In queste settimane è in fase di costituzione il CUG (Comitato Unico di Garanzia).
Spettano al CUG compiti di studio, di proposta, di promozione, consultivi, di vigilanza e di segnalazione in materia di discriminazioni, pari opportunità, mobbing, disabilità e rischi per la sicurezza e la salute correlati allo stress da lavoro. Non poco.
Se tale organo non comprenderà tutte le organizzazioni sindacali presenti in ateneo, come potrà deliberare su discriminazioni o pari opportunità in Ateneo? Per questo la CGIL d’Ateneo ha chiesto che nella sua composizione sia presente anche USB in quanto realtà rappresentativa dell’Ateneo.
Oltretutto la prima bozza di regolamento inviata dall’Amministrazione a luglio parlava giustamente di “organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello di amministrazione” e ha modificato questa posizione solo a seguito della richiesta di Cisl e Uil di escludere USB in quanto sindacato non rappresentativo a livello nazionale.
Di seguito la nostra nota al verbale dell’incontro di trattativa del 9 ottobre.
Al Direttore Generale
Dott. A. Silvani
Al delegato del Rettore alle Relazioni sindacali
Prof. Alessandro Boscati
Alla Capo Divisione – Divisione Stipendi e Carriere del Personale
Dott.sa A. Canavese
Oggetto: nota al verbale del 9 ottobre 2013
La FLC-CGIL d’Ateneo chiede che la composizione del CUG preveda anche una rappresentanza delle organizzazioni sindacali non rappresentative a livello nazionale e cioè, nel caso specifico, di USB. Questo perché lo spirito del CUG dovrebbe essere quello di un organo il più democraticamente rappresentativo delle realtà dell’Ateneo e la rappresentatività di USB è dimostrata dall’essere in RSU avendo ottenuto il 12,37% dei voti alle ultime elezioni RSU.
Distinti saluti
Milano, 10 ottobre 2013
p. FLC CGIL d’Ateneo
(Andrea Cerini, Caterina Gimelli, Davide Lo Prinzi)