RESOCONTO DELLA COMMISSIONE PER LA REVISIONE DELLO STATUTO DEL 21 MAGGIO

A cura di Davide Lo Prinzi

Nuova puntata per la revisione dello Statuto. Riuscirà il nostro Ateneo ad avere una rappresentanza eletta a suffragio universale del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario (T.A.B.) in seno al Consiglio di Amministrazione (C.d.A.)?

IMPARIAMO DAI “CUGINI”

Come avevo riportato nel precedente comunicato, nell’ultima riunione era emerso un preliminare indirizzo maggioritario che prevede di ridurre a 3 i membri esterni del C.d.A. elevando a 5 gli interni: ma la nostra richiesta è che quel membro interno in più, sia un collega T.A.B. eletto a suffragio universale dagli altri colleghi. Infatti sarebbe un paradosso che il membro T.A.B. fosse eletto da un Senato composto per 2/3 da docenti. Ricordo che l’attuale C.d.A, è composto da 11 membri: Rettore, 2 studenti e poi, eletti dal Senato, 4 esterni e 4 interni (questi ultimi tutti docenti). Penso sia sempre utile avere l’umiltà di ascoltare tutti perché chiunque può insegnarci qualcosa o fornirci utili spunti di riflessione. Pertanto in questi mesi, pervaso da questo spirito, ho esaminato gli Statuti di numerosi Atenei e mi sono convinto che la formulazione dei nostri “cugini” del Politecnico di Milano sia ottima anche se perfezionabile. Ho invitato i senatori ad esaminarla senza pregiudizi. Ve la riporto in fondo. In sostanza, oltre a Rettore e 2 studenti, ci sono 3 componenti esterni e 5 interni di cui 4 docenti e 1 T.A.B.. Gli esterni sono scelti dal Rettore mentre tutti gli interni, sia docenti che T.A.B., vengono eletti a suffragio universale dai rispettivi colleghi. Questa formula coniuga l’esigenza di competenze tecniche esterne scelte dal Rettore che è a capo dell’Ateneo, con la scelta democratica dei membri interni che ci devono amministrare.

“SINCERI DEMOCRATICI” … MA NON TROPPO

E’ ormai opinione diffusa in gran parte del mondo che, come detto nel suo intervento dalla Prorettrice Vicaria Abbracchio che ringrazio, il suffragio universale sia il metodo elettorale “più pulito”: che tutti possano essere liberi di scegliere in base ai curricula dei candidati. L’intervento è stato seguito da quelli di alcuni docenti che, in sostanza, pur definendosi “sinceri democratici”, si sono detti contrari perché convinti che gli elettori non saprebbero scegliere i migliori candidati per il C.d.A.: da notare che gli stessi che parlavano sono membri del Senato che sono stati eletti a suffragio universale dai propri colleghi.

La partita è aperta e verrà decisa tra non molto in Senato quando si dovrà votare: ogni emendamento necessiterà di 18 voti favorevoli e tra questi, ovviamente, anche quelli di docenti. L’appello che rivolgo a voi tutti che mi state leggendo è questo: parlate ai docenti con cui siete in contatto tutti i giorni, sia negli Organi che tra i corridoi dell’Ateneo e fategli capire come per noi lavoratori questa sia una battaglia per la nostra dignità.

Vi ringrazio per l’attenzione e buon lavoro.


Statuto PoliMi: art.12, c.3

Il Consiglio di amministrazione, costituito con decreto del Rettore, ha un numero di componenti pari a undici ed è composto da:
a) il Rettore, che lo presiede;
b) due rappresentanti eletti degli studenti;
c) tre componenti, scelti dal Rettore nel rispetto delle pari opportunità tra uomini e donne, tra persone italiane o straniere, in possesso di comprovata competenza in campo gestionale oppure di un’esperienza professionale di alto livello con una necessaria attenzione alla qualificazione scientifica culturale e in possesso di eventuali requisiti aggiuntivi definiti dal Senato accademico ai sensi dell’art. 11, comma 4, non appartenenti ai ruoli dell’Ateneo a decorrere dai tre anni precedenti alla designazione e per tutta la durata dell’incarico;
d) quattro componenti scelti dai docenti dell’Ateneo, secondo le modalità definite dal Regolamento generale di Ateneo, nel rispetto delle pari opportunità tra uomini e donne, tra persone italiane o straniere, in possesso di comprovata competenza in campo gestionale oppure di un’esperienza professionale di alto livello;
e) un componente scelto dal personale dell’Ateneo, secondo le modalità definite dal Regolamento generale di Ateneo, nel rispetto delle pari opportunità tra uomini e donne, tra persone italiane o straniere, in possesso di comprovata competenza in campo gestionale oppure di un’esperienza professionale di alto livello.