Come molte e molti di voi siamo stati attivamente presenti all’assemblea dibattito del 25 settembre con le candidate e i candidati all’elezione di Rettore UNIMI. La prima cosa, evidentissima ai presenti è che tanto interesse e disponibilità verso le richieste dei lavoratori, in ateneo, non si erano mai visti. Miracolo della campagna elettorale-rettorale.
Ci permettiamo alcune considerazioni in merito.
Crediamo che un’organizzazione sindacale non debba prendere parte per l’uno o l’altro candidato, il quale, se eletto, rappresenterà la nostra controparte.
Nostro compito è ribadire alcuni principi, che riteniamo fondamentali.
Chiediamo discontinuità col lungo mandato di Decleva, di cui abbiamo chiesto più volte le dimissioni. Senza voler demonizzare nessuno, crediamo che la sua gestione in CRUI abbia spalancato le porte alla pessima riforma Gelmini e non abbia scongiurato i pesanti tagli, mentre negli ultimi anni, sul versante interno, abbiamo sofferto una sostanziale paralisi.
Tutti i candidati si sono pronunciati contro la l. 240/2010 e i tagli all’università. Ci chiediamo: dov’erano mentre noi, sacrificando il nostro magro salario, scioperavamo per scongiurarli?
Sulle questioni poste dalla RSU c’è stata una diffusa disponibilità. Stupore, addirittura, per il fatto che non esista un calendario d’incontri, che alcune questioni si trascinino da anni. Benissimo: da novembre, anche qui, attendiamo discontinuità.
Registriamo, da parte di alcuni candidati, una certa disinformazione sulle questioni che ci riguardano, per esempio sembrano ignorare che le progressioni verticali sono state cancellate e quelle orizzontali bloccate per legge fino a fine 2014.
Anche sul fondo comune d’ateneo non sembrano esserci idee chiarissime. Concordiamo con la proposta di alimentarlo tagliando i molti sprechi, ma le cose che si possono fare subito non sono state citate: convogliare nel fondo anche una parte delle trattenute sulla ricerca finanziata, in particolare da bandi europei, e aggiornare finalmente il tariffario per l’affitto delle aule.
Quasi tutti i candidati hanno anche sostenuto la difesa dell’università pubblica. Se il nuovo rettore dovesse pertanto, smentendosi, percorrere la via della fondazione, troverà sulla sua strada le nostre barricate.
Quindi sicuramente un’iniziativa ben organizzata dalla RSU e ben riuscita. Che è stata anche molto vista attraverso lo streaming ed è possibile vedere o rivedere in videoregistrazione.
Qualcuno potrà chiedere: e ora?
Ci sentiamo solo di invitare le colleghe e i colleghi che si recheranno a votare di farlo sulla base di quello che le candidate e i candidati hanno detto e scritto e, se volete, prendendo in considerazione i principi e le argomentazioni illustrate sopra.