Nuovo Statuto: Il calendario della riorganizzazione dell’ateneo

APPROVATO UN BRUTTO STATUTO: E ORA COSA SUCCEDERÀ?

Nella seduta del 13 marzo scorso il Senato accademico ha approvato, con ampia maggioranza, il nuovo Statuto di UNIMI.
Non ritorniamo in questa sede sulle motivazioni che ci hanno portato a dare un giudizio pesantemente negativo sul nuovo Statuto (è possibile consultare i nostri comunicati sul sito www.cgil.unimi.it); motivazioni che le ultime modifiche approvate, su proposta del Ministero e del Rettore, rendono ancora più valide.

Per completare l’informazione vi indichiamo di seguito quale dovrebbe essere il calendario delle varie scadenze previste:

– pubblicazione dello Statuto su Gazzetta Ufficiale in 10-15 giorni, e quindi entro fine marzo;
entro 45 giorni dalla pubblicazione, nomina Direttore Generale da parte del CdA su proposta del Rettore;
– invio a Senato e CdA dei progetti definitivi dei nuovi dipartimenti, progetti contenenti i docenti che vi afferiranno, la proposta del personale t-a da assegnare e la proposta degli spazi da utilizzare;
– approvazione dei progetti dei nuovi dipartimenti nelle sedute del Senato e CdA di aprile (rispettivamente 17 e 24 aprile);
nei primi giorni di maggio elezione della rappresentanza del personale t-a nei consigli di dipartimento e successiva elezione dei direttori di dipartimento;
entro fine giugno elezione del nuovo Senato Accademico;
entro fine settembre elezione del nuovo Rettore;
fine ottobre elezione del nuovo CdA.

Lavoratori pulizie: la ricetta dell’intimidazione

Se volete imparare a risolvere i problemi intimidendo e minacciando la ricetta, da oggi, ve la possiamo dare anche noi.

Prendi un’azienda, come ad esempio la Pulitecnica s.r.l. (responsabile delle pulizie nella nostra università), che non rispetta neanche le basilari norme di rispetto ed educazione, figuriamoci quelle che prevedono il rispetto dei diritti dei lavoratori.

Poi prendi un gruppo di studenti, che con pazienza e passione si dedicano alla difesa dei diritti delle persone e della dignità dei lavoratori.

Organizza un banchetto con volantinaggio degli studenti in Statale, che ricordiamo essere un’istituzione pubblica di alta formazione.

Infine, fai passare “casualmente” tre o quattro personaggi di Pulitecnica s.r.l. e comincia a farli urlare, come fossero al mercato.

Condisci il tutto con imperativi di comando da padroni del mondo (ad esempio: “tu questo striscione lo devi togliere” oppure “ve ne dovete andare da qui”).

Bene, adesso avete pronto un piatto che non siete soliti assaggiare, qui in Statale, perché fin ora gli equilibri democratici della libertà di manifestazione e di pensiero si erano tenuti in piedi mantenendo la decenza dell’educazione e della dialettica.

Da oggi però, anzi da febbraio, da quando l’amministrazione ha assunto la Pulitecnica s.r.l., possiamo vantare, come Ateneo d’eccellenza, di avere la possibilità di intraprendere nuovi percorsi formativi: “Gnoseologia della minaccia”, “Filosofia dell’avvertimento”, “Metodologia dell’intimidazione”, “Letteratura dell’arroganza”.

Invitiamo l’Amministrazione a prendere atto della situazione critica, insostenibile e ora anche democraticamente rischiosa che si è creata nel nostro Ateneo con l’appalto a Pulitecnica, rispetto ai lavoratori dell’azienda, ai dipendenti dell’università, a tutti gli utenti e ai sindacalisti.

E invitiamo altresì l’Amministrazione a uscire finalmente dalla logica del risparmio sugli appalti a qualunque costo.

NOTA: Mercoledì 14 marzo 2012, un gruppo di studenti ha organizzato un banchetto, volantinando un comunicato sulla situazione dell’appalto di pulizie e appendendo uno striscione che recitava “Nessun lavoratore senza stipendio” nel cortile centrale della Statale. Alle 17 si sono presentati 4 responsabili di Pulitecnica s.r.l. che hanno intimato gli studenti e una nostra sindacalista di togliere lo striscione e smettere il volantinaggio. Al rifiuto di questi i 4 responsabili hanno alzato i toni e hanno aggredito verbalmente i presenti. Il teatrino è stato fermato solo dall’intervento della nostra sindacalista che, una volta constatata l’impossibilità di dialogare civilmente con i suddetti, ha deciso di andare ad avvisare un dirigente del parapiglia creato da Pulitecnica s.r.l.

Il buon esempio

Il nostro Ateneo, all’interno di un convegno organizzato dal Centro Interdipartimentale Studi e Ricerche “Donne e Differenze di Genere”, oggi si collega in videoconferenza con la Ministra Fornero.

Un esempio di donna che ha fatto carriera, che è riuscita ad arrivare in cima, là dove pochissime riescono.

E probabilmente, alla pari, e forse più dei suoi colleghi uomini, riuscirà finalmente a cancellare quest’articolo 18. A dare il colpo di grazia al nostro già misero stato sociale. A cancellare dalla quotidianità quel che resta di giustizia sociale.

In questo 8 marzo vogliamo guardare i fatti.

E’ un fatto che lavoro precario-flessibilità-taglio alla spesa pubblica non costituiscono innovazione ma relegano le donne a un ruolo di sempre più marcata dipendenza ed emarginazione.

E’ un fatto che tutti i giorni decine di lavoratrici sono espulse dai luoghi di lavoro sotto l’incudine della crisi e nel silenzio-assenso del governo dei banchieri.

E’ un fatto è che nel nostro Ateneo ci sono lavoratrici che lavorano con bassissimi salari e che rischiano di essere licenziate. Grazie ad un sistema di sfruttamento, ormai consolidato, con cui questo governo sembra proprio andare a braccetto. Sono le donne delle pulizie, le ultime in classifica.

E’ un fatto che in un Ateneo che organizza per l’8 marzo convegni sulle questioni di genere, nessuno ha mai pensato a chiedere alle donne che ci lavorano cosa pensano della riorganizzazione che è alle porte.

Il fatto non è la carriera. E’ la lotta.

Cara ministra e care docenti organizzatrici del Convegno, l’unico esempio che ci sentiamo di riconoscere è quello di chi porta emancipazione e giustizia alle donne (e agli uomini) di ogni ordine e grado e non chi, in carriera o meno, le impoverisce e le svende al libero mercato!

Buon 8 marzo a tutte le donne che lottano per un mondo senza sfruttatori e sfruttati.

Con un’avvertenza: le date e le ricorrenze sono delle buone occasioni per far emergere o riemergere problemi che però devono trovare cittadinanza e risposte per tutto l’anno.

Trattenuta TFR: Questa non ce l’aspettavamo!

Siamo rimasti a bocca aperta leggendo il comunicato di USB sulla restituzione della trattenuta per il TFR: pur di attaccare qualcuno (unica cosa che sanno fare ultimamente), danno un’interpretazione della norma sfavorevole ai lavoratori e inusualmente moderata per i loro toni abituali.

Non ci resta da dire che ministero e amministrazioni ringraziano USB per la brillante interpretazione… i lavoratori un po’ meno!

Per quanto ci riguarda, come CGIL, riteniamo che siano fondati i motivi per cui quel 2,5% calcolato sull’80% del nostro stipendio non debba più essere trattenuto e proseguiremo con tutte le iniziative volte ad ottenere questo considerevole risparmio per i lavoratori.

Senza alcuna vergogna

Il nostro Rettore è senza vergogna!

Vi avevamo segnalato nei giorni scorsi che dal Ministero erano arrivate ben sette pagine di osservazioni scritte sullo Statuto elaborato da UNIMI. Le modifiche proposte erano di varia natura e importanza ma il segno complessivo andava nella direzione di un accentramento dei poteri sulla figura del rettore e del CdA, confermando l’emarginazione del ruolo del personale tecnico amministrativo.

Ora, nelle ultime sedute di C.d.A. e Senato, riferendo colloqui (naturalmente informali e quindi non verificabili) con il Ministero, Decleva ha proposto di attribuire al rettore la designazione di almeno tre membri del nuovo C.d.A.

Modifica di cui non v’era alcuna traccia nelle osservazioni inviate dal Ministero!

Decleva così otterrebbe, grazie a uno stratagemma, di capovolgere una decisione della commissione che lo aveva contrastato efficacemente riducendo un poco i poteri semi-dittatoriali attribuiti al rettore.

Se qualcuna/o poteva ancora avere dei dubbi sul ruolo e la figura dell’attuale rettore questa ultima uscita lo qualifica senza alcun dubbio.

A fronte di questo ulteriore esempio ribadiamo la nostra richiesta che ripetiamo da mesi:

CHIEDIAMO CHE SE NE VADA AL PIÙ PRESTO QUESTO INAMOVIBILE E INAFFIDABILE RETTORE CHE NON CONOSCE VERGOGNA ALCUNA!

Scippatori? Facciamo un po’ di chiarezza sui fondi pensione

Proviamo a fare chiarezza sulla questione dei fondi pensione.

Il primo punto che ci preme precisare, vista l’inesattezza di una delle comunicazioni arrivate ai lavoratori negli scorsi giorni, è che non esiste nessuno scippo del TFR.
I lavoratori dell’università potranno, volontariamente, come è successo in altre categorie, decidere se aderire o meno al fondo.

Il secondo punto che è utile sapere è che il CCNL 2006/2009, che prevede l’istituzione del fondo (art. 94) è stato firmato, oltre che dalla CGIL, anche da CISL, UIL, RDB (ora USB), CSA, UGL, CISAPUNI (per chi volesse verificare: CCNL 2006/2009)

Come CGIL della Statale non abbiamo mai condiviso il ricorso ai fondi pensione, a maggior ragione in un periodo come questo, in cui qualsiasi tipo di fondi, e quindi anche i fondi pensione, hanno riportato forti perdite. Per questo motivo, se si dovrà esprimere un’opzione, avviseremo per tempo e offriremo tutta la documentazione necessaria.

Sempre rispetto a comunicati visti negli ultimi giorni, precisiamo che la sciagurata legge Brunetta, con le famigerate 3 fasce di merito, non è stata ancora applicata, tanto meno in università.

Questo grazie soprattutto a chi vi si è opposto e ha scioperato da subito.

Marcegaglia e i fannulloni

Cara Marcegaglia,

forse non lo sai, ma il sindacato è un movimento di lavoratrici e lavoratori che lottano per affermare e difendere i propri diritti e ideali.

Noi donne e uomini che lavoriamo, sappiamo bene quanto è cambiata in meglio la vita quando abbiamo lottato per poter studiare, avere una casa, parità di salario, orari di lavoro umani, una pensione, la tutela della maternità e della paternità, la difesa dei minori contro lo sfruttamento.
Noi donne e uomini che lavoriamo sappiamo che possiamo fare di più e meglio.

Soprattutto, sappiamo che dobbiamo difendere quello che tu e i tuoi amici ci state portando via.

Cara Marcegaglia, non mistificare.

Forse puoi fregare chi ti sta a fianco, noi no.
Noi lo sappiamo dove sta il valore.

Lunedì 27 sciopero lavoratori delle pulizie

LUNEDI 27 FEBBRAIO – ORE 9.00 – VIA FESTA DEL PERDONO 7

In solidarietà con lo SCIOPERO DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI DELL’IMPRESA DI PULIZIE E PRESIDIO abbiamo proclamato l’ASSEMBLE DEL PERSONALE per dare la possibilità alle lavoratrici e ai lavoratori dell’ateneo di partecipare al presidio.
La partecipazione sarà coperta con permesso assemblea.

Niente di nuovo sul fronte impresa di pulizie.
Ovvero niente di nuovo da parte dall’amministrazione. La quale, con fare nebbioso e poco trasparente si nasconde ancora dietro cavilli legali per non riconoscere la sua fondamentale responsabilità nella incresciosa situazione che si è venuta a creare.
I lavoratori delle pulizie aspettano infatti ancora che l’Amministrazione dia loro risposte certe per quanto riguarda il loro futuro di lavoratori della Statale.
Ma in fondo siamo in Italia, dove chi sbaglia di solito se la cava con qualche chiacchiera fumosa.
Così fa la nostra Amministrazione, promettendo risoluzioni decise e pugno di ferro contro chi non rispetta i diritti dei lavoratori.
Promettendo di salvare le vittime di un’ingiustizia che lei stessa ha creato con una gara malamente impostata, che ha avuto risultati disastrosi.
Vorremmo chiedere all’amministrazione chi sarà a pagare gli errori da lei commessi.
Il dirigente legale, momentaneamente capro espiatorio dell’incapacità di un’intera classe dirigente di svolgere correttamente il proprio lavoro, non sa più che pesci pigliare.
Ha riferito ai lavoratori che l’Amministrazione è dalla loro parte e che farà di tutto per aiutarli.
Ha riferito a noi dipendenti e agli studenti che l’Amministrazione capisce il loro disagio nel trovarsi a lavorare o a studiare in ambienti che non vengono puliti da giorni, settimane, mesi.
Ma all’orizzonte non si vede nessun cambiamento sostanziale.
Da parte nostra, abbiamo le idee ben chiare su chi è il responsabile e chi dovrà, con ogni mezzo, mettere la parola fine a questa, ahimè non nuova, ahimè già vista circostanza.
Che cosa direbbero il Rettore e il Direttore, responsabili di quel che succede in università, se gli si chiedesse di intervenire per sanare la situazione di famiglie attualmente gettate sul lastrico?
Chiediamo alle due più alte personalità dell’Università degli Studi di Milano di assumersi anche gli oneri del ruolo che ricoprono, oltre che gli onori.
Ribadiamo che, come FLC CGIL d’Ateneo, non ci faremo prendere in giro dalle chiacchiere di chi non vuole assumersi la responsabilità delle proprie azioni.
Ribadiamo che sosterremo la lotta di ogni singolo lavoratore dell’Università degli Studi di Milano, chiedendo a gran voce, a chi ha sbagliato, di pagare

Cane non mangia cane – ovvero le ultime novità sul nuovo statuto

Prendete i seguenti ingredienti:
– un gruppo di professori universitari al governo (purtroppo) del paese;
– un gruppo di professori universitari al comando (purtroppo) in Ateneo;
– un ministro ex-rettore e ex presidente del CNR;
– un rettore che ha sempre dialogato con il governo precedente e con l’allora ministra. Rettore che ha raggiunto il ragguardevole primato di essere in carica, proroga dopo proroga, da quasi 11 anni – lo Statuto attualmente in vigore prevede un massimo di 8 anni – e di cui non si vede ancora il pensionamento.

Amalgamate bene gli ingredienti con uno Statuto quasi perfettamente in linea con i dettami della (contro)-riforma Gelmini dell’università e lasciate cuocere a fuoco lento per circa 4 mesi.
Qualcuna/o si può stupire che il risultato sia che il Ministero, nell’assaggiare questa pietanza, la dichiari buona anche se migliorabile?

Il 15 febbraio scorso il Ministero ha recapitato le proprie considerazioni sull’ipotesi di Statuto di Unimi, confermandone l’impianto di fondo.

Certo, qualche ingrediente non è stato considerato di prima qualità, in qualche momento della preparazione i cuochi sono sembrati distratti.
Come quando si sono intestarditi a estromettere la componente studentesca dal Nucleo di valutazione, oppure, sempre per lo stesso organismo, non hanno voluto indicare neppure il numero di componenti. Oppure quando hanno considerato superfluo inserire le sanzioni da comminare per la violazione del codice etico.
Tutte questioni definite per legge e obbligatorie……e che erano state più volte segnalate in commissione!

Ma l’impianto complessivo non è certo mutato: accentramento dei poteri sulla figura del rettore e del CdA, emarginazione del ruolo del personale t-a.
Anzi il Ministero ha ulteriormente approfondito questa tendenza togliendo ulteriori poteri al Senato e imponendo che l’elezione del CdA non si svolga “con il voto segreto del Senato”.

Nel confermare il giudizio negativo che avevamo dato, insieme alla maggioranza delle delegate e dei delegati della RSU uscente, sulla bozza di nuovo Statuto, confermiamo il nostro impegno passato, presente e futuro a contrastare gli esiti di questa contro-riforma e a cercare di valorizzare il ruolo e la partecipazione del personale t-a nella gestione dell’Ateneo.

Mobilità casa-lavoro

L’istituzione dell’area C sta modificando le abitudini di molti lavoratori aumentando, tra l’altro, il numero di chi si reca al lavoro con la bicicletta (soprattutto quando il tempo è più clemente…) e diminuendo quello di chi continua ad utilizzare l’automobile.

I sacrifici che questa positiva scelta comporta esigono, a nostro parere, che l’Università non richieda deroghe di sorta, come invece hanno fatto altri enti, e che si adoperi per agevolare il più possibile chi utilizza mezzi di trasporto non inquinanti.

Abbiamo chiesto all’amministrazione che nei parcheggi dell’ateneo interni all’area C siano installate delle nuove rastrelliere per le biciclette (protette nel caso siano collocate in spazi aperti), o aumentato il numero dove già sono presenti. In allegato copia della lettera inviata.

Manifestazione “Treni notte, un bene comune”

La nostra opposizione alle politiche restrittive sui servizi pubblici è fortemente motivata dagli effetti di impoverimento che vediamo sempre più incidere sulle famiglie dei lavoratori. In particolare il problema dei trasporti è di primaria importanza e ha motivato la solidarietà che abbiamo espresso con la visita al presidio dei ferrovieri durante l’ultima nostra giornata di sciopero.

In attesa di organizzare una nostra iniziativa sul diritto alla mobilità, il Comitato Iscritti FLC-CGIL ha dato l’adesione alla manifestazione che si terrà il prossimo sabato pomeriggio in Piazza San Babila tra le 15 e le 19, come riportato di seguito.

Invitiamo tutto il personale a parteciparvi.

Cordiali saluti,
FLC-CGIL UNIMI

 

TRENI NOTTE, UN BENE COMUNE – MANIFESTAZIONE A MILANO
Binario 21 chiama Italia – gruppo di cittadini a sostegno dei lavoratori licenziati dei treni notte e a difesa del trasporto pubblico come BENE COMUNE – organizza e invita a partecipare alla

MANIFESTAZIONE “TRENI NOTTE, UN BENE COMUNE”
SABATO 4 FEBBRAIO 2012
Milano, Piazza Cairoli (angolo Beltrami) – ore 15.00 – 19.00

Carmine Rotatore, Giuseppe Gison, Oliviero Cassini e i loro compagni ferrovieri sono da ormai quasi due mesi sulla Torre Faro della Stazione Centrale di Milano e sulla pensilina sottostante per protestare, in modo civile e pacifico, contro il licenziamento loro e dei loro colleghi, 800 in tutta Italia, da parte di Servirail e per chiedere il ripristino dei treni notte, soppressi in conseguenza ai tagli attuati da Trenitalia.

Numerosissime le dimostrazioni di solidarietà ricevute da parte di varie componenti della società civile – singoli cittadini, associazioni, movimenti – e da rappresentanti delle istituzioni, esponenti politici e sindacali, che, nel corso di questi quasi due mesi, si sono recati alla pensilina del binario 21 per portare appoggio morale e materiale al presidio (tra gli altri, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il consigliere regionale Giulio Cavalli, il consigliere provinciale Massimo Gatti, il presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo con i consiglieri Mirko Mazzali e Anna Scavuzzo, il Segretario Generale CGIL Susanna Camusso, Salvatore Borsellino, Vinicio Capossela, il Teatro Officina con Massimo de Vita).

I treni notte costituiscono un servizio pubblico indispensabile, un vero e proprio BENE COMUNE che dev’essere difeso e preservato. E’ quindi interesse di tutta la cittadinanza che l’Italia resti unita e che vengano ripristinati quanto prima i collegamenti su rotaia a prezzi accessibili e a tratta unica senza scali.

Ecco perché, accanto all’attività sindacale che ha come giusto e auspicabile obiettivo una soluzione soddisfacente della vertenza