Qui la locandina da stampare e appendere.
Nell’incontro di trattativa del 27 maggio si è a lungo discusso delle politiche di welfare da adottare in questo ateneo; come sapete, di fronte al blocco prolungato dei contratti e del salario accessorio, l’unico strumento che abbiamo nell’immediato per difendere il nostro potere d’acquisto è quello di istituire un welfare d’ateneo che faccia fronte alle necessità più impellenti del personale.
Come sigla ci siamo mossi già nel 2012 portando numerose richieste all’amministrazione su come avrebbe dovuto essere il welfare (qui trovate il nostro comunicato del 4 dicembre 2012: Contrattazione – Le Nostre Proposte ).
Dopo una lunga trattativa durata quasi 3 anni pare che finalmente si stia arrivando a conclusione di questo estenuante percorso, ma vediamo nel dettaglio le singole voci partendo da quelle già attive:
Fondo trasporti. Per il personale tecnico, amministrativo, bibliotecario (T.A.B.) si prevede l’aumento dello stanziamento da 210.000 € a 300.000 € e la copertura fino all’80% dell’abbonamento annuale (attualmente è al 34%) sempre nel limite di legge di 258,00 €/anno.
Voucher asili nido. Per il personale T.A.B. il fondo proposto ammonta a 60.000 €. Rimane confermato il metodo di erogazione e di calcolo dell’anno scolastico 2014/15, sia come sigla, che come RSU abbiamo rigettato la proposta dell’amministrazione che stabiliva un tetto massimo molto inferiore alla metà del massimo erogabile e che avrebbe penalizzato gravemente gli ISEE più bassi; abbiamo quindi proposto un massimale più equo, fermo restando la garanzia di chi già ne usufruisce di non vedersi cambiare le regole durante il ciclo educativo (clausola già applicata 2 anni fa). Abbiamo inoltre richiesto di aumentare il fondo disponibile a 80.000 €, in previsione di una maggiore adesione all’istituto. Rimane il limite del 50% del contributo dal secondo figlio in poi.
Voucher centri estivi. Per il personale T.A.B. il fondo proposto ammonta a 30.000 €. Rimane confermato il metodo di erogazione e di calcolo dell’anno 2014, con l’introduzione di un tetto di 300,00 € per figlio.
Per quanto riguarda i nuovi istituti che sono stati presentati troviamo:
Attivazione di un piano di assistenza sanitaria per i dipendenti. Per il personale T.A.B. il fondo proposto ammonta a 600.000 €. Non è previsto alcun contributo da parte del dipendente, mentre dovrebbe esserci per i familiari. Sui contenuti e la formula di questa voce l’amministrazione darà comunicazione a seguito di incontri con agenti di alcuni istituti operanti nel settore, dopodiché seguirà una gara pubblica con i relativi tempi tecnici.
Attività motoria e benessere psicofisico dei dipendenti. Per il personale T.A.B. il fondo proposto ammonta a 180.000 €. Si prevede un contributo fino a 100,00 € per l’iscrizione a corsi sportivi, palestre e piscine. Essendo sempre stata una nostra proposta di sigla, abbiamo accolto con favore la sua istituzione.
Diritto allo studio dei figli da scuola materna ad università. Per il personale T.A.B. il fondo proposto ammonta a 245.000 €. Si prevede un contributo su base ISEE per le spese di mensa, libri di testo, trasporti, servizi di pre scuola e dopo scuola, per i figli dalla scuola materna all’università. Come RSU abbiamo chiesto di includere le attività motorie e i corsi di lingue; inoltre abbiamo richiesto di utilizzare la stessa formula di calcolo utilizzata per i voucher degli asili nido e di aumentare il limite totale e per figlio giudicato assolutamente insufficiente. Rimane il limite del 50% del contributo dal secondo figlio in poi.
Attività culturali. Come sigla e come RSU abbiamo chiesto che questa voce sia oggetto di un tavolo di trattativa dedicato, in quanto coinvolge anche i CRAL d’ateneo (LADU e CRUSM).
Si è inoltre accennato ad altri istituti, attualmente in fase di studio, dei quali vi riporteremo man mano che verranno affrontati.
La nostra valutazione come sigla è nel complesso positiva, anche perché vengono riprese ed attuate gran parte delle nostre richieste di fine 2012, ma daremo un giudizio definitivo solo di fronte all’attuazione dell’intero pacchetto di interventi e non sulla base di intenzioni, per quanto condivisibili.