Bilancio di previsione 2015, il perche’ della nostra astensione

Nella seduta del 16 dicembre, il senato accademico era chiamato ad esprimere la propria valutazione sul bilancio di previsione 2015. Come delegazione FLC CGIL abbiamo riscontrato due criticità che ci hanno indotto ad astenerci al momento del voto:

  • la prima riguarda Il capitolo relativo alle iniziative di welfare aziendale che ripropone lo stesso stanziamento dello scorso anno. Va detto che la contrattazione, partita in ritardo, non ha ancora definito tutti gli interventi, ma è ben chiaro che il milione di euro stanziato non potrà minimamente garantire tutti gli interventi previsti, anche per la volontà dell’amministrazione di ampliare la platea oltre al personale tecnico amministrativo. Per quanto ci sia stato l’impegno ad ampliare lo stanziamento in funzione di come andrà la contrattazione, chiediamo che quanto stanziato e non speso nel 2014 vada ad incrementare il fondo strutturalmente.
  • la seconda riguarda le politiche di risparmio energetico: come sicuramente ricorderete, numerose volte abbiamo denunciato i vari sprechi di cui siamo venuti a conoscenza, così come non possiamo dimenticare che gli elevatissimi costi energetici del nostro ateneo sono stati oggetto di critica anche in sede di spending review. Ora riteniamo che un piano chiaro per il risparmio energetico non sia più rinviabile; anche perché, se si attribuisce molta importanza ai comportamenti, i risultati si possono ottenere solo sulla base di interventi noti a tutti e col coinvolgimento di tutte le componenti dell’ateneo. Ricordiamo pertanto anche la promessa fatta dal Rettore di un tavolo congiunto sugli sprechi e sull’edilizia, promessa che data ormai un anno e mezzo fa e alla quale non si è più fatto seguito.