Risposta Immediata

Lunedì 12/12 in concomitanza con lo SCIOPERO GENERALE di 4 ore della CGIL (a cui il pubblico impiego non può partecipare perchè non c’è il preavviso previsto dalla l.146), ci sarà un’assemblea sindacale di 4 ore in piazza della Scala. Purtroppo altri sindacati balbettano o vogliono agire per loro conto, ma è necessario far sentire subito il nostro NO al governo.

Sicuramente da un governo di banchieri e lobbisti non ci si poteva aspettare qualcosa di diverso: pagheranno lavoratori e lavoratrici (soprattutto), nonché i pensionati. Questo con buona pace del Corriere della Sera, che continua a sostenere che il grosso della manovra lo pagheranno i redditi elevati e che sarebbero stati necessari più tagli. Ci han solo dato facce un po’ più presentabili delle precedenti per far digerire la nuova stangata.

I tagli ci sono, come sempre, agli enti locali, e quindi ai servizi. E ci sono anche altre infamie, come il mancato adeguamento all’inflazione delle pensioni sopra i 936 euro, o la cancellazione di fatto delle pensioni di anzianità. Per chi possiede un’abitazione l’aggravio sarà pare di oltre 600 Euro.

Rimangono poi dei veri tabù della politica italiana.
Le spese militari sono intoccabili: 25 miliardi di Euro all’anno per comprare aerei F135 non vengono messi in discussione, la Chiesa cattolica continua a essere esentata dal pagare l’ICI per la stragrande maggioranza dei suoi immobili, l’aliquota IRPEF più alta, quella del 43%, non può mai essere alzata (è stata quasi dimezzata in 30 anni). Risultato: come dimostra l’ultimo rapporto dell’OCSE l’Italia è un paese sempre più diseguale.

Pensare che i banchieri che governano l’Italia vogliano salvare il paese è un grave errore. Vogliono salvare se stessi. Monti rinuncia volentieri a uno dei suoi stipendi se poi può applicare liberamente quanto previsto dalla lettera della BCE. Le banche, dopo la crisi del 2008, hanno ricevuto fiumi di soldi pubblici e li stanno usando per speculare contro l’Euro. Noi stiamo pagando questo conto. Le industrie chiedono “soldi per lo sviluppo”, cioè per se stesse. Anche loro li chiedono a noi, lavoratori e pensionati.

E’ necessaria una risposta che metta insieme lavoratori stabili e precari, pensionati, giovani della “generazione senza futuro”. Ed è necessaria una risposta a livello internazionale.
Quella che chiamano “salvezza dell’Italia” è in realtà la salvezza di un’élite sempre più ristretta.

Ci troviamo alle 8.30 in via Festa del Perdono. L’assemblea può essere giustificata col monte ore assemblee, usando la procedura online, all’interno della fascia oraria 8-12.