L’accordo sulle PEO firmato il 16/9/2016 permetterà a più dell’80% dei lavoratori dell’ateneo di avere una progressione economica nel triennio 2016-2018. In questo periodo noi ci batteremo perché si trovino risorse il più vicino possibile al 100%.
Come preannunciato nel precedente comunicato, come FLC-CGIL abbiamo insistito particolarmente per un sistema di calcolo dell’anzianità che:
- risarcisse chi ha fatto meno progressioni nella carriera lavorativa, a parità di anzianità;
- massimizzasse il numero di colleghi che riescono a fare la progressione.
Questi risultati sono stati ottenuti.
Ricordiamo anche che la necessità di arrivare a un accordo entro settembre 2016 derivava dalla volontà di non perdere il 23% dei fondi e di non voler perdere gli aumenti dal 2016. La procedura dovrà essere semplice e permetterà l’inquadramento nella nuova posizione entro dicembre.
La progressione sarà “piena”, cioè giuridica ed economica, a differenza di quelle della scorsa tornata. Chi farà la progressione nel 2016 avrà anche gli arretrati relativi all’anno in corso.
Quel che la progressione non potrà reintegrare è il taglio che è stato fatto al fondo comune di ateneo (FCA) per finanziare la scorsa tornata di progressioni. Per questo motivo abbiamo voluto inserire nell’accordo un paragrafo sull’istituzione di una commissione che dovrà individuare delle nuove risorse per alimentare il FCA entro il maggio 2017. Il nostro obiettivo è riportare nelle buste paga la quota tagliata all’epoca, cosa che peraltro era contenuta nell’accordo su quelle progressioni, che ha sottoscritto anche l’amministrazione. Servono circa un milione di euro, che, però, non sono sottoposti a tutti i vincoli da CCNL a cui erano assoggettati i soldi per le progressioni.
L’obiettivo principale della nuova fase della contrattazione è quindi riottenere quei soldi: prepariamoci!
Per quanto riguarda i riposi compensativi, nell’attesa del lavoro dell’Osservatorio, sono state inserite due specifiche:
- Il riposo compensativo non riguarda la flessibilità: le 85 ore non comprendono, per esempio, la pausa pranzo di due ore, oppure le uscite anticipate rispetto all’orario giornaliero, che restano nell’ambito della flessibilità.
- Fermo restando che noi siamo contrari all’aumento delle giornate di chiusura obbligatoria, se un anno dovessero sfondare il numero di 7, aumenteranno in modo corrispondente anche i giorni che si possono giustificare con riposo compensativo.
Per primi abbiamo presentato una nota di biasimo, con la quale critichiamo aspramente l’insistenza della parte pubblica nel voler inserire e applicare delle clausole restrittive rispetto al recupero compensativo. La trovate allegata all’accordo.
Per finire vi ricordiamo gli altri nostri prossimi obiettivi:
- Istituzione dell’indennità di lavoro notturno per chi deve lavorare dopo le 19.30 superiore allo straordinario.
- Rivalutazione di alcune indennità legate al disagio, a partire da quella per lo smaltimento di rifiuti tossici.
- Istituzione dell’indennità di reperibilità.
- Revisione delle fasce ISEE nel welfare d’ateneo;
- Inserimento di nuovi punti del welfare d’ateneo e revisione dei criteri per alcuni punti esistenti:
- Incremento del valore del voucher per l’attività sportiva.
Fisseremo a breve l’assemblea degli iscritti, per valutare insieme questo accordo e preparare una nuova stagione di lotte, per il raggiungimento di questi importanti obiettivi.