Casa o non casa, la batosta è per tutti

Il nostro governo di Robin Hood al contrario (cioè che tolgono ai poveri per dare ai ricchi) le pensa tutte pur di vessarci: l’ultima scoperta è inventarsi una nuova tassa sulla casa, la Ta.S.I., fissarne la scadenza, ma non dire come e quanto pagare… così, tanto per rendere ancora più impossibile la vita ai cittadini.

Se poi si ha la sfortuna di avere una giunta come quella di Milano, che ha scelto di punire sistematicamente i redditi medio bassi, per noi lavoratori dipendenti la batosta è assicurata, tanto da far rimpiangere la famigerata IMU.

Ma ovviamente la scure non poteva risparmiare pure chi la casa non ce l’ha; difatti dal Decreto casa emergono provvedimenti a dir poco criminali, soprattutto perché negano diritti basilari alle fasce più deboli della popolazione; chi cioè, a fronte di un sistema di edilizia popolare clientelare e inefficiente, è obbligato ad occupare un’abitazione. Si consideri che a Milano nel 2014 ci sono stati circa 12.000 sfratti, a fronte di 23.000 domande inevase per case popolari e 60.000 alloggi vuoti tra pubblico e privato. Un vero e proprio dramma su cui alcuni politici speculano alimentando guerre tra poveri (dare la casa prima agli italiani, come se si potesse lasciare famiglie a dormire per strada). Le case ci sono, basterebbe spendere meno per l’expo e di più per renderle agibili e assegnarle!

Il decreto prevede che questi cittadini non potranno avere più la residenza, gli allacci ad acqua, luce e gas e l’accesso ai bandi per l’edilizia popolare per 5 anni. In sostanza gli si nega non solo il diritto all’abitare, ma addirittura i beni più essenziali.

Ma non è finita qui! Sempre nello stesso decreto si prendono 25 milioni dai fondi per la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione e li si destina indovinate un po’ dove? All’Expo 2015! Evidentemente erano a corto di mazzette per amici e compagni di merende…

Infine, i fondi stanziati per sostenere gli affittuari impossibilitati a pagare o morosi incolpevoli (cioè chi ad esempio ha perso il lavoro), potranno venire utilizzati da ditte o coop costruttrici per cementificare ancora un po’ l’Italia (dato che se ne sentiva la mancanza).

Il decreto è stato approvato con voto di fiducia (tanto per cambiare) di P.D., N.C.D. e S.C. , qui trovate il testo: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/3/28/14G00059/sg