Finora non abbiamo inviato resoconti di sigla, convinti che fosse sufficiente quello puntuale della RSU.
Una trattativa è fatta di tante proposte e controproposte , riportarle tutte è impossibile e spesso fuorviante.
L’incontro del 18/4, però, segna un punto di svolta sul quale sentiamo la necessità di esprimerci.
Il bluff della delegazione di parte pubblica, che voleva proporre un accordo col 56% di progressioni in 3 anni (sempre che non intervengano risorse da un nuovo CCNL o da qualche lotteria…) e un reintegro del fondo comune di ateneo per tutti, è stato smascherato : mancano ancora 700.000 euro circa e non sono stati in grado di dirci dove pensano di trovarli , dato che le loro ipotesi si sono rivelate impraticabili.
Hanno dovuto ammettere che la loro idea era farci firmare subito l’accordo sulle progressioni e rimandare l’integrazione del fondo a un futuro fatto di “verifiche” tecniche e nuovi direttori quanto mai incerto.
Respinto al mittente , suggerendo, peraltro, un chiaro elenco delle voci da cui poter reperire, le risorse necessarie a raggiungere gli obiettivi contenuti nella mozione votata in assemblea .
Abbiamo respinto al mittente anche lo spauracchio dei revisori dei conti . Siccome nessuno ha il coraggio di dire di no alle sacrosante richieste di lavoratori con contratto e busta paga inchiodati dal 2009, si getta la croce su personaggi considerati “terzi” (una sorta di ispettori generali di Gogol’).
In altri atenei i revisori hanno effettivamente contestato vecchi accordi e fatto restituire dei soldi ai lavoratori. Ebbene: come ci mobilitiamo contro l’amministrazione, siamo perfettamente in grado di mobilitarci contro i revisori , e anche far sì che dirigano il loro sguardo, verso i veri sprechi di denaro e non sempre verso le misere tasche dei lavoratori.
Finiti i conigli da estrarre dal cilindro, l’attuale delegazione ha provato a recriminare sulla nostra mancanza di fiducia e sull’avere mobilitato i lavoratori. Respinte al mittente pure le recriminazioni: grazie alla mobilitazione dei lavoratori la delegazione di parte pubblica è stata convocata dal rettore per sbloccare la situazione. Ricordiamo la promessa, fatta davanti alla porta del suo ufficio, di trovare le risorse per la totalità degli aventi diritto.
L’incontro del 18, quindi, ha portato poco di concreto. E’ stata solo ipotizzata una soluzione praticabile a uno dei pasticci fatti dall’amministrazione sul welfare d’ateneo : estensione del periodo temporale di riferimento e aumento in futuro del contributo per palestre e piscine, data l’impossibilità di rimborsare quanto finora speso. Dall’anno prossimo sarebbe l’amministrazione a convenzionarsi con le strutture sportive e a pagarle.
Su questo si esprimerà la RSU. Ci è stata inoltre comunicata l’imminente apertura delle buste della gara internazionale per la nostra polizza sanitaria.
Il resto al prossimo incontro, ma senza più temporeggiamenti. L’impegno del rettore è stato: risorse entro un mese per rispondere alle richieste dell’assemblea dei lavoratori.
Qui la locandina, per la diffusione presso le bacheche sindacali.