Quanto vale la carriera di Vago?

Come molti di voi avranno appreso dal puntuale resoconto del nostro senatore Andrea Cerini, il 19 luglio Senato Accademico e CdA hanno approvato il progetto di trasferire le attività di Città Studi nell’area di Expo 2015 a Rho.

Come abbiamo scritto del nostro comunicato del 29 febbraio, riteniamo questo progetto insostenibile economicamente e dall’utilità ampiamente discutibile. Ci sembra piuttosto che Gianluca Vago abbia letteralmente ipotecato il futuro della Statale per garantirne uno a se stesso.

130 milioni di indebitamento diretto e circa altri 100 che verranno forse recuperati solo a trasferimento avvenuto vendendo, non si sa bene a chi, le
strutture dismesse di Città Studi. Tutto come da precedente progetto di giugno 2015, ma per renderlo credibile l’Ateneo ha pure pagato la multinazionale Boston Consulting Group affinché lo dichiarasse fattibile.

Se tutto va bene ci vorranno 10 anni per realizzare il progetto e nel frattempo l’Ateneo non avrà più risorse da investire in nulla, tanto meno nelle strutture di Città Studi. Incombe inoltre l’obbligo di diminuire le tasse studentesche, che ridurrebbe non poco le entrate a bilancio. Le premesse non fanno ben sperare e lo scenario più probabile è che accada quanto avvenuto per la sede di Lodi: mancanza di fondi, lavori fermi e continuo rinvio del trasferimento con tutto quello che ne consegue. Anche perché pare molto probabile che l’area Expo sia da bonificare profondamente, e c’è il rischio di un nuovo caso Santa Giulia.

Proprio per questo il vasto consenso raccolto tra le file dei docenti dell’Ateneo è disarmante. E’ comprensibile il desiderio di avere finalmente
delle sedi e dei laboratori moderni e funzionali, ma approvare a testa bassa questo progetto rischia di portarci ad una situazione peggiore di quella attuale.

Quali credibilità possono avere le promesse di questo rettore? Tra 2 anni Vago se ne andrà e magari qualcuno lo ringrazierà pure per aver contribuito a risolvere la magagna EXPO 2015. Comune di Milano e Regione Lombardia dovrebbero, la Statale certamente no. Tanto meno il Personale Tecnico-Amministrativo e Bibliotecario.