A cura di Davide Lo Prinzi
Finalmente in questa seduta si è iniziato a discutere delle questioni che più stanno a cuore al personale tecnico, amministrativo e bibliotecario (T.A.B.) che come vostri rappresentanti in Senato abbiamo rivendicato: peso per la votazione del Rettore (attualmente ponderato al 15%), presenza in seno al Consiglio di Amministrazione (C.d.A. dove, su 11 membri, non siamo rappresentati) e presenza nei Consigli di Dipartimento. Vi ricordo che in questa Commissione non si vota ma che i suoi lavori sono preliminari a quanto verrà poi portato in votazione in seduta plenaria del Senato nei prossimi mesi dove i rappresentanti dei docenti sono in maggioranza (19 professori e 5 ricercatori, su 35 componenti totali).
Nel mio intervento ho sottolineato come il personale T.A.B. concorra con il proprio lavoro al perseguimento delle finalità didattiche e scientifiche dell’Ateneo e che pertanto le nostre rivendicazioni non siano altro che un riconoscimento reale della nostra dignità. Quando i docenti si avvalgono della nostra professionalità nei laboratori, quando richiedono il nostro aiuto nei dipartimenti, quando usufruiscono dei servizi che noi garantiamo nelle biblioteche e nelle direzioni centrali o per la ricerca, quando si avvalgono della nostra collaborazione sulla gestione della didattica o delle carriere degli studenti, quando trovano le aule operative o hanno bisogno di assistenza informatica, in tutti questi frangenti i docenti riconoscono la dignità del nostro lavoro per un semplice motivo: non possono farne a meno, senza di noi l’Università non potrebbe funzionare. Ecco: noi non chiediamo ringraziamenti o pacche sulle spalle, questi sono solo gesti di cortesia che non guastano. Noi chiediamo che la dignità del nostro lavoro sia riconosciuta con un riconoscimento politico della nostra funzione: eleggere il Rettore che è a capo dell’Ateneo ed essere presenti nel C.d.A. dove vengono prese le decisioni più importanti per tutti.
ELEZIONE DEL RETTORE
Se è vero che nessuno dei rappresentanti dei docenti si è espresso a favore della nostra richiesta di “1 testa 1 voto”, è anche vero che tutti si sono detti favorevoli ad un innalzamento della percentuale del nostro peso per l’elezione del Rettore.
PRESENZA ELETTIVA NEL C.d.A.
Alla nostra richiesta di due rappresentanti eletti a suffragio universale del personale T.A.B. in sostituzione di due attuali membri esterni che appartengono al mondo della finanza e dell’imprenditoria, la maggioranza dei docenti che si sono espressi si sono detti favorevoli alla presenza di un solo rappresentante T.A.B. in C.d.A. (così come già avviene in molti Atenei) anche se con alcuni distinguo sulla possibilità che non sia eletto ma nominato dal Senato. Altri docenti si sono detti contrari alla nostra presenza in C.d.A.
CONSIGLI DI DIPARTIMENTO
Nessuno si è espresso a favore della nostra richiesta che tutto il personale T.A.B. faccia parte dei consigli di dipartimento così come avviene per i docenti. Si è discusso inoltre sulla possibilità di fusione tra più dipartimenti.
Come potete capire la partita è aperta ed inizia ad entrare nel vivo. Molti colleghi vivono quest’anno 2019 come l’anno dell’ “ora o mai più”. L’appello che vi rivolgo è di tenervi pronti a mobilitarviperché nulla ci verrà regalato.
Grazie per l’attenzione e buon lavoro.