Non Rappresenta(n)ti

Oltre sei mesi fa si sono tenute le tanto contestate (da noi) elezioni dei rappresentanti del personale tecnico amministrativo in senato e cda.

In questo tempo cos’hanno ottenuto per noi lavoratori?
Nulla!

Visto che non siamo prevenuti, per sei mesi abbiamo aspettato ed osservato il lavoro di chi prometteva mari e monti criticando la nostra decisione di astenersi. Ma ora, di fronte ai fatti, qualche sassolino dalla scarpa ce lo vogliamo anche togliere…

I nostri rappresentanti, dopo non essere riusciti (per limiti soggettivi) a far entrare due tecnici amministrativi in commissione statuto come in molti atenei; ora rompono il fronte dei lavoratori su tale questione.

E’ dei giorni scorsi la proposta di Naldi (UIL) e Liistro (UIL) di una bozza di statuto in cui, rispetto al documento unitario presentato dalla RSU si ignora la rappresentanza del personale T. A. negli strutture di base (dipartimento, divisione e biblioteca) concentrandosi su un posto in più nel senato e in cda.
Non ci stancheremo mai di ripetere che la vera democrazia e la vera rappresentanza le si ottengono nei posti di lavoro e non mandando 3 o 4 prescelti ad occupare ben remunerate poltrone negli organi di governo.
Non si tratta solo di una questione di pari dignità tra lavoratori, ma anche di una scelta strategica: il governo ha voluto estromettere i sindacati dall’organizzazione degli uffici, e noi coinvolgiamo direttamente i lavoratori dei dipartimenti, delle divisioni e delle biblioteche.

Analoga mossa è stata compiuta furbescamente, ma con poca originalità, da Ghezzi (CISL) e Martini (USB) che hanno ulteriormente incrinato il fronte unito dei lavoratori.

Così come ci ricordiamo i comunicati elettorali della dottoressa Varotto in cui prometteva di relazionarsi con le organizzazioni sindacali e l’RSU prima di ogni seduta del CdA… ebbene, dopo sei mesi stiamo ancora aspettando!
In compenso sappiamo che per i segretari di dipartimento il tempo l’abbia trovato, per i quali non si stanca ma di chiedere la progressione ad EP senza considerare che così facendo toglie punti organico alle nuove assunzioni e alle progressioni a C.

E che dire del dottor Domenico Surace? Per quanto animato di indubbio spirito conflittuale ci pare di capire che i suoi voti contrari alle delibere siano di pura testimonianza, come avevamo previsto già due anni fa ai tempi della nostra prima campagna di boicottaggio.
E poi vorremmo ci spiegasse la sua richiesta di far permanere in servizio oltre i limiti di età alcuni docenti associati: non sarebbe meglio liberare quei punti organico per l’assunzione di giovani tecnici amministrativi di cui siamo tanto carenti? Forse sarebbe il caso lasciare certe battaglie ai rappresentanti dei docenti, che di sicuro non hanno bisogno di ulteriori paladini…

NO ALLA OLIGARCHIA DI SENATO E CDA
PER IL COINVOLGIMENTO DEI LAVORATORI NELLE SCELTE
PER UNA VERA RAPPRESENTANZA NEI DIPARTIMENTI, DIVISIONI E BIBLIOTECHE
PER L’ELEZIONE DEMOCRATICA DI RETTORE E DIRETTORI