Come abbiamo sostenuto in un precedente comunicato riteniamo che un’organizzazione sindacale non debba prendere parte per l’uno o l’altro candidato nell’elezione del Rettore, il quale, se eletto, rappresenterà la nostra controparte.
Riteniamo sia invece nostro compito ribadire un principio che riteniamo fondamentale: troviamo umiliante dover votare con un voto che vale il 15% di quello di un docente. Ci siamo battuti (e nell’incontro del 25 settembre siamo anche intervenuti in merito) e ci batteremo sempre a favore del principio “UNA TESTA, UN VOTO”. Tutti i candidati nell’incontro hanno parlato di pari dignità: ci aspettiamo che appena eletti mettano mano a questa vergogna.
Invitiamo i lavoratori che si recheranno a votare (ricordiamo che tutti possono votare) a non farlo in un’ottica localistica, uniformandosi per forza a quel che fa la propria struttura, sperando nei benefici del “rettore amico”.
Noi lavoratori non facciamo parte di alcuna cordata e non ci leghiamo a nessun carro e abbiamo tutto da guadagnare ragionando con la nostra testa e scegliendo quel che ci sembra il meglio sulla base dei programmi, del dibattito del 25 settembre e sulle eventuali altre occasioni che avremo di ascoltare o leggere quello che le candidate e i candidati sosterranno.