Errori da non ripetere

“Tutti coloro che non imparano dal proprio passato sono condannati a riviverlo”

Governatori, opinionisti, virologi e comuni cittadini si sono interrogati su cosa sia andato storto nella gestione del COVID-19. Inizialmente sono state accusate le persone che correvano nei parchi, poi chi andava a fare la spesa una volta di troppo e infine abbiamo appreso che la prima settimana di marzo, il tasso di contagio era di uno a cinque, già, una persona ne poteva contagiare cinque, mentre quasi tutti eravamo obbligati a raggiungere il nostro posto di lavoro ed eravamo costretti a prendere treni e metropolitane, forse non con il solito effetto sardina, ma sicuramente non potendo rispettare la distanza di sicurezza.

Questo preambolo ha il chiaro fine di farci imparare da quegli errori, per evitare di ripeterli.

SINONIMI CHE TRAGGONO IN INGANNO:

necessario, indispensabili ed essenziale

Questi sinonimi usati con l’intento di indicare con estrema prudenza e cautela le attività che dovranno essere svolte in presenza, in quanto difficilmente assolvibili dal proprio domicilio, stanno inducendo in tentazione diversi tra dirigenti e direttori che credono stiano a indicare che i servizi che offrono i propri collaboratori, siano essenziali, indispensabili e necessari nel senso più elevato del termine. Quindi, chiariamo che non è una gara a chi ha il servizio più essenziale, ma una chiara indicazione a restare in lavoro da remoto, per evitare di intasare i mezzi pubblici e creare assembramenti per le strade e nei luoghi di lavoro. Pertanto, in questo caso, l’eccellenza sta nell’essere cauti, nel tutelare la sicurezza dei propri collaboratori e di chi non ha la fortuna di poter svolgere il proprio lavoro da casa, perché fare bulloni nel proprio studiolo, non è davvero possibile e nel rispetto di queste persone, dobbiamo fare a gara di buon senso, sviluppare la nostra coscienza sociale e capire che siamo tutti connessi, come tessere del domino.

In allegato la locandina in formato PDF.