A cura di Davide Lo Prinzi
La Commissione per la revisione dello Statuto ha concluso i suoi lavori. Verso la fine del mese il Rettore incontrerà i Direttori di Dipartimento e la Conferenza degli Studenti (che, come previsto dallo Statuto, possono proporre revisioni dello stesso) per esporre l’esito dei lavori: sarà l’occasione non per rimettere nuovamente in discussione gli argomenti già trattati dalla Commissione, ma solo per valutare eventuali proposte aggiuntive da discutere. Successivamente, tutti gli emendamenti discussi in Commissione verranno portati in votazione in Senato Accademico per il voto definitivo entro il termine dell’estate.
UN INVITO: “AL VOTO PER LO STATUTO”
A giorni potrete esprimervi con votazione telematica sui due argomenti di maggiore interesse relativi alla revisione dello Statuto: il peso del nostro voto per l’elezione del Rettore e la nostra presenza in C.d.A. Riceverete sulla posta elettronica le indicazioni operative. E’ un’iniziativa in collaborazione con gli altri rappresentanti del personale in Senato e con la R.S.U. d’Ateneo – di cui faccio parte -: ringrazio tutti di cuore per l’unitarietà con cui si stanno affrontando queste tematiche. Il mio invito a voi tutti è quello di non rendere vano il lavoro svolto finora: continuate a sostenerci. Perciò, comunque voi la pensiate, esprimetevi tutti perché questo ci aiuterà in Senato al momento della “resa dei conti”.
IPSE DIXIT
Come forse ricorderete, il 4 giugno 2018, nel pieno della campagna elettorale per il Rettore, la R.S.U. aveva organizzato un incontro in Aula Magna con i tre candidati a cui avevo partecipato nelle vesti di moderatore. In fondo al comunicato riporto l’estratto delle loro dichiarazioni che furono tutte favorevoli rispetto alle nostre richieste di revisione dello Statuto. Oggi, di quei tre candidati: uno è il Rettore, uno il Prorettore Vicario e uno un Senatore. Il personale docente, che per 2/3 compone quello stesso Senato che a breve dovrà esprimersi sulle nostre richieste, votò quei candidati con un’affluenza del 90%. Con questo voglio dire che, se gli impegni morali hanno ancora un valore – in particolare per chi vive nella stessa comunità – tutto il personale docente deve essere consapevole degli impegni che coloro, che a suo tempo hanno votato e ora li rappresentano, hanno preso nei confronti della nostra categoria che ne fa una questione di riconoscimento della propria dignità con l’obiettivo di portare armonia all’interno della comunità universitaria.
Intanto, facendo un primo bilancio, posso dire che l’impegno del prof. Franzini e della prof.ssa Abbracchio di affrontare subito la revisione dello Statuto è stato rispettato. Questo anche grazie all’impegno della Prorettrice D’Amico che ha diretto i lavori della Commissione.
COSP, CTU E SLAM: CENTRI FUNZIONALI
Per quanto riguarda la seduta del Senato, la delibera di maggiore interesse è stata quella relativa alla trasformazione di COSP, CTU e SLAM in centri funzionali ai sensi dell’art.49 dello Statuto. La maggiore autonomia riconosciuta a questi centri dovrebbe permettere di raggiungere e svolgere obiettivi e funzioni di elevato impegno e qualificazione. Quello che auspico è che siano messi materialmente in condizione di poterlo fare tramite idonee risorse. Tra le altre cose potranno beneficiare di proventi derivanti da attività svolte in conto terzi che aiuterebbero anche a rimpinguare il Fondo Comune d’Ateneo. Essendo prevista all’interno dei rispettivi Consigli di Indirizzo la presenza di un membro del Senato rappresentante del personale T.A.B., ho dato disponibilità per quello dello SLAM (il cui Coordinatore Scientifico verrà proposto nella seduta di luglio).
Concludo dicendovi che il bando per la costruzione del Campus a Rho-EXPO sarà pubblicato nei primi giorni di luglio se il prossimo C.d.A. di giugno ed ANAC daranno il via libera al nuovo piano economico-finanziario e al contratto preliminare di compravendita dei terreni dove sorgerà il Campus. Vi terrò informati.
Vi ringrazio per l’attenzione e buon lavoro.
INCONTRO CON I CANDIDATI RETTORE DEL 4 GIUGNO 2018.
Alla domanda su cosa ne pensassero sulla possibilità di rivedere la composizione del Consiglio di Amministrazione (C.d.A.) prevedendo una rappresentanza del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario (T.A.B.) -attualmente assente- e sulla possibilità di aumentare, e in che misura, il peso del voto del personale T.A.B. per l’elezione del Rettore -attualmente ponderato allo 0,15 % di quello di un docente- la risposta dei candidati alla carica di Rettore fu la seguente:
Prof.ssa Abbracchio:
“Si, sono assolutamente disponibile perché penso che questa sia una comunità dove ognuno faccia la sua parte: i docenti sono importantissimi ma non potrebbero fare niente senza il personale. (..) Il peso attuale del personale per l’elezione del Rettore è vergognoso. (..) Una delle prime cose che farei se fossi eletta sarebbe modificare lo Statuto dando molto più peso a tutte le persone che compongono questo Ateneo. (…) Per quanto riguarda la rappresentanza all’interno degli Organi, sono apertissima a discutere modifiche che permettano al personale T.A.B. di essere meglio rappresentato.”
Prof. De Luca:
“Io sono assolutamente d’accordo sulla necessità di rivedere il peso della rappresentanza (ndr. del personale T.A.B.). Chi mi conosce sa che lavoro gomito a gomito e considero la componente del personale una parte naturale, un completamento naturale e fondamentale.”
Prof. Franzini:
“Il C.d.A., così come è costruito, è costruito decisamente male. (…) Funziona con poca efficienza e trasparenza. (…) Pertanto si deve porre sul tappeto immediatamente da parte del nuovo Rettore una reale riforma dello Statuto il cui primo obiettivo sia quello di riformare la rappresentanza all’interno del C.d.A. lasciando la porta aperta al personale T.A.B. così come peraltro è in quasi tutti gli atenei italiani. Per quanto riguarda la rappresentatività del personale T.A.B. nelle votazioni del Rettore, credo che sia assolutamente ridicola la percentuale attuale. Queste sono modifiche che il Rettore non può fare personalmente ma che deve sottoporre agli Organi; però ritengo che il Rettore debba avere una funzione di indirizzo, una funzione di sprone e anche di proposta. (…) La mia proposta è quella di una modifica radicale in relazione alla rappresentanza del personale T.A.B.”