Il “macro-modello organizzativo della struttura amministrativa centrale”, presentato al tavolo sindacale e al senato, contiene una nuova definizione dei livelli professionali che va ben oltre quando previsto dal CCNL e dal contratto d’ateneo. E’ necessario che l’amministrazione chiarisca per bene le implicazioni di questo nuovo modello e convochi un tavolo sindacale per avviare una contrattazione.
Da anni segnaliamo l’urgenza di una riorganizzazione e troviamo condivisibili gli obiettivi generali illustrati nel documento. Ma sempre da anni sentiamo risuonare parole altisonanti che lasciano inalterata la situazione dei lavoratori, fatta di sotto inquadramento, scarso coinvolgimento e spesso marginalizzazione e mortificazione.
Pertanto chiediamo che la riorganizzazione proceda col pieno coinvolgimento delle rappresentanze sindacali, per quanto concerne le loro competenze, e degli stessi lavoratori delle strutture interessate.
In senato accademico abbiamo anche fatto presente che alcuni direttori di dipartimento hanno compilato dei fantomatici pagellini su competenze e comportamenti dei lavoratori, chiedendo chi lo avesse deciso e se c’entrasse qualcosa con la riorganizzazione. La risposta è stata che qualcuno ha proceduto all’insaputa dell’amministrazione, la quale NON HA AVVIATO NESSUNA PROCEDURA DI VALUTAZIONE. Attendiamo di sapere chi lo ha fatto, per quali finalità e chiediamo che le schede abusivamente compilate vengano distrutte.
Durante l’ultimo tavolo tecnico del 7 dicembre i nostri delegati RSU hanno ricordato all’amministrazione diverse istanze alla quali non è stata data risposta.
Tra le situazioni segnalate una delle più gravi è quella relativa al CASLOD, istituito ormai da mesi. Il suo consiglio di indirizzo prevede dei rappresentanti del personale, che non sono mai stati eletti. Alcuni dipendenti operano in postazioni prive di telefono, collegamento a internet e in alcuni casi, manca perfino il riscaldamento.
Non condividiamo le risposte ricevute in senato accademico, e cioè che il CASLOD sarà riorganizzato e quindi è inutile eleggere i rappresentanti, e che comunque il senato ha sbagliato a votare un regolamento del CASLOD perché qualsiasi scelta organizzativa sarebbe di unica competenza del direttore generale.
Sollecitiamo l’amministrazione a rispondere alle istanze dei lavoratori che hanno partecipato numerosi alle nostre assemblee e che chiedevano postazioni di lavoro consone al servizio erogato e a indire in tempi brevi le elezioni dei rappresentanti del personale, come previsto da un regolamento regolarmente votato dal senato accademico più di un anno fa.