministrazione (C.d.A.). Un’affluenza sicuramente significativa: per la C.G.I.L. era fondamentale dare questo segnale di chiara volontà di partecipazione del personale T.A.B.

La Commissione elettorale, prevista dallo Statuto, che doveva verificare la congruità delle candidature, ha ammesso tutti e 6 i candidati: questo è un fatto importante in quanto, come detto dal Rettore, ciò vuol dire che “qualunque membro dell’Università degli studi di Milano può essere eletto a membro del C.d.A”. Come prevede lo Statuto, spetta al Rettore sottoporre al Senato i nominativi da votare interpretando il risultato della consultazione elettorale tra i lavoratori: Il prof. Franzini ha anticipato che, previa partecipazione alle audizioni del giorno precedente, nel Senato straordinario del 22 settembre saranno votati i primi due ovvero: Andrea Cerini che ha raccolto 737 voti (54%) e Domenico Surace che ha raccolto 237 voti (17%). Verrà eletto chi raggiungerà la maggioranza assoluta dei voti del Senato.

Durante la stessa seduta saranno votati per il C.d.A. anche un nuovo membro docente (candidati i professori Violini, Tenella Silani e Bottino) e un nuovo membro esterno (candidati i dottori Terragni –presidente della metropolitana M4- e Tavassi –ex presidente della Corte di Appello di Milano-).

CAMPUS MIND: NUOVO PIANO DI SOSTENIBILITA’ E TRATTATIVA POLITICA

Il 31 agosto il Rettore ha incontrato i rappresentanti di Lendlease, la società australiana che si è candidata per progettare e costruire il nostro Campus MIND nell’area di Rho-EXPO, presentandogli alcune nuove richieste dettate dal mutato scenario mondiale causato dall’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Lendlease fornirà le proprie risposte a breve. Vi ricordo che la gara andrà assegnata entro la fine dell’anno dopo che il C.d.A. avrà redatto un nuovo piano di sostenibilità con la supervisione di un prestigioso advisor (consulente). Il prof. Franzini spera di poterlo approvare entro il 16 novembre, giornata in cui verrà inaugurato il nuovo anno accademico alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella il quale, a conclusione, si recherà proprio in visita nell’area MIND. Come potete intuire, siamo entrati nel momento topico della trattativa politica che coinvolge Regione Lombardia, Comune di Milano e Governo nazionale.

Cosa prevedrà il nuovo piano di sostenibilità economico-finanziaria? Non azzardo previsioni. Ho più volte ribadito i timori della C.G.I.L. d’Ateneo sull’argomento. Aspetto come sempre di leggere le carte. Però segnalo di seguito uno stralcio della nuova introduzione, scritta dal Rettore, al Piano Strategico 2020/22 aggiornato a seguito della pandemia COVID-19:

“Un’istituzione conscia del proprio significato storico, sociale e culturale non vive di contrapposizioni, bensì di successive integrazioni: averlo dimenticato ha probabilmente interrotto parte del nostro sviluppo, troppo poco attento, nel recente passato, alle questioni del diritto allo studio e dell’adeguamento delle infrastrutture didattiche. Il progetto stesso di disegnare un futuro di grande innovazione sul piano delle infrastrutture scientifiche – e ci si riferisce al Progetto MIND (la cui gara deve essere assegnata entro l’anno) – non può essere completato con l’ottimismo della volontà: è necessario che esso sia costruito, ora più che mai a fronte alla pandemia, anche con il pessimismo della ragione, guardando cioè alla crisi economica, al crollo del PIL, a nuove esigenze infrastrutturali. Al tempo stesso, rinunciare a terreni e stabili di proprietà, o a edifici demaniali usati per cent’anni, e in particolare in un momento storico in cui si è compresa anche l’importanza dello spazio e della sua ampiezza, sarebbe una colpevole superficialità, nella quale non si vuole cadere, analizzando dunque con un’acribia critica, in passato non sempre esercitata, costi, benefici e prospettive. La costruzione di un nuovo “piano di sostenibilità” non vuole essere una messa in discussione di decisioni prese in un recente, ma ormai lontano, passato, bensì il necessario passaggio da un facile e un po’ stantio slogan a un luogo concreto, “incluso” nell’Università di Milano e non foriero di rinunce, contrasti, incomprensibili e inutili polemiche. Su questo tema si tornerà in modo approfondito con un documento specifico, quando la gara per il Progetto MIND sarà assegnata e si saranno riconsiderati sia i rapporti con gli enti locali di riferimento sia le esigenze di alcune strutture dipartimentali. L’accenno al tema ha qui semplicemente la finalità di ribadire che l’Università di Milano, finché potrà, e se avrà l’attenzione dalle realtà politiche del territorio, non vuole rinunciare per il futuro al suo modello tripolare: è un grande ateneo internazionale, che non ha intenzione alcuna di ridurre le proprie prospettive di sviluppo e innovazione, deciso a inseguire ambizioni collettive, dimenticando quelle individuali.”

L’ATTIVITA’ DI UNIMI DURANTE LA PANDEMIA

Il Ministero ha assegnato il Fondo di Finanziamento Ordinario (F.F.O.) definitivo per il 2020 alle università. Il nostro Ateneo avrà 8 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente. Purtroppo invece non sono ancora stati assegnati i punti organico 2020 utili per deliberare nuove assunzioni.

In conclusione segnalo che, su iniziativa del prof. Turri, l’Ateneo ha redatto una relazione sulle attività svolte durante la pandemia che verrà pubblicata sul sito e fornita alla CEV ai fini della visita per il “controllo qualità” di UniMi che, ricorderete, è stato rinviato a marzo 2021. Si tratta di un documento dettagliato su quanto fatto dall’Ateneo in particolare in materia di didattica, ricerca e servizi agli studenti. Su quest’ultimo tema sono presenti sostanzialmente tutti i servizi ad eccezione dell’attività svolta dalle Segreterie Studenti, individuate dall’Amministrazione come “essenziale” durante la pandemia. Ho pertanto richiesto l’integrazione del documento con riferimento all’attività di controllo carriere dei laureandi svolta in situazione di emergenza (si ricordino, a titolo d’esempio, le lauree anticipate ad aprile degli infermieri da inviare negli ospedali), l’attivazione in maggio del nuovo servizio di sportello da remoto (ancora attivo) e la riapertura in giugno (tra i primi in Italia) dello sportello in presenza.

Per quanto riguarda la ricerca, nel documento potrete leggere un dato che ci inorgoglisce: UniMi è il quinto Ateneo al mondo per contributi scientifici alla ricerca contro il coronavirus.

Vi ringrazio per l’attenzione. Buon lavoro.