Come avrete visto dai puntuali resoconti dell’R.S.U. (nella quale la nostra sigla è maggioritaria), in queste settimane si stanno definendo importanti accordi volti a normare Telelavoro e Lavoro Agile, rivoluzionare l’accordo su orari di lavoro e flessibilità e, infine, rivedere al rialzo gli importi delle contribuzioni del welfare d’Ateneo.
Riteniamo, quindi, di chiarire quali sono i principi e i punti fermi che ci guidano in questa delicata fase:
Protocollo su conciliazione. Dopo 22 anni dall’ultimo accordo, i lavoratori dell’Ateneo non possono attendere oltre nell’applicazione di nuove regole che prevedano la mezzora di pausa per tutti i tempo pieno e 10 minuti per i part time, due ore e mezza di flessibilità in entrata e una in uscita, nuove tipologie di orario con mezze giornate e rientri settimanali e l’applicazione del C.C.N.L. per quanto riguarda gli EP. Allo stesso tempo, in questi mesi abbiamo imparato quanto sia urgente regolamentare il Lavoro Agile (Smart Working) e il Telelavoro, così come normare il diritto alla disconnessione. Alla luce di ciò è per noi fondamentale che il protocollo, al momento della firma, contenga tutti i provvedimenti sopra descritti: non possiamo più permetterci di “perdere pezzi” col rischio che passino ancora anni prima che si giunga ad un’intesa. Ovviamente siamo disponibili a concordare con gli uffici preposti un cronoprogramma che tenga conto degli aspetti tecnici legati a novità tanto rilevanti.
Welfare. Su questo punto siamo stati fin da subito chiari: una revisione degli importi non potrà avvenire solo per alcune tipologie, tralasciandone altre. Se l’idea è quella di lasciare indietro gli interventi che riguardano i dipendenti con figli noi dichiariamo la nostra contrarietà, a maggior ragione in questa fase emergenziale che sta colpendo pesantemente le famiglie. Chiediamo pertanto che gli aumenti della contribuzione avvengono nella stessa misura su tutte le linee di intervento (non autosufficienza, diritto allo studio dei figli, asili nido…).
Come sigla abbiamo sempre creduto nell’unità dei lavoratori e, soprattutto in questa fase, non potremmo mai accettare provvedimenti che possano creare disparità o penalizzazioni per determinate categorie rispetto ad altre.
Infine, in queste settimane abbiamo seguito molto da vicino l’evoluzione della situazione nelle biblioteche e, il 22 luglio, abbiamo chiesto all’Amministrazione di fornirci i dati su accessi e movimentazioni delle prime due settimane di riapertura totale.
In allegato la locandina in formato PDF.