Proviamo a fare chiarezza sulla questione dei fondi pensione.
Il primo punto che ci preme precisare, vista l’inesattezza di una delle comunicazioni arrivate ai lavoratori negli scorsi giorni, è che non esiste nessuno scippo del TFR.
I lavoratori dell’università potranno, volontariamente, come è successo in altre categorie, decidere se aderire o meno al fondo.
Il secondo punto che è utile sapere è che il CCNL 2006/2009, che prevede l’istituzione del fondo (art. 94) è stato firmato, oltre che dalla CGIL, anche da CISL, UIL, RDB (ora USB), CSA, UGL, CISAPUNI (per chi volesse verificare: CCNL 2006/2009)
Come CGIL della Statale non abbiamo mai condiviso il ricorso ai fondi pensione, a maggior ragione in un periodo come questo, in cui qualsiasi tipo di fondi, e quindi anche i fondi pensione, hanno riportato forti perdite. Per questo motivo, se si dovrà esprimere un’opzione, avviseremo per tempo e offriremo tutta la documentazione necessaria.
Sempre rispetto a comunicati visti negli ultimi giorni, precisiamo che la sciagurata legge Brunetta, con le famigerate 3 fasce di merito, non è stata ancora applicata, tanto meno in università.
Questo grazie soprattutto a chi vi si è opposto e ha scioperato da subito.